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Alla scoperta degli ospedali italiani che dicono sì alla terapia del sorriso per piccoli pazienti

Redazione

Ultimo aggiornamento – 14 Aprile, 2020

CLOWNTERPIA: SCOPRIAMO INSIEME LA FONDAZIONE THEODORA

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Stare male non è mai semplice per nessuno, soprattutto quando la malattia è “importante” e la guarigione non è mai scontata. Ma quando è un bambino che soffre per una patologia seria, la situazione può sembrare davvero tragica e ancor più difficile da affrontare. Ed è qui che interviene Fondazione Theodora Onlus che, dal 1995, aiuta i bambini negli ospedali italiani, sostenendo le loro famiglie durante i difficili giorni di ricovero.

Fondazione Theodora, ogni anno, restituisce il sorriso a più di 35.000 bambini, sparsi su 17 strutture del nostro territorio, donando loro una speranza!

Ma Theodora opera anche in altri 7 paesi nel mondo; dunque, non solo i bambini italiani, ma anche quelli di: Francia, Inghilterra, Spagna, Svizzera, Bielorussia, Turchia e Hong Kong hanno al proprio fianco i Dottor Sogniartisti professionisti formati dalla stessa Fondazione per operare in ambito pediatrico ospedaliero – che con la loro professionalità e passione si mettono a disposizione dei piccoli pazienti per rendere più semplice e spensierata la degenza.

Cos’è la Clownterapia o terapia del sorriso?

La Clownterapia, o terapia del sorriso, è una tecnica di supporto praticata da figure clown specializzate nell’aiuto terapico per ambienti ospedalieri pediatrici. Grazie al loro intrattenimento, lo stato di sofferenza vissuto dai bambini ricoverati negli ospedali diventa meno pesante da affrontare.

In particolare, il servizio offerto da Fondazione Theodora non consiste in uno show in corsia, ma in accordo con medici e infermieri, i Dottor Sogni fanno visita a tutti i piccoli pazienti del reparto, stanza per stanza, bambino per bambino, con cadenza settimanale, allestendo un momento di spensieratezza e divertimento in uno spazio dove, altrimenti, la dimensione del gioco non sarebbe semplice da creare.

Questi “Dottori speciali” restituiscono un sorriso al bambino e alla sua famiglia, attraverso il gioco, la magia e l’ascolto. Grazie a queste figure, il ricovero è vissuto più serenamente, dai bambini, che riescono a superare con più coraggio le proprie ansie e le proprie paure perché sorridere li rende più sereni e sognare li rende più forti!

La Fondazione, con i Dottor Sogni, a titolo gratuito si mette a disposizione per offrire un supporto concreto fatto di ascolto, gioco e “magia” per quei piccoli pazienti che devono affrontare un lungo percorso ospedaliero. I Dottor Sogni vengono formati artisticamente, teoricamente e praticamente, per imparare tecniche di improvvisazione teatrale, pantomima, giocoleria e tecniche di clowning, associati a elementi di pedagogia e psicologia, nonché di comunicazione. Queste preziose figure vengono informate anche sulle normative ospedaliere (in termini di igiene, sicurezza e privacy) e sulle malattie dei bambini a cui si approcceranno. Il processo pratico-teorico di formazione, per i Dottor Sogni, è continuo, con aggiornamenti costanti.

Quanti sono i piccoli pazienti oncologici in Italia?

Nonostante l’oncologia pediatrica sia tra le specialità che hanno fatto più progressi negli ultimi decenni, ogni anno in Italia si ammalano di tumore (linfonodi, tumori solidi e leucemia) circa 2200 ragazzi (tra bambini e teenager). Di certo la diagnosi precoce rimane fondamentale: appare, quindi, molto importante non sottovalutare tutti quei sintomi che possono essere un campanello d’allarme di una patologia seria.

In Italia, poi, le strutture sanitarie sono di ottimo livello, permettendo ai piccoli pazienti di poter accedere nel proprio Paese alle cure più avanzate disponibili.

Occorrono però studi su farmaci più mirati: in Italia circa i 50% dei farmaci utilizzati in oncologia pediatrica sono quelli somministrati anche agli adulti, mentre servirebbero trattamenti specifici per questa delicata fascia d’età.

È anche importante che i trattamenti siano sempre affiancati da cure palliative, quando la cura definitiva non è possibile, e che in tutto il percorso della malattia, a prescindere dall’esito, il piccolo paziente sia supportato da un aiuto psicologico e affiancato da figure, come i Dottor Sogni, che non gli facciano dimenticare il suo essere bambino.

Quali sono gli ospedali italiani coinvolti?

Theodora è presente su tutto il territorio italiano, con le seguenti strutture:

  • a Milano (Istituto Nazionale dei Tumori, Ospedale dei Bambini Buzzi, Istituto Neurologico Besta, Policlinico San Donato);
  • a Monza (Ospedale San Gerardo);
  • a Pavia (IRCCS Fondazione Mondino);
  • a Torino (Ospedale infantile Regina Margherita);
  • a Bologna (Ospedale Bellaria, Policlinico Sant’Orsola-Malpighi);
  • a Savona (Ospedale San Paolo);
  • a Genova (Istituto Giannina Gaslini);
  • a La Spezia (Ospedale Civile Sant’Andrea);
  • a Livorno (Presidio Ospedaliero Spedali Riuniti);
  • a Roma (Umberto I Policlinico di Roma, Ospedale Bambino Gesù, IRCCS San Raffaele Pisana);
  • a Napoli (A.O.R.N. Santobono Pausilipon).

Se dunque state affrontando o se vi capitasse in futuro di vivere da vicino la difficile esperienza in oncologia pediatrica, affidatevi con fiducia e speranza a una di queste strutture, dove grazie alla presenza della Fondazione e dei Dottor Sogni, il percorso da affrontare sarà senz’altro più a misura di bambino.

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La redazione di Pazienti.it crea contenuti volti a intercettare e approfondire tutte le tematiche riguardanti la salute e il benessere psificofisico umano e animale. Realizza news e articoli di attualità, interviste agli esperti, suggerimenti e spunti accuratamente redatti e raccolti all'interno di categorie specifiche, per chi vuole ricercare e prendersi cura del proprio benessere.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
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