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Aneurisma dell’aorta toracica: cosa è e come si cura

Redazione

Ultimo aggiornamento – 14 Aprile, 2020

aneurisma aortico: come si presenta

Quando l’aorta toracica, la porzione prossimale dell’aorta discendente, subisce una dilatazione di un tratto, siamo di fronte a un aneurisma.

In questi casi, è bene agire alla svelta. Il rigonfiamento, infatti, provoca un indebolimento del vaso con il rischio di una rottura, che può causare una emorragia interna, anche mortale.

Ma quali sono le cause dell’aneurisma dell’aorta toracica?

Le cause sono poco note; quel che è certo è che l’aneurisma si genera a seguito di un indebolimento della parete del vaso, dopo una flogosi.

Gli esperti parlano di ostruzione delle arterie e perdita di elasticità dei vasi, ovvero di aterosclerosi.

Inoltre, esistono dei fattori di rischio, come:

  • tabagismo
  • obesità
  • ereditarietà
  • lesioni

Quali sono i sintomi di un aneurisma dell’aorta toracica?

La maggior parte dei soggetti con aneurisma dell’aorta toracica non presenta sintomi iniziali. In alcuni casi, si presentano lentamente, senza segni evidenti che possano far sospettare una tale complicazioni.

Quando l’aneurisma si espande, si possono avvertite:

  • dolore al torace
  • tosse
  • raucedine
  • difficoltà respiratorie

Quali sono i trattamenti indicati per l’aneurisma dell’aorta toracica?

A seconda delle dimensioni e della velocità con cui l’aneurisma dell’aorta toracica è in crescita, il trattamento può variare a seconda dei casi.

Aneurismi di dimensioni inferiori a 5 cm di diametro e del tutto asintomatici devono essere attentamente monitorati con TAC o ecografia al torace ogni 6 mesi. Eventualmente, in questi casi può essere indicata la prescrizione di farmaci in grado di ridurre il rischio di rottura.

Se il paziente presenta anche un quadro di ipertensione, è necessario porvi particolare attenzione, in quanto la pressione alta deve essere controllata farmacologicamente al fine di ridurre il rischio di rottura. Le terapie farmacologiche solitamente sono costituite da:

  • I beta-bloccanti: in grado di abbassare la pressione arteriosa rallentando la frequenza cardiaca.
  • Gli antagonisti del recettore dell’angiotensina. Il medico può anche prescrivere questi farmaci, se i beta-bloccanti non sono sufficienti a controllare la pressione sanguigna.
  • Le statine. Utili a ridurre il tasso di colesterolo.

Quando l’aneurisma presenta un rigonfiamento di dimensioni superiori o uguali a 6 cm, solitamente si predilige l’intervento chirurgico.

Nei casi di rottura dell’aneurisma o di dissezione il paziente deve essere trattato con infusione continua di nitroprussiato di sodio e sottoposto immediatamente a intervento chirurgico. Le procedure chirurgiche da effettuare nei casi di aneurisma dell’aorta consistono essenzialmente, nella riparazione del danno.

Vediamo ora i diversi tipi di intervento a cui è possibile sottoporsi in seguito ad aneurisma:

  • Intervento chirurgico tradizionale: questo tipo di intervento prevede la sostituzione del tratto aneurismatico con una protesi sintetica, mediante un’incisione al torace.
  • Intervento chirurgico endovascolare: nel quale viene inserita una piccola impalcatura metallica (uno stent ricoperto) all’interno dell’aorta che fornisce sostegno all’area indebolita, inserito nell’aorta attraverso delle piccole incisioni a livello dell’arteria femorale dell’inguine.

 

 

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a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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