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I campanelli d’allarme della degenerazione maculare senile (DMS)

Redazione

Ultimo aggiornamento – 14 Aprile, 2020

degenerazione maculare: i sintomi

Curatore scientifico: dr. Matteo Piovella, chirurgo esperto di chirurgia della cataratta e refrattiva e Presidente della SOI, Società Oftalmologica Italiana.


La degenerazione maculare senile causa una grave riduzione della vista, che interessa principalmente le persone sopra i 75 anni di età, con una maggiore incidenza nelle donne, e che è considerata la prima causa di cecità nei paesi industrializzati e di maggior benessere, e la terza in tutto il mondo.

La degenerazione maculare senile è una condizione correlata al processo di invecchiamento dell’occhio. Proprio per questo motivo, si consiglia di effettuare delle visite mediche oculistiche periodiche a partire dai quarant’anni di età.

Ecco nel dettaglio in cosa consiste la degenerazione maculare senile e quali sono i campanelli di allarme a cui prestare molta attenzione.

Cos’è la degenerazione maculare senile?

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La degenerazione maculare senile è la causa principale di perdita della vista nelle persone sopra i 60 anni. Questa malattia danneggia la retina, cioè il tessuto sottile che si trova nell’occhio. Al centro della retina, si trova la macula, che contiene altissime concentrazioni di cellule fotorecettive, che prendono il nome di coni.

I coni forniscono una visione centrale chiara e dettagliata, necessaria allo svolgimento delle principali attività come guidare e leggere. Con la degenerazione maculare, fotorecettori della regione maculare cominciano a morire, causando punti ciechi e visione centrale distorta.

Esistono due forme di DMS:

  1. non essudativa o “secca”;
  2. essudativa o “umida”.

Le persone possono sviluppare entrambi i tipi della malattia, che può insorgere in un occhio o in entrambi e progredire sia in modo rapido, che lento.

Quali sono i campanelli di allarme della degenerazione maculare?

Durante gli stadi iniziali della DMS, soprattutto se è interessato un solo un occhio, potrebbero non presentarsi sintomi evidenti.

Solo un medico oculista è in grado di individuare i segni della malattia prima della comparsa dei sintomi. Per questo, è molto importante sottoporsi a delle visite oculistiche regolarmente per diagnosticare la malattia prima possibile.

I primi stadi della DMS secca sono caratterizzati da una visione centrale lievemente offuscata. Con il progredire della malattia, la vista tende a peggiorare, fino ad arrivare allo sviluppo di punti ciechi e difficoltà nel vedere i colori e i dettagli.

Oltre a tutti questi sintomi, con la degenerazione di tipo umido, le linee dritte tendono ad apparire ondulate. Nei casi più gravi, la perdita della vista può insorgere nel giro di pochi giorni o poche settimane.

Quali sono i sintomi principali?

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La DMS può causare una serie di sintomi che influiscono negativamente nella vita di tutti i giorni, quali:

  • difetti del campo visivo: il grandangolo della vista che un occhio sano può percepire prende il nome di “campo visivo”. Con la progressione della degenerazione maculare, il campo visivo centrale diventa macchiato, distorto o completamente nero. Questo difetto ha un forte impatto nelle normali attività quali leggere, guidare, guardare la televisione e riconoscere i volti;
  • sensibilità al contrasto: con la DMS diventa più difficile percepire i piccoli cambiamenti dell’ambiente circostante. Questo aspetto è particolarmente insidioso per chi ne soffre, perché quando non si riesce a percepire la presenza delle scale o di una inclinazione del pavimento aumenta il rischio di cadute. Inoltre, si ha difficoltà a distinguere tra due colori molto simili;
  • scarsa tolleranza dei cambiamenti dell’intensità di luce: potrebbe diventare difficile per gli occhi adattarsi alla luce, durante il passaggio da ambienti poco illuminati a molto luminosi e viceversa;
  • necessità di più luce: potrebbe essere necessario una maggiore illuminazione per attività quali leggere, cucinare ed eseguire le normali attività di tutti i giorni;
  • ridotta percezione della distanza: l’incapacità di giudicare in modo adeguato le distanze rende più complicato passeggiare e aumenta il rischio di caduta.

Come è stato descritto in precedenza, per poter diagnosticare la malattia con largo anticipo è necessario sottoporsi annualmente a una visita medica oculistica. Solo in questo modo sarà possibile mettere in atto tutti i provvedimenti necessari per ridurre la perdita della vista.

Ti sottoponi ogni anno alla visita medica oculistica? Da quanto tempo non ne fai una? È importante ricordare che se hai più di cinquant’anni, è normale notare un lieve abbassamento della vista. Questo fenomeno è noto come presbiopia e deve essere sottoposto all’attenzione di un  medico oculista per determinarne il grado e l’eventuale necessità di occhiali. Scrivici nei commenti la tua esperienza!

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a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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