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Grandi notizie: scoperto un nuovo modo per combattere il cancro al colon e allo stomaco

Simona Fenzi | Blogger

Ultimo aggiornamento – 19 Aprile, 2017

tumore allo stomaco e colon: scoperto un modo per bloccarli

I ricercatori dell’Olivia Newton-John Cancer Research Institute hanno infatti scoperto un modo del tutto nuovo per contrastare la crescita del cancro del colon e dello stomaco.

Stimano che un nuovo farmaco possa essere pronto in un periodo massimo di 3 anni. Davvero una bella notizia per chi sta lottando contro questo male. Lo studioso Matthias Ernst, che si è occupato della ricerca, ha spiegato come siano i globuli bianchi quelli che permettono al corpo di guarire le ferite e sostituire le cellule danneggiate.

Questi globuli sono detti infatti macrofagi. Quelle che presentano una proteina, le cellule ematopoietiche (HCK), si è scoperto che possono essere dirottate verso le cellule tumorali che vanno ad alimentare questi tipi di cancro.

Come bloccare il cancro al colon e allo stomaco

I risultati di questo studio, che sono stati riportati dall’Herald Sun, hanno evidenziato come quando l’azione dei globuli macrofagi è alta è in quel momento che si ha la massima crescita delle cellule tumorali.

Ernst sostiene che, andando a bloccare le HCK si andrebbe a evitare che questa situazione si presenti, bloccando quindi il proliferare del tumore. La conferma è arrivata da test su animali dove, quando la proteina è stata inibita, il tumore ha smesso di crescere.

Questa tecnica potrebbe essere utilizzata, insieme a immunoterapia e chemioterapia, per la cura dei tumori gastrointestinali, che sono particolarmente resistenti ai vari trattamenti medici. Il dottor Ernst conclude affermando che il nuovo farmaco, appena sarà pronto, potrà essere utilizzato anche per trattare altri tipi di tumore.

I sintomi del cancro allo stomaco

Il cancro dello stomaco è una forma di tumore molto aggressiva e proprio per questo è importante andare a riconoscerlo già dalle fasi iniziali, cosa però molto difficile da fare. Nelle persone che ne soffrono possono presentarsi dei sintomi particolari, ma non sempre questi si rivelano poi essere legati ai tumori.

È comunque sempre fondamentale, nel caso che se ne presenti qualcuno, rivolgersi a un medico ed eventualmente procedere con esami più approfonditi. Purtroppo diagnosticare questa patologia in fase iniziale può essere difficile, perché può presentarsi in modo del tutto asintomatico.

I sintomi più lievi del tumore allo stomaco

Un tumore allo stomaco alle volte può essere confuso con un’altra patologia, a causa di sintomi poco chiari. Qui di seguito troverai un elenco di quelli che sono i principali segni o sintomi che possono essere ricondotti alla presenza di un tumore allo stomaco.

  • Dolore o senso di fastidio all’altezza dell’addome
  • Diarrea o costipazione
  • Gonfiore allo stomaco che si presenta dopo i pasti
  • Indigestione o bruciore di stomaco
  • Perdita di appetito
  • Nausea e vomito

I sintomi gravi del tumore allo stomaco

Se i sintomi di cui abbiamo parlato sopra possono essere anche legati a disturbi molto meno gravi di un tumore, è quando se e presentano altri che è il momento di preoccuparsi e di correre dal medico. Questi sono:

  • Inspiegabile perdita di peso
  • Debolezza e affaticamento
  • Vomito di sangue e presenza di sangue nelle feci

Il medico vi chiederà da quanto tempo è presente il sintomo e quante volte si è presentato nel corso del tempo. Queste domande lo aiuteranno nella diagnosi. Nel caso in cui, dopo successivi esami, si dovesse confermare la presenza di un tumore allo stomaco, una parte della cura è quella di andare a gestirne i sintomi.

Come si diagnostica il tumore allo stomaco?

Dopo aver analizzato i sintomi, il medico, procederà con alcuni test più approfonditi per verificare a quale stadio è la patologia. Con la biopsia verrà prelevata una parte del tessuto malato, che verrà poi analizzato in laboratorio.

Solo in questo modo sarà infatti possibile riuscire a localizzare in modo esatto la collocazione del cancro. Il tumore potrà essere diagnosticato anche con un’endoscopia (un tubo sottile, detto endoscopio, viene inserito nella bocca, per raggiungere lo stomaco e l’intestino tenue), un’ecografia endoscopica, con i raggi X, con il bario rondine, attraverso una tomografia computerizzata (TAC), attraverso la risonanza magnetica, con una PET, o con una laparoscopia (si preleva parte del tessuto malato attraverso piccoli fori praticati sull’addome del paziente) o il test HER2.

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Simona Fenzi | Blogger
Scritto da Simona Fenzi | Blogger

La scrittura mi ha sempre accompagnata durante ogni fase della mia vita, prima per imparare adesso per diffondere un messaggio. Su Pazienti.it cerco di trasmettere come possiamo prenderci cura di noi ogni giorno, seguendo la regola che volersi bene aiuta a vivere meglio.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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