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Scoperta la causa delle apnee notturne

Stefania Virginio

Ultimo aggiornamento – 02 Marzo, 2017

apnee notturne: le cause del disturbo

Chi è affetto da apnee notturne sa molto bene di cosa stiamo per parlare: un disturbo cronico che non solo rovina la qualità del sonno, ma può creare anche dei disagi diurni, come una minore attenzione e incidenti gravi provocati dalla sonnolenza.

Gli esperti hanno dichiarato che sarebbe il 5% degli italiani a essere colpito da questa patologia, ma forse esiste uno spiraglio nella gestione di questo problema. Infatti, un gruppo di ricercatori della Warwik University ha individuato sia la causa che le potrebbe provocare e, probabilmente, anche una soluzione definitiva.

Cosa sono le apnee notturne?

Durante il sonno, la respirazione può venire interrotta da una serie di apnee, ovvero delle pause nel respiro, le quali possono durare da pochi a secondi ad anche una decina e possono arrivare a un massimo di 30 episodi per ora: una vera tortura!

È stata scoperta una molecola, la Connexin26, che è colei che regola la respirazione nel corpo animale, non solo umano quindi. Reagisce a contatto con l’anidride carbonica dell’organismo e regola il processo della respirazione, ovvero l’inspirazione e l’espirazione. Quando i livelli di anidride carbonica presenti nel sangue aumentano, si attiva la necessità di approvvigionarsi di ossigeno.

Studiando approfonditamente i processi di apnea notturna, gli scienziati hanno capito che alcune persone hanno subito delle mutazioni nella molecola Connexin26, il che porta appunto all’insorgere di questo fenomeno. Nel momento in cui verranno isolate queste mutazioni, ogni soggetto verrà sottoposto a un trattamento personalizzato di guarigione.

Nicholas Dale, l’autore dell’articolo riguardante la Connexin26 pubblicato sul Journal of Endocrinology, ha dichiarato che i risultati di questa ricerca sono molto promettenti, proprio perché consentiranno l’identificazione e il trattamento dell’apnea notturna.

Come curare le apnee notturne?

Le apnee notturne, a lungo andare, possono provocare disagi di varia natura; si va da un’insufficienza cardiaca congestizia a disturbi cardiovascolari, a fibrillazione atriale, a ipertensione e addirittura ictus.

Chiaramente, essendo alla base di questo problema un rilassamento dei muscoli posti dietro alla gola, i farmaci che si potranno assumere avranno l’unica funzione di migliorare la qualità del sonno. Ogni persona, poi, dovrà seguire un diverso trattamento, in quanto i sintomi possono presentarsi in forma più o meno grave e non sarebbe corretto uniformarne la cura.

Alle volte, soprattutto nei bambini, la causa dell’ostruzione delle vie aeree potrebbe essere causata dalle adenoidi. Una volta rimosse, tramite intervento chirurgico, il sonno tornerà sano e regolare.

Altre volte, nei casi più importanti, è consigliabile l’utilizzo di una maschera per l’ossigeno che crea un pressione che regola il respiro. È una specie di ventilatore che libera le vie aeree. Alcune persone, invece, potrebbero utilizzare delle protesi dentarie che hanno il compito di spostare in avanti la mandibola, soprattutto se si è soggetti al rilassamento dei muscoli che circondano il collo.

C’è da dire che le apnee notturne, pur colpendo tutte le persone di tutte le età e di qualsiasi sesso, hanno maggiora incidenza nelle persone in sovrappeso. In questo caso, è consigliabile cominciare a seguire una dieta ipocalorica e tentare di diminuire il proprio peso corporeo per facilitare la respirazione sia diurna che notturna.

Sarebbe il caso anche di evitare gli alcolici almeno per le 4/6 ore prima di andare a dormire e non fumare in assoluto.

Una delle conseguenze più importanti provocate dalle apnee notturne è quella della letargia diurna. Per evitare di addormentarsi durante il giorno, per esempio al lavoro o, situazione ancora più grave, quando si sta guidando, forse sarebbe il caso di assumere alcuni farmaci in grado di stimolare l’attenzione e la veglia, cercando sempre di non esagerare per non rovinare quel poco sonno sano che è concesso a chi soffre di apnee notturne.  

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Stefania Virginio
Scritto da Stefania Virginio

Sono Stefania e sono una friulana doc! Da quando mi hanno dato in mano la prima matita alle elementari non ho mai smesso di scrivere, e nemmeno di leggere tutto quello che mi passa sotto gli occhi.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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