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CellScope Loa: come diagnosticare infezioni con lo smartphone

Elisabetta Ciccolella | Farmacista

Ultimo aggiornamento – 21 Maggio, 2015

Utilizziamo continuamente lo smartphone: ci fa compagnia nel corso di un viaggio e lo adoriamo perché ci permette di aggiornare in tempo reale il nostro stato sui social. Ma un moderno smartphone può servire a molto di più: solo in pochissimi conoscono le reali e straordinarie potenzialità di un cellulare di ultima generazione.

Infatti, mentre noi siamo impegnati a condividere selfie su Instangram, la scienza sta cercando di trasformare ciò che un tempo era solo un telefono in dispositivi portatili per la diagnosi di svariate malattie come AIDS, patologie cardiovascolari e Morbo di Parkinson.

Ora, gli scienziati hanno inventato un altro modo sorprendente di utilizzare lo smartphone per la diagnosi di infezioni dovute a parassiti del sangue.

L’innovativo device da collegare allo smartphone si chiama “CellScope Loa” ed è stato messo a punto presso l’UC Berkeley. CellScope Loa è una versione più moderna di CellScope, dispositivo che sfrutta la fotocamera dei cellulari di ultima generazione per raccogliere immagini per fini medici, scientifici e didattici. La novità di “CellScope Loa” consiste nel fatto che questo device utilizza video e non immagini per rilevare in modo automatico l’eventuale presenza di infezioni da parassiti in campioni ematici.

In particolare, con il CellScope di prima generazione, i campioni ematici da analizzare andavano comunque preparati in un certo modo, ad esempio mediante l’aggiunta di tag molecolari o coloranti, per poter ottenere informazioni significative dall’analisi. Questi procedimenti possono essere difficili da realizzare nei luoghi per cui questi device sono stati progettati. CellScope Loa supera i limiti poiché usa delle immagini video per rilevare la presenza dei parassiti nei campioni ematici analizzati, senza la necessità di trattare i campioni.

La funzionalità di CellScope Loa

Questo innovativo device è stato progettato per diagnosticare con più facilità infezioni dovute alla Loa Loa, verme parassita dell’uomo presente in Africa occidentale e centrale. La Loa Loa è l’agente patogeno responsabile della Loiasi, malattia nella maggior parte dei casi asintomatica. Ma allora perché si cerca di debellarla?

Purtroppo, la diffusione della Loa Loa ha rallentato la lotta contro due patologie molto più gravi causate sempre da parassiti: l’oncocercosi, malattia che conduce alla perdita della vista, e l’elefantiasi, malattia deturpante che provoca una invalidità temporanea o permanente. In pratica, si cerca di debellare l’infezione poiché il farmaco usato per trattare queste due patologie, l’ivermectina (IVM), provoca effetti collaterali potenzialmente fatali nei pazienti infettati, come ad esempio gravi danni cerebrali.

Benché la diagnosi della Loa Loa non richieda sofisticate apparecchiature di laboratorio, nei luoghi remoti dove è diffusa questa per noi strana infezione c’è carenza di laboratori e tecnici e, inoltre, le analisi per individuare il parassita richiedono tempi lunghi. In futuro, CellScope LoA risolverà probabilmente tutti questi problemi.

Ma come funziona CellScope Loa?

Dopo aver posizionato una goccia di sangue sul device collegato allo smartphone, l’operatore sanitario dovrà utilizzare una app progettata ad hoc che, mediante un algoritmo matematico, è capace di individuare automaticamente la presenza della malattia. I risultati della analisi vengono poi visualizzati in pochi minuti direttamente sullo schermo del cellulare.

Anche se finora lo strumento è stato testato solo su 33 pazienti in Camerun, i risultati sono stati promettenti. Infatti, come riportato in un articolo pubblicato dalla rivista Science Translational Medicine, CellScope Loa ha rilevato il 100% dei casi positivi e solo un piccolo numero di falsi negativi. Si stanno svolgendo ora nuovi test su un campione più ampio, composto da circa quarantamila persone.

 

 

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Elisabetta Ciccolella | Farmacista
Scritto da Elisabetta Ciccolella | Farmacista

La salute è il bene più importante. Questo è ciò che credo e che, da brava farmacista, cerco di trasmettere ogni giorno ai pazienti con cui mi rapporto.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
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