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Che legame c’è tra terapia ormonale e perdita dell’udito? Scopriamolo insieme!

Tania Catalano | Biologa

Ultimo aggiornamento – 05 Giugno, 2017

Una nuova ricerca ha esaminato il legame tra la menopausa, l’uso della terapia ormonale e la perdita dell’udito. I risultati suggeriscono che la terapia ormonale aumenta il rischio di sordità tra le donne in menopausa e in post-menopausa.

Come si può definire la perdita dell’udito?

L’Organizzazione Mondiale della Sanità definisce la perdita dell’udito come l’incapacità di ascoltare suoni di 25 decibel, o meno, in un discorso. Questo porta spesso a difficoltà di comprensione in una conversazioni e nell’ascoltare alcuni suoni.

Il ruolo degli estrogeni nella sordità

Le donne sembrano avere un rischio significativamente più basso di perdere l’udito rispetto agli uomini. Tra i 20 e i 69 anni, gli uomini hanno il doppio di probabilità rispetto alle donne di sviluppare perdite uditive.

Anche se non è noto perché le donne tendono a essere protette dalla perdita dell’udito, alcuni studi hanno suggerito che proprio l’estrogeno potrebbe esercitare un’azione protettiva nei confronti dell’orecchio interno. Inoltre, nelle donne affette da perdita uditiva, il livello di progesterone tende a diminuire dopo la menopausa. Questa potrebbe essere una ulteriore conferma e, dunque, un motivo per credere che questi ormoni sessuali svolgano un ruolo nella perdita dell’udito.

Ciò ha portato alcuni ricercatori a credere che la terapia sostitutiva dell’ormone potrebbe ridurre il rischio di perdita dell’udito. Tuttavia, altri studi hanno sfidato questa ipotesi, indicando anche gravi effetti collaterali sull’udito causati dalla terapia ormonale (HT).

Quali possono essere gli effetti collaterali della terapia ormonale sostitutiva (HT)?

Il nuovo studio ha esaminato il legame tra HT e perdita dell’udito. I risultati hanno mostrato che, durante il periodo della menopausa, l’uso prolungato di HT in associazione all’età avanzata aumenta il rischio di sentir meno.

Sono state analizzate quasi 81.000 donne di età compresa tra i 27 e i 44 anni, seguite clinicamente per 22 anni tra il 1991 e il 2013. Durante questo periodo, le donne hanno auto-segnalato la loro eventuale perdita uditiva in concomitanza con l’utilizzo di HT per via orale (che consisteva in terapia estrogenica).

Quasi il 23% delle partecipanti ha riportato un certo grado di perdita dell’udito durante il periodo di follow-up.

Lo studio ha rilevato che l’uso di HT orale nelle donne in post-menopausa, nonché un uso prolungato di HT orale, è correlato ad un maggiore rischio di perdita dell’udito. Ciò significa che la terapia ormonale sostitutiva aumenta il rischio di perdita dell’udito e che il rischio è maggiore nei soggetti che ne fanno un uso prolungato nel tempo.

Perdita dell’udito: altre possibili cause

La perdita di udito è il terzo problema sanitario più comune negli Stati Uniti e può influire sulla qualità della vita e delle relazioni degli individui.

Alcune condizioni, tra cui età, stato di salute e fattori genetici, possono svolgere un ruolo chiave. La vita moderna ha aggiunto alla lista molti elementi dannosi per l’orecchio, inclusi alcuni farmaci e un numero sempre maggiore di fonti di forte rumore.

Che cosa provoca la perdita di udito?

L’età avanzata è la causa più comune. Uno su tre persone di età compresa tra i 65 e i 74 anni, lamenta un certo livello di sordità. Dopo i 75 anni si va a un individuo ogni due persone.

Sebbene non si conosca bene la relazione tra perdita di udito ed età, sappiamo che l’esposizione prolungata al rumore e ad altri fattori dannosi, abbassa lentamente la meccanica delicata delle orecchie.

In alcuni luoghi di lavoro, le orecchie sono esposte a livelli di rumore pericolosi ogni giorno. Per capire l’impatto del rumore, considerate che il 44% dei falegnami e il 48% degli idraulici riportano una perdita uditiva. Altre tipologie di lavoro rumorose includono:

  • Esercito
  • Estrazione mineraria
  • Produzione
  • Carpenteria
  • Agricoltura
  • Trasporti

Anche i musicisti sono a rischio di perdita uditiva causata dal rumore. Indossare speciali tappi per le orecchie può proteggere le orecchie durante le attività a maggior rischio.

Alcuni farmaci possono compromettere l’udito, tra questi sono inclusi:

  • Alcuni antibiotici
  • Alcuni chemioterapici
  • Aspirina
  • Diuretici
  • Antimalarici
  • Farmaci per la disfunzione erettile

Una conversazione normale è di 60 decibel. La perdita uditiva improvvisa è la rapida perdita di circa 30 decibel, o più, di capacità uditiva, nel giro di qualche giorno. In nove casi su dieci, la perdita uditiva improvvisa colpisce solo un orecchio.

Altre cause possono essere:

  • Malattie cardiache
  • Ipertensione arteriosa
  • Diabete

Queste patologie mettono in pericolo il sistema uditivo interferendo con l’approvvigionamento di sangue alle orecchie. L’otosclerosi è una malattia ossea dell’orecchio medio che colpisce l’orecchio interno, così come la malattia di Ménière.

Anche un trauma come un timpano forato o infezioni del canale uditivo possono mettere a repentaglio l’udito.

Quali sono i sintomi?

In molti casi, l’udito svanisce così lentamente che l’individuo non se ne accorge. Inizialmente, si tende a credere che le altre persone stiano mormorando o che il volume del telefono si è abbassato. Finché ci si rende conto di non sentire anche suoni più forti.

La perdita di udito è classificata in gradi:

  • Media: si segue una conversazione, ma è difficile sentire ogni parola quando ci sono rumori di fondo.
  • Moderata: spesso è necessario chiedere alle persone di ripetersi durante le conversazioni, sia di persona che al telefono.
  • Grave: è quasi impossibile sentire gli altri quando non parlano forte e se non si dispone di un apparecchio acustico.
  • Profonda: Non si riesce più a sentire quando altre persone parlano, è necessario un apparecchio acustico o un impianto cocleare.

Come curare la sordità?

Il trattamento dipende dalla tipologia e dall’origine della perdita uditiva. La chirurgia può invertire sulla perdita dell’udito causata da otosclerosi, tessuto cicatriziale o infezioni. La perdita uditiva causata da un’infezione può essere spesso curata attraverso l’utilizzo di antibiotici.

Se la perdita di udito dipende da un farmaco che si assume, bisognerà valutare la possibilità di sostituirlo con un altro. La maggior parte delle persone con perdita uditiva permanente può trarre beneficio da un apparecchio acustico o da un impianto cocleare.

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Tania Catalano | Biologa
Scritto da Tania Catalano | Biologa

Sono laureata in Scienze Biologiche e sto per conseguire la laurea Magistrale in Biologia Sanitaria e Cellulare Molecolare. Nei lavori di stage presso diversi laboratori di analisi biochimico cliniche ho approfondito la diagnostica clinica e immunologica. Mi occupo di giornalismo medico scientifico e approfondisco spesso la relazione tra nutrizione e patologie cronico-degenerative.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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Tania Catalano | Biologa
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