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Ciclo mestruale: quello che ci dice sulla nostra fertilità

Antonella Zezza | Blogger

Ultimo aggiornamento – 29 Luglio, 2016

Ciclo mestruale e fertilità: i dettagli

Ogni volta che andiamo dal ginecologo, ci sentiamo domandare: “Quando è stato il primo giorno delle sue ultime mestruazioni?

La durata del ciclo mestruale può rivelare molto sulla nostra salute e sui cambiamenti del nostro corpo, a seconda del periodo che viviamo.

Il ciclo è un indicatore inerente la nostra “finestra sulla fertilità”, pertanto comprendere il funzionamento del nostro ciclo ci consente di capire come il corpo si prepara a concepire naturalmente. 

Il ciclo mestruale

La lunghezza del nostro ciclo mestruale è determinata dal numero di giorni di durata dello stesso, questa durata è determinata dal primo giorno di sanguinamento all’inizio del successivo periodo. La durata del ciclo può rivelare se ci sono o meno squilibri ormonali e se l’ovulazione non si verifica regolarmente, in quanto da questa dipende la possibilità di rimanere incinta.

Pertanto, l’indice di fertilità include tutto il ciclo mestruale con particolare attenzione all’ovulazione.

Il ciclo è diviso in tre fasi:

  1. la fase follicolare
  2. la fase luteale
  3. il periodo mestruale

Ciascuna fase può contenere indizi inerenti la nostra salute.

Un normale ciclo mestruale dura, in genere, da 21 a 35 giorni“, afferma la dr.ssa Kecia Gaither, ginecologa e esperta di medicina fetale al St. Luke Medical Center di Kansas City, Missouri. “Quando si iniziano ad avere le irregolarità, sia che i periodi siano brevi o lunghi, vuol dire che non si è in equilibrio ormonale“.

Cicli coerentemente irregolari, sia in brevità (meno di 21 giorni) o lunghezza (più di 35 giorni), o cicli che saltano i propri periodi, possono avere un effetto sulla fertilità e la probabilità di un concepimento naturale.

La maggior parte dei casi di infertilità sono causati da problemi con l’ovulazione; le donne con irregolarità, nota anche come “ovulazione anormale”, potrebbero non rilasciare un ovulo maturo e questo rappresenta il 30-40 per cento dei casi di infertilità.

Fase follicolare e fase luteale

La fase follicolare termina all’inizio di un’ovulazione; questo processo può essere breve o lungo e gioca il ruolo più importante nel determinare la durata del ciclo.

L’ormone follicolo stimolante (FSH), un ormone sessuale femminile, viene rilasciato dal cervello per stimolare lo sviluppo di un singolo follicolo che contiene un ovulo. Il follicolo rilascia estrogeni che stimolano la crescita del rivestimento uterino. Gli ultimi cinque giorni di questa fase, oltre al giorno di ovulazione, sono la nostra “finestra di fertilità”.

La conclusione della fase follicolare è l’inizio della fase luteale che inizia il giorno di ovulazione; l’ovulo viene rilasciato dal follicolo-ovulo sull’ovaio, questo può avvenire in qualsiasi momento dal settimo giorno al ventiduesimo giorno di un normale ciclo mestruale.

Ora, se l’ovulo è fecondato dallo sperma e poi impiantato nell’endometrio, una gravidanza inizia. Se l’ovulo non è fecondato o non impiantato, l’endometrio comincia a rompersi. Questa fase dura di solito da 13 a 15 giorni o due settimane prima del ciclo successivo.

Un periodo mestruale normale può durare da tre a sette giorni e la maggiore perdita di sangue mestruale avviene durante i primi 3 giorni.

Ciclo mestruale breve: meno di 21 giorni

Quando un ciclo mestruale dura meno di 21 giorni, questo significa che l’ovulazione non si è verificata.

In genere, il nostro ciclo mestruale si accorcia man mano che diveniamo più anziani e le nostre ovaie contengono meno ovuli, si tratta di segni rivelatori di menopausa in arrivo. I medici possono controllare i livelli degli ormoni, quindi, secondo Gaither, se il FSH è molto alto, questo è un segno che gli ovuli sono in diminuzione.

Una diminuzione del numero di ovuli disponibili nelle ovaie conduce il cervello a rilasciare più FSH per stimolare le ovaie a sviluppare un follicolo, questo provoca lo sviluppo precedente del follicolo e anche l’ovulazione in anticipo, accorciando il ciclo. In alcuni casi, il sanguinamento può verificarsi quando l’ovulazione non vi è stata e quindi appare come un ciclo più breve.

Al contempo, periodi di mestruazioni brevi o non copiose potrebbero essere un indicatore della menopausa per le donne anziane o insufficienza ovarica precoce per le donne giovani, in età compresa attorno ai 20 anni.

Questa condizione si riferisce alla perdita della normale funzione delle ovaie prima dei 40 anni, pertanto quando le ovaie non producono normale quantità di ormoni estrogeni o non rilasciano gli ovuli regolarmente, l’infertilità è un risultato comune.

Ciclo mestruale lungo o irregolare

Quando un ciclo mestruale dura più di 35 giorni, l’ovulazione o non è in corso o si è verificata irregolarmente. Solitamente, cicli più lunghi sono dovuti a una mancanza di ovulazione regolare. In un ciclo regolare, l’abbassamento del livello di progesterone è ciò che ci fa sanguinare. Tuttavia, se un follicolo non matura e ovula, il progesterone non viene mai rilasciato e il rivestimento dell’utero continua a costruirsi a causa degli estrogeni. Il rivestimento diventa spesso e instabile, portando infine a sanguinamento. Questo può essere imprevedibile e talvolta molto copioso, durando per un lungo periodo.

Gaither sottolinea che essere in sovrappeso oppure obesi può anche portare a periodi impegnativi fisicamente, in quanto la produzione di estrogeni avverrà da due sedi: ovaie e grasso in più. Il grasso corporeo ha la capacità di produrre molti estrogeni e tutti questi estrogeni nell’utero potrebbero portare a un cancro uterino.

Gli estrogeni favoriscono la crescita di cellule endometriali nell’utero, considerando che il progesterone le inibisce. Quando le donne, per lunghi periodi di tempo, hanno alti livelli di estrogeni e bassi livelli di progesterone, il rischio di cancro uterino sussiste, come affermato dal Sloan Kettering Memorial Cancer Center.

“Anovulation”, ovvero “Ovulazione irregolare”

I medici usano il termine “anovulation” per descrivere le ovaie che non rilasciano gli ovuli maturi regolarmente. Questo potrebbe essere dovuto a una serie di fattori, tra cui irregolarità della tiroide o aumento dei livelli di prolattina, che può inibire il cervello nel comunicare con le ovaie. La sindrome dell’ovaio policistico (PCOS) è una condizione innescata da uno squilibrio degli ormoni sessuali che causa il fallimento dell’ovulazione e della fertilità, aumentando il rischio di aborto spontaneo.

Ovulazione irregolare silente

Tuttavia, le donne che hanno normali cicli mestruali, non sempre ovulano.

Uno studio del 2015 ha fatto emergere che un terzo di tutti i cicli mestruali apparentemente normali può essere caratterizzato da meno ovuli ed è, quindi, noto come “silente ovulazione irregolare“.

Ciò si verifica quando una donna sembra avere un ciclo regolare, ma le ovaie non rilasciano ovuli, questo può minacciare la fertilità, aumentando i rischi per le ossa, infarto precoce e cancro al seno. Anche lo stress è legato alla ovulazione irregolare silente e i ricercatori ritengono che questa sia la risposta evolutiva del corpo, che ci impedisce di rimanere incinte quando stiamo male.

Oltre alle condizioni mediche, Gaither rileva che l’attività fisica molto intensa può portare a problemi di fertilità. Uno studio del 2012 ha sottolineato che le donne di peso normale di età inferiore ai 25 anni che si sono impegnate in attività fisica intensa, come la corsa, il nuoto e l’aerobica, per cinque o più ore alla settimana, hanno riscontrato il 42 per cento in meno di probabilità di rimanere incinte rispetto alle donne che non hanno esercitato alcuno sport.

Quindi, un vigoroso esercizio può influenzare l’ovulazione e interrompere il ciclo mestruale, infatti, la ghiandola pituitaria traduce questa attività come un momento inopportuno e influenza il corpo con la riproduzione, inibendo il segnale all’ovaio di promuovere l’ovulazione.

Un estremo esercizio potrebbe anche influenzare l’impianto o la capacità dell’ovulo di impiantarsi nell’utero.

Anche fattori emotivi, sociali o fisici possono causare cambiamenti a livello corporeo, interessando il nostro ciclo.

Quindi come ha detto Gaither: “Una volta che si presta attenzione al ciclo, come ad esempio l’intensità e la durata di questo, si colgono le abitudini che possono influire sulla capacità di concepire”. Per questa ragione, si consiglia alle donne che manifestano irregolarità o che vorrebbero rimanere incinte di chiedere consiglio al proprio medico circa il da farsi.

Dunque, prestare attenzione a ciò che accade al nostro corpo ogni mese consentirà di percepire meglio il nostro ciclo mestruale e ciò che accade alla nostra fertilità!

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Scritto da Antonella Zezza | Blogger

Scrivo perché è ciò che da sempre mi piace fare e perché amo leggere e informarmi. Essendo convinta che la salute passa attraverso la prevenzione e la conoscenza di sé, trovo che scrivere su Pazienti.it sia un modo entusiasmante per aggiornarmi e confrontarmi su tematiche sempre attuali.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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