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Come calcolare i giorni fertili

Vincenzo Russo | Blogger

Ultimo aggiornamento – 02 Ottobre, 2020

Il ciclo mestruale: cosa accade nei 28 giorni del periodo fertile 

Secondo le teorie risalenti ai secoli precedenti alla scoperta della luce elettrica, il ciclo mensile femminile era influenzato dalle fasi lunari. Secondo alcune teorie più recenti, è una naturale azione periodica di “pulizia” dell’utero.

Comunque la pensiate, il ciclo mestruale è un momento complesso e biologicamente affascinante anche se, nella realtà, a volte è causa di qualche problema per le donne.

Il ciclo mestruale è l’insieme dei meccanismi che portano la donna all’ovulazione, ossia alla maturazione della cellula uovo (ovocita).

Viene controllato dall’ipofisi, la ghiandola posta alla base del cervello che produce gli ormoni necessari all’ovulazione, e dall’ipotalamo, anch’esso situato nel cervello poco sopra l’ipofisi, che ne regola la produzione ormonale.

L’ovocita è contenuto nei follicoli, dei piccoli sacchi posti nelle ovaie e forse non tutti sanno che i follicoli contengono le uova fin dal momento della nascita. Si pensa che possano essere immagazzinate nei follicoli fino a 450.000 uova, che vengono poi rilasciate, una alla volta, durante tutto il periodo fertile femminile, grazie al ciclo mensile.

Il ciclo dura, in media, 28 giorni e tutto origina dall’ipotalamo. L’ipotalamo funge da regolatore per molte funzioni fisiologiche. È responsabile:

  • della regolazione della sete della fame
  • del sonno
  • della libido
  • delle funzioni endocrine

Nel caso del ciclo mestruale rilascia un messaggero chimico, il fattore di rilascio dell’ormone follicolo stimolante (FSH-RF), che stimola l’ipofisi a secernere l’ormone follicolo stimolante (FSH) e una piccola quantità di ormone luteinizzante (LH) nel sangue.

Il rilascio di questi ormoni dà il via al processo di maturazione dei follicoli. Secondo il “calendario dell’ovulazione“, il processo di maturazione dei follicoli dura circa 7 giorni e, durante questa fase, i follicoli secernono estrogeni che vanno in circolo.

Gli estrogeni favoriscono il processo di addensamento della membrana dell’utero, il rivestimento della parete interna, processo necessario perché l’ovocita che viene rilasciato dal follicolo trovi l’ambiente ideale per la fecondazione.

Quando il livello di estrogeni raggiunge una certa quantità, l’ipotalamo inizia a produrre il fattore di rilascio dell’ormone luteinizzante che induce l’ipofisi a rilasciare una grande quantità di ormone LH. Questo aumento di LH fa sì che i follicoli più maturi si aprano e rilascino un ovocita. Questo processo è chiamato fase di ovulazione e le pillole anticoncezionali agiscono proprio bloccando questo picco di LH, inibendo quindi il rilascio di un uovo.

Se la fecondazione non è avvenuta, il livello degli ormoni (progesterone ed estrogeni) cala rapidamente, dando il via allo sfaldamendo e poi all’espulsione dell’endometrio. A questo punto compaiono le mestruazioni per l’espulsione oltre che dell’endometrio, anche dell’ovocita non fecondato [1].

Cause dei dolori mestruali

Il dolore mestruale, che spesso è normale nella vita di molte ragazze, è dovuto alle prostaglandine. Le prostaglandine sono chiamate così perché, una volta, si riteneva fossero prodotte dalla prostata dal momento che erano state scoperte nel liquido seminale maschile. Sono acidi, ormonosimili, derivati agli acidi grassi essenziali linoleico e linolenico.

Le prostaglandine di tipo 2 sono gli agenti infiammatori responsabili sia delle contrazioni che permettono il distacco dell’endometrio per la sua espulsione con le mestruazioni, sia del dolore a esse associato.

Non si è ancora scoperto come mai il dolore possa essere molto diverso come intensità, sia da donna a donna che da ciclo a ciclo. È probabile, l’ipotesi più accreditata, che sia collegato alle quantità di prostaglandine rilasciate, ma ancora mancano conferme definitive [2].

Cosa sono i giorni fertili?

Sono i giorni in cui è più probabile ottenere una gravidanza. La gravidanza, secondo il calendario mestruale, è tecnicamente possibile solo durante i cinque giorni prima dell’ovulazione e fino al giorno dell’ovulazione. Questi giorni sono la ‘finestra fertile’ nel ciclo di una donna e riflettono sia la vita degli spermatozoi, mediamente 4- 5 giorni, che la durata della vita della cellula uovo, 24 ore circa.

La gravidanza è praticamente impossibile con un rapporto sessuale consumato 6 o più giorni prima dell’ovulazione, mentre ci sono solo il 10% di possibilità di rimanere incinta, 5 giorni prima.

La probabilità di gravidanza aumenta costantemente fino due giorni prima e compreso il giorno dell’ovulazione. Questa è la cosiddetta finestra fertile femminile. Alla fine della finestra fertile, la probabilità di una gravidanza diminuisce rapidamente e nel giro di 24 ore dopo l’ovulazione, una donna non è più in grado di avere una gravidanza durante quel ciclo.

Come si calcolano i giorni fertili?

Conoscere la propria finestra fertile è molto utile, soprattutto in caso si cerchi la gravidanza. Ecco perché, per il calcolo del periodo fertile, per prima cosa è necessario calcolare la lunghezza del ciclo mestruale. Il primo giorno è il primo giorno del periodo mestruale e l’ultimo giorno è il giorno prima dell’inizio del prossimo periodo.

L’ovulazione avviene circa due settimane prima del prossimo periodo previsto. Così, se il ciclo mestruale medio è di 28 giorni, l’ovulazione inizia intorno al giorno 14. I tre giorni che precedono, compreso quello dell’ovulazione, sono i più fertili. A seconda della durata del ciclo i giorni più fertili variano [3]:

  • Se il ciclo è di 28 giorni, l’ovulazione di solito avviene il quattordicesimo giorno e i giorni più fertili sono il 12, 13, e 14esimo.
  • Se la lunghezza del ciclo è diversa, bisogna fare i calcoli oppure aiutarsi con uno dei tanti calcolatori reperibili su internet.

Cos’è l’ovulazione?

Lovulazione è il momento in cui un uovo maturo viene rilasciato dall’ovaio, spinto verso il basso attraverso la tuba di Falloppio ed è pronto per essere fecondato. Circa ogni mese un uovo maturerà in una delle ovaie.

Con l’avvicinarsi dell’ovulazione, aumenta l’afflusso di sangue verso le ovaie e i legamenti si contraggono, avvicinando l’ovaio alla tuba e permettendo che l’uovo, una volta rilasciato, penetri facilmente nella tuba.

All’interno della tuba di Falloppio i movimenti dell’uovo verso l’utero sono facilitati da piccole ciglia, simili a capelli. La fecondazione si verifica se gli spermatozoi sono presenti. Per facilitare il movimento degli spermatozoi, la cervice uterina produce appositamente del muco. In seguito, il follicolo privato dell’ovocita diventa prima corpo luteo (corpo giallo) in grado di produrre estrogeni, soprattutto progesterone, in caso di gravidanza. In caso contrario, il follicolo diventa bianco ed è chiamato corpus albicans [4].

Fattori chiave per il calcolo ovulazione:

  • Un uovo vive 12-24 ore dopo aver lasciato l’ovaio.
  • Normalmente, una sola cellula uovo viene rilasciato durante la fase di ovulazione.
  • L’ovulazione può essere influenzata da stress o dallo stato di salute.
  • L’impianto di un ovulo fecondato avviene entro 6-12 giorni dopo l’ovulazione.
  • Ogni donna nasce con centinaia di migliaia di ovociti immaturi.
  • Un periodo mestruale può verificarsi anche se non si è verificata l’ovulazione.
  • L’ovulazione può verificarsi anche se non si è verificato un periodo mestruale.
  • Alcune donne possono provare dolore o indolenzimento in prossimità delle ovaie durante l’ovulazione. Questa sofferenza è chiamata mittelschmerz, che significa “dolore al centro” in tedesco.

I sintomi dell’ovulazione

L’ovulazione è, in alcuni casi, del tutto asintomatica. Molte donne non si accorgono del sopraggiungere di questa fase. In altri casi, può presentare sintomi, diversi da donna a donna, così come diversa può essere la regolarità.

I sintomi più comuni dell’avvio della fase di ovulazione sono:

  • Perdite di muco cervicale di colore biancastro, che ricorda l’albume dell’uovo. Quando diventano più intense indicano che l’ovulazione è in corso.
  • Temperatura basale. Per la maggior parte delle donne, prima dell’ovulazione, la temperatura corporea basale è abbastanza elevata. Come ci si avvicina all’ovulazione, può avere un leggero calo che sarà seguito da un forte aumento a ovulazione avvenuta.
  • Variazioni dell’utero. La cervice subisce diversi cambiamenti nel momento dell’ovulazione. In particolare sarà morbida, in posizione tendente verso l’alto e più bagnata. In realtà, questi cambiamenti non sono facilmente e naturalmente avvertibili e, per la maggior parte delle donne, sarà necessaria una buona conoscenza del proprio corpo per essere in grado di distinguere i cambiamenti che avvengono durante l’ovulazione [5].

Altri sintomi dell’ovulazione

Non sempre si presentano e non tutte le donne hanno gli stessi sintomi, tuttavia è possibile che nella fase dell’ovulazione ci siano segni come:

  • aumento del desiderio sessuale
  • lievi crampi o dolori a livello del bacino
  • aumentata capacità sensoriale a livello di gusto, vista e olfatto

Come si calcolano i giorni fertili se il ciclo è irregolare?

In caso di dubbi sui giorni dell’ovulazione, è possibile anche sottoporsi al test dell’ovulazione, di facile utilizzo e acquistabile senza ricetta presso tutte le farmacie.

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Scritto da Vincenzo Russo | Blogger

Lavoro da anni nel mondo della medicina. Con Pazienti.it ho l'opportunità di scrivere di argomenti di salute, trasmettendo importanti messaggi di prevenzione e benessere.

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