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Come eliminare le macchie scure causate dal sole

Redazione

Ultimo aggiornamento – 14 Aprile, 2020

cloasma: cosa fare

Dr.ssa Elisabetta Ciccolella, farmacista specializzata in Chimica e Tecnologie farmaceutiche.


Quando l’estate finisce, uno dei dispiaceri maggiori non è solo quello di dire addio al prolungato relax, ma anche di perdere l’abbronzatura. A volte, però, quel tanto desiderato colorito scuro tende a giocare brutti scherzi, lasciando delle macchie sulla pelle, dette macchie solari.

Cosa fare in questi casi? Abbiamo chiesto alla dr.ssa Elisabetta Ciccolella, farmacista, di darci qualche utile consiglio per tornare ad avere un colorito uniforme.

Macchie solari: quali sono le cause?

Quando si parla delle cosiddette “macchie solari”, ci si riferisce a un comune inestetismo che può essere di diversa natura e, in funzione del tipo di macchia e delle sue caratteristiche, può essere causato da differenti fattori.

In linea generale, le “macchie solari” rappresentano un disturbo legato a una eccessiva produzione e accumulo, a livello cellulare, di melanina, il pigmento prodotto dai melanociti che regala alla pelle il colorito bruno tipico dell’abbronzatura.

II melasma, o cloasma è un tipo di “macchia solare” di colore grigio-marrone, che si sviluppa tipicamente in parti del volto quali fronte, zigomi e labbro superiore e può essere generato da variazioni ormonali (legate all’uso della pillola anticoncezionale o alla gravidanza – melasma gravidico), benché altri fattori di rischio siano collegati alla ceretta e all’uso di creme e profumi prima della foto-esposizione.

Altro tipo di macchia solare è rappresentato dalle lentigo senili, chiazze brune di dimensioni variabili che, tipicamente, si sviluppano dopo i 40 anni su viso, dorso delle mani e décolleté, ma anche sulle spalle e sulla schiena, soprattutto in quei soggetti che si sono esposti al sole in modo eccessivo.

Le cheratosi attiniche o solari sono poi un tipo di macchia a cui è necessario prestare particolare attenzione: si tratta di piccoli rilievi scuri, irregolari e ruvidi al tatto, causati da un eccesso nella fotoesposizione, che compaiono tipicamente negli uomini over 40, soprattutto su fronte e cuoio capelluto, e possono mutare dando luogo a una neoplasia maligna della pelle, l’epitelioma.

macchie solari: le cause

In linea generale, la comparsa di “macchie solari” può essere dovuta spesso all’assunzione di farmaci a uso orale o topico seguita da fotoesposizione: in questi casi, si parla di fotosensibilizzazione (se il principio attivo viene alterato dall’azione della luce solare e, per questo, si sviluppano macchie cutanee rosse o iperpigmentate) o fotoallergia (se si verifica, a seguito dell’assunzione di un farmaco, una reazione esagerata e improvvisa del sistema immunitario con conseguente orticaria pruriginosa).

Le principali classi di farmaci notoriamente fotosensibilizzanti sono antibiotici, anticoncezionali a uso orale, antidepressivi e corticosteroidi.

Non solo il “mix” fotoesposizione-medicinali può causare la comparsa delle macchie: gran parte delle malattie autoimmuni, quali lupus eritematoso sistemico, o disturbi cutanei, quali lichen ruber planus, possono rappresentare la causa stessa della comparsa di macchie solari, se la fotoesposizione risulta eccessiva o intensa.

Come eliminare le macchie scure naturalmente?

Per eliminare le “macchie solari”, o almeno per renderle meno evidenti, è possibile ricorrere a svariati rimedi naturali.

Tra i principali rimedi da utilizzare contro le macchie, è annoverato il gel di aloe che, applicato con regolarità, attenua l’instetismo.

Anche l’olio di rosa mosqueta promuove un rinnovo più rapido delle cellule dell’epidermide e, dunque, le macchie legate a una fotoesposizione a volte sconsiderata appaiono attenuate.

Si possono sfruttare poi le notorie proprietà schiarenti del succo di limone, applicandone qualche goccia direttamente sulle macchie la sera prima di coricarsi. Un utilizzo ottimale del succo di limone si ha abbinandolo all’acqua di rosa in impacchi, che devono essere lasciati agire sulle zone interessate per almeno 15 minuti.

Per trattare le “macchie solari” in modo naturale si possono utilizzare anche altre sostanze, come il bicarbonato di sodio e l’amido di mais.

Nel caso del bicarbonato di sodio, si assiste a un’azione esfoliante e va amalgamato con acqua fino a formare una pastella che va spalmata e lasciata agire sulle zone interessate, per almeno un quarto d’ora.

Anche con l’amido di mais si può fare un impacco, mischiandolo prima con acqua tiepida e un cucchiaio di succo di limone.

Le macchie solari vanno via definitivamente?

Purtroppo, le macchie solari sono difficili da eliminare. Per questo, è sempre consigliabile consultare un dermatologo che suggerirà le soluzioni più giuste per combatterle.

Tra le varie opzioni esistenti, si può ricorrere all’utilizzo di creme o lozioni schiarenti prima di coricarsi, particolarmente indicate nel caso di melasma e cloasma: durante le ore diurne, non bisogna tuttavia dimenticare l’applicazione di creme solari con SPF elevato.

Tra gli attivi più efficaci presenti nelle creme formulate ad hoc contro le “macchie solari” ci sono sostanze quali rucinolo, B-resorcinolo e acido glicirretico.

Le creme specifiche permettono l’attenuazione delle macchie e, in qualche caso, l’eliminazione: tuttavia, queste possono ricomparire a seguito della successiva fotoesposizione, se non ci si protegge in modo adeguato.

Oltre a creme e gel schiarenti, esistono svariati trattamenti dermatologici che vanno eseguiti solo da un dermatologo, vanno evitati nella stagione estiva e, nella gran parte dei casi, permettono l’eliminazione delle macchie: dalla crioterapia al peeling di depigmentazione (a base di acido piruvico, retinoico, glicolico o acido tricloracetico a bassa concentrazione), fino al laser e la luce pulsata, dal laser Q-switched al Skin Balance System, si tratta di metodologie moderne che implicano tuttavia l’utilizzo successivo di solari con SPF elevato al fine di evitare le ricomparsa della macchie.

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a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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