icon/back Indietro Esplora per argomento

Come lavarsi i denti

Redazione

Ultimo aggiornamento – 14 Aprile, 2020

lavarsi i denti: ecco come

Dr. Andrea Lampis, specialista in odontoiatria. 


In questa nuova intervista al dr. Andrea Lampis, specialista odontoiatra, affrontiamo una delle tematiche più importanti dell’odontoiatria: il corretto spazzolamento dei denti.

Perché lavarsi i denti è importante?

Si tratta della prevenzione orale. La carie rappresenta una delle patologie con il maggior costo sociale in Italia. Il motivo di ciò risiede nella sua elevata incidenza. Alcuni studi hanno dimostrato come entro i 12 anni il 44% degli adolescenti ha avuto almeno una carie. Vista l’importanza di questa problematica, io spesso in passato ho fatto alcune trasmissioni radiofoniche in cui ho trattato questo aspetto. Può sembrare banale ma ciò che conta maggiormente è imparare a lavarsi i denti correttamente. Questa intervista sarà quindi rivolta prevalentemente a questo aspetto della prevenzione orale.

Spazzolino elettrico o spazzolino tradizionale?

Diverse pubblicità affermano come l’utilizzo dello spazzolino elettrico possa essere più efficace dello spazzolino manuale. In realtà, non c’è una significativa differenza. Quello che conta maggiormente è avere una corretta tecnica di spazzolamento e dedicare la dovuta importanza a tutti i siti della cavità orale.

Lo spazzolino elettrico può agire meglio come azione meccanica ed efficienza, intesa come capacità di rimuovere la placca, ma lo spazzolino tradizionale può fare altrettanto se si usa la corretta tecnica. Lo spazzolino elettrico presenta alcuni vantaggi, come il movimento corretto della testina che permette la rimozione del 97% della placca e che non necessita particolari abilità per essere appreso.

Un altro dei vantaggi dello spazzolino elettrico è la funzione di timer che avvisa quando è passato il giusto tempo, ma questa funzione non è fondamentale se si conosce la giusta tecnica.

Si consiglia l’utilizzo dello spazzolino elettrico a chi ha difficoltà ad utilizzare lo spazzolino manuale e in portatori di handicap o deficit motori. Sia che si usi lo spazzolino elettrico che quello manuale bisogna seguire delle particolari regole per lo spazzolamento che andrò ad affrontare a breve.

Come spazzolarsi i denti correttamente?

Prima di parlare della tecnica corretta di spazzolamento è importante scegliere lo spazzolino giusto: si consiglia di utilizzarne uno a setole medie, infatti, se le setole son troppo morbide, non permettono la corretta rimozione della placca, al contrario, se son troppo dure, possono fare danni allo smalto. Inoltre, lo spazzolino deve essere cambiato ogni 2-3 mesi, ma anche prima se le setole risultano essere danneggiate.

Esistono diverse tecniche che si possono utilizzare. Prima di parlare delle corrette tecniche di spazzolamento vorrei dire come NON si spazzolano i denti. In particolare, ci son due gravi errori che vengono fatti molto spesso.

Il primo degli errori (che viene fatto più frequentemente) è spazzolare i denti in orizzontale. Ciò non solo non rimuove completamente i residui di placca e di cibo, ma determina anche l’insorgenza di abrasioni dello smalto e infiammazione della gengiva. Se anche tu spazzoli o hai spazzolato i denti orizzontalmente fai una cosa molto semplice: prova a guardare allo specchio i tuoi denti nella zona del colletto (tra gengiva e dente). Se vedi un’area in cui il dente è scavato, tipo taglio di legno con l’ascia, è molto probabile che questo è dovuto alla spazzolamento orizzontale.

Il secondo errore è invece lo spazzolamento incompleto. Quasi tutte le persone dedicano attenzione solamente ai denti più in vista ed in particolar modo alla faccia visibile dei denti, senza fare la giusta importanza alle superfici meno visibili. Questo porta alla formazione di carie nelle regioni più trascurate. Bisogna prestare maggior attenzione ai siti di difficile accesso come i molari o le superfici dei denti interne rivolte verso la lingua o verso il palato.

Esistono diverse tecniche per spazzolare i denti, qua per comodità dirò quella più semplice da implementare. Si tratta della tecnica di Bass. Essa consiste nel mettere lo spazzolino a 45 gradi rispetto all’asse del dente. Una volta fatto questo si esegue lo spazzolamento in verticale andando dalla gengiva al dente, dal rosa al bianco. Questo significa che mentre nei denti superiori si va verso il basso nei denti inferiori si va verso l’alto.

Come e ogni quanto usare il filo interdentale?

Mentre lo spazzolino ha lo scopo di rimuovere la placca ed i batteri dalle superfici dentali rivolte verso la bocca, il filo interdentale va usato per rimuovere la placca dalle superfici interdentali, cioè fra un dente e l’altro. Il filo interdentale va utilizzato in questo modo:

  1. si taglia una striscia di 30 cm e si avvolge ad anello con almeno due giri nel dito medio;
  2. si tende il filo interdentale con l’indice e il pollice;
  3. si inserisce partendo dall’alto fra un dente e l’altro;
  4. si abbraccia la superficie del dente formando una sorta di C e si scorre rimuovendo la placca e i detriti;
  5. si esegue la stessa operazione sull’altra superficie del dente;
  6. si ripete negli altri denti assicurandosi di usare una porzione di filo interdentale pulita.

C’è un dibattito su quale sia il momento migliore per usare il filo interdentale, se prima di spazzolare i denti o dopo. In realtà, quello che conta maggiormente è usarlo almeno una volta al giorno proprio per evitare un accumulo di placca nelle superfici interdentali.

Si consiglia l’utilizzo del filo interdentale a partire dall’età di 10 anni.

Il dentifricio è sempre necessario?

Si è visto come il 70% dell’azione di rimozione della placca viene effettuata esclusivamente dal solo utilizzo di spazzolino. Per una migliore azione è comunque consigliato l’utilizzo del dentifricio anche perché questo rende più gradevole l’azione della pulizia dei denti. Quale dentifricio utilizzare?

In realtà, quelli presenti in commercio son tutti simili e a meno che non si hanno particolari esigenze non sarà di sicuro il dentifricio l’elemento discriminante di un corretto spazzolamento. Nel caso si abbiano denti sensibili è raccomandato l’utilizzo di un dentifricio per denti sensibili.

Nel caso di pazienti che accumulano grandi quantità di tartaro (esistono, e questo dipende da tanti fattori come conformazioni dei denti, composizione della saliva), si può optare per un dentifricio antitartaro.

Per quanto riguarda il fluoro, questo ormai è compreso in ogni formulazione di dentifricio. Ricordo che il fluoro contribuisce a bloccare la crescita batterica e a rafforzare lo smalto dentale, trasformando i cristalli di idrossiapatite in fluoroapatite.

A che età iniziare a lavarsi i denti e quante volte al giorno?

I genitori hanno il dovere di spazzolare i denti del bambino sin dalla loro prima comparsa nel cavo orale. Ricordiamo che i denti da latte devono essere curati con la stessa importanza di quelli definitivi perché una loro caduta precoce può determinare problemi nel corretto allineamento dentale.

Per i primi anni di età il genitore si deve occupare dello spazzolamento. Più tardi verso i 4 anni (con l’entrata all’asilo) si può insegnare al bambino la corretta tecnica di spazzolamento. Ci si può rivolgere anche al proprio dentista di fiducia o all’igienista che tramite il giusto supporto didattico avrà il piacere di spiegare il corretto lavaggio dei denti.

Detto questo i denti si devono lavare sin dalla loro prima comparsa. Per quanto riguarda il numero di volte al giorno in cui lavare i denti, è presente il falso mito di lavarli almeno 3 volte al giorno e per almeno 2 minuti. In realtà, bisognerebbe lavare i denti dopo ogni pasto, in particolar modo se contiene carboidrati sia sotto forma di zuccheri semplici (zucchero da cucina, caramelle, miele) sia se sotto forma di amidi come pane, pasta, riso, etc.

Quello che inoltre è importante è lavare tutti i denti: se una persona dedica 2 minuti solo agli incisivi non rimuove tutta la placca. Parlare quindi di tempo da dedicare è scorretto, sarebbe più corretto parlare di siti spazzolati.

Ricordiamo infine che il lavorare fuori casa non costituisce un valido deterrente per non spazzolarsi i denti, se pensi che basta un chewing-gum alla xilitolo per salvare i tuoi denti dalla carie sei fuori strada. In realtà, avere cura della salute anche a lavoro è molto semplice e richiede pochi minuti: basta portarsi dentifricio e spazzolino a lavoro, è un’operazione che non richiede tempo, ma che può salvare i denti dalla carie.

Condividi
Redazione
Scritto da Redazione

La redazione di Pazienti.it crea contenuti volti a intercettare e approfondire tutte le tematiche riguardanti la salute e il benessere psificofisico umano e animale. Realizza news e articoli di attualità, interviste agli esperti, suggerimenti e spunti accuratamente redatti e raccolti all'interno di categorie specifiche, per chi vuole ricercare e prendersi cura del proprio benessere.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
Redazione
Redazione
in Voce agli specialisti

1777 articoli pubblicati

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
Contenuti correlati
icon/chat