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L’influenza dalla A alla Z

Elena Marchesi | Biologa e ricercatrice

Ultimo aggiornamento – 11 Gennaio, 2018

Influenza: sintomi e rimedi

Le temperature sono diminuite e l’inverno è alle porte, così come le prime influenze stagionali, generalmente responsabili del fastidioso naso chiuso, della febbre, della tosse, dei disturbi gastrointestinali e di dolori vari.

Non solo: l’influenza 2017, che sembra essere particolarmente insidiosa, sta già raggiungendo dei picchi importanti. Vediamo tutto ciò che c’è da sapere sui sintomi e i rimedi per l’influenza!

Influenza: perché l’inverno è la stagione più a rischio?

Spiegare questo fatto è piuttosto semplice. Infatti, le basse temperature influenzano la diffusione del virus in due modi:

  • Indiretto, poiché si tende a trascorrere più tempo in luoghi chiusi dove è maggiore la possibilità di contagio, soprattutto se gli ambienti sono troppo caldi e umidi.
  • Diretto, in quanto gli sbalzi termici causano un difetto nella cosiddetta clearance mucociliare, ossia la paralisi momentanea del movimento continuo delle ciglia a livello delle cellule dell’apparato respiratorio. Solitamente il loro ruolo è quello di muovere il muco prodotto nelle parti più profonde del polmone. E questa immobilizzazione temporanea riduce il loro ruolo di barriera protettiva, facilitando la penetrazione dei virus.

Cosa si intende per influenza? E per raffreddore?

Quando si parla di influenza, spesso si va a indicare differenti forme infettive causate da molteplici virus.

Tecnicamente, però, si tratta di una vera influenza solo se sono presenti contemporaneamente le seguenti tre condizioni:

  • Febbre alta (> 38°C) ad insorgenza brusca
  • Sintomi dell’influenza sistemici: dolori muscolari e articolari
  • Sintomi dell’influenza respiratori: tosse, mal di gola, naso che cola, congestione e secrezione nasale.

Se così non fosse, la condizione è nota come infezione respiratoria acuta e i sintomi possono essere indicati come para-influenzali. È il caso del raffreddore, che si manifesta principalmente con naso chiuso, colante e con molteplici starnuti.

Come avviene il contagio? Quali sono gli accorgimenti consigliati?

La trasmissione del virus influenzale è piuttosto semplice: questo avviene infatti per via aerea. Quando un individuo influenzato parla, respira o tossisce, emette gocce di saliva contenenti il virus, le quali possono essere inalate da altre persone. Se il virus riesce ad entrare nel nostro organismo, questo si diffonde lungo la gola e lungo le altre vie respiratorie.

La diffusione di tale virus è anche molto efficiente: un solo starnuto, infatti, contiene circa 40.000 micro goccioline, in grado di viaggiare ad oltre 300 km/h.

Appare dunque evidente perché è importante seguire alcune semplici regole quotidiane che ci permettono di evitare il contagio: è questo il miglior rimedio contro l’influenza!

Tra i suggerimenti per evitare di contrarre l’influenza 2017, abbiamo:

  • Lavare le mani in modo accurato e frequentemente
  • Coprire la bocca e il naso quando si tossisce o starnutisce
  • Rimanere a riposo in caso di malattia
  • Evitare di frequentare i luoghi più affollati e umidi. Ovviamente, ciò non significa privarsi di una vita sociale!

Influenza 2017: come comportarsi in caso di contagio?

I farmaci di automedicazione sono largamente utilizzati, in quanto fondamentali per trattare i sintomi dell’influenza e quelli parainfluezali. Ricordatevi di seguire le dosi consigliate e di consultare un medico se la situazione non migliora nei successivi 4 o 5 giorni.

I farmaci di automedicazione come rimedio all’influenza più comuni comprendono:

  • Antistaminici – Contro il gocciolamento nasale, gli starnuti e la congiuntivite
  • Decongestionanti contenuti negli spray nasali – Per contrastare il naso chiuso
  • Collutori e antisettici – Per combattere i sintomi del mal di gola
  • Sedativi, fluidificanti e mucolitici – Utili contro la tosse
  • Antinfiammatori (antidolorifici e antipiretici) – Per trattare i dolori e la febbre

Per quanto riguarda l’assunzione di antibiotici, non devono mai essere assunti alla comparsa dei primi sintomi dell’influenza, se non in casi particolari (come soggetti con patologie respiratorie croniche). Il loro consumo, inoltre, deve essere regolato da un medico, che prescriverà questo tipo di farmaci se riconosce i sintomi di una sovra infezione di tipo batterico.

Chi dovrebbe sottoporsi al vaccino antinfluenzale?

Tutti possono sottoporsi a questo vaccino, anche per l’influenza 2017: risulta però fondamentale per gli individui considerati a rischio, come gli anziani (sopra i 65 anni), i malati cronici e tutti quei soggetti (dai 6 mesi di vita) per i quali l’influenza potrebbe portare ad una complicanza.

Il vaccino contro l’influenza – è sempre bene ricordarlo – non protegge da tutti i ceppi del virus. Può pertanto non evitare completamente la malattia, ma in ogni caso ne riduce i sintomi e il rischio di complicanze.

Un occhio particolare è da dedicare ai “nonni”. I giovani e i bambini, infatti, una volta contratto il virus, sono generalmente in grado di debellarlo in pochi giorni. Per gli over 65, invece, la situazione può essere più complessa.

Ricordatevi quindi di prestare attenzione se fate affidamento ai nonni per la gestione dei figli: un banale raffreddore di vostro figlio potrebbe rivelarsi pericoloso per loro!

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Elena Marchesi | Biologa e ricercatrice
Scritto da Elena Marchesi | Biologa e ricercatrice

Diplomata al Liceo Scientifico PNI in Matematica, ho iniziato i miei studi presso la facoltà di Biotecnologie dell’Università degli Studi di Milano, successivamente ho prediletto la facoltà di Science Communication & Bionics presso una Università Internazionale con sede in Germania. Attualmente sto assistendo in un progetto di ricerca finanziato dall’Unione Europea.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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