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Attenzione! Sapete riconoscere le cause del dolore al petto?

Martina Valizzone | Psicologa

Ultimo aggiornamento – 15 Gennaio, 2019

le cause del dolore al petto

Alcuni tipi di dolore al petto possono essere una spia di un problema molto serio. Potrebbero essere infatti il segnale di un attacco cardiaco o di un’infezione al miocardio. In questi casi o qualora ce ne fosse anche solo il sospetto, è necessario intervenire tempestivamente e recarsi al pronto soccorso, per salvare il muscolo cardiaco.

Ma quando il dolore al petto è passeggero, le cause scatenanti potrebbero essere altre, ben lontane dall’infarto! Vediamole insieme.

Dolori al petto: quali possono essere le cause?

Il cardiologo Curtis Rimmerman, della Cleveland Clinic e autore dello studio, ha evidenziato che i sintomi e segnali di un attacco cardiaco o di angina pectoris variano notevolmente da persona a persona. Alcuni soggetti, addirittura, non lamentano alcun sintomo.

Se avvertite dolore, pressione o fastidio al centro del vostro petto o alle vostre braccia, schiena, mascella, collo o stomaco, accompagnati da respiro coro, sudore freddo, nausea, stanchezza per almeno 5 minuti contattate immediatamente il 112 o recatevi al pronto soccorso più vicino.

Il dott. Rimmerman, però, sostiene che un fastidio momentaneo al petto o un dolore inarrestabile che dura almeno un paio di minuti solitamente sono indice di una lesione o di una infiammazione muscolo scheletrica o di un nervo e raramente sono la spia di un attacco cardiaco.

Anche un dolore al petto, che peggiora cambiando posizione, non riguarda un attacco cardiaco bensì i polmoni e può essere causato da una pleurite, polmonite o persino dall’asma.

Invece un dolore che migliora facendo esercizio fisico, rientra nella sintomatologia del reflusso gastroesofageo.

In tutti questi casi, vi consigliamo di rivolgervi al vostro medico di fiducia per effettuare i dovuti accertamenti… ma senza allarmarvi eccessivamente!

Dolori al petto causati dall’ansia: i sintomi

Essere preoccupato, avere paura o essere nervosi di tanto in tanto, è comune a molte persone. Si tratta, infatti, di reazioni comuni a momenti atipici nella vita di tutti i giorni.

Uno dei sintomi più comuni dell’ansia è il dolore al petto, causato il più delle volte da un attacco di panico o da una reazione abnorme a qualche stimolo. Questo sintomo viene spesso confuso con un attacco cardiaco o con altre patologie cardiache.

Quando un dolore al petto va ricondotto ad una sintomatologia ansiosa? I sintomi dell’ansia sono raramente gli stessi per tutti i soggetti e spesso cambiano anche in base allo stimolo che li causa. L’ansia si presenta in modi diversi e proprio per questo è molto difficile individuarla e capirne i sintomi.

Solitamente, il male al petto provocato dall’ansia è descritto come acuto e persistente, accompagnato da bruciore, intorpidimento, tensione e irrigidimento del torace. Si può anche manifestare come una sorta di spasmo o di una contrazione anomala di un muscolo del petto.

Ovviamente, se sospettate di stare per avere un infarto, recatevi immediatamente al pronto soccorso, dove i medici potranno verificarne le cause e agire di conseguenza.

Quali sono le cause degli spasmi muscolari al petto di origine ansiosa?

Quando siete ansiosi, il vostro corpo può (e spesso lo fa!) produrre delle reazioni fisiologiche come sudorazione intensa, respirazione affannata, irrigidimento e tremore.

Quando si è ansiosi, il cervello e il corpo attivano immediatamente una risposta allo stress. La risposta più comune in queste situazioni è quella denominata “combatti o fuggi”: quando siamo stressati o ansiosi, infatti, il corpo si prepara a combattere o a fuggire. Se questa reazione accade frequentemente, può portare a un aumento della tensione muscolare che a sua volta può causare forti dolori al petto.

Allo stesso modo, il battito cardiaco può aumentare, insieme alla forza dei battiti. Questo, in aggiunta all’irrigidimento dei muscoli del torace, può causare questo fastidio al petto.

5 rimedi per placare il dolore al torace

Placare un dolore al petto, se determinato dall’ansia, è assolutamente possibile. Ecco una serie di rimedi da seguire per alleviare uno stato di tensione:

  1. Controllate la vostra mente con delle semplici tecniche di rilassamento: questo è un ottimo punto di partenza per aiutarvi a tenere a bada l’ansia.
  2. Fate respiri profondi. Focalizzatevi e respirate profondamente, per placare la risposta fisiologica dell’ansia.
  3. Accettate l’ansia, imparate a riconoscerne i segnali e imparate a vedere le cose in una prospettiva differente.
  4. Provate a visualizzare una situazione di pace e serenità. Accompagnate questa immagine a dei respiri profondi.
  5. Preoccupatevi della vostra salute fisica. Badare alla propria salute fisica ha infatti dei risvolti positivi anche sulla propria salute mentale.

Se l’ansia e il dolore al petto sono severi o cronici, vi consigliamo però di rivolgervi a un terapeuta. La terapia in questi casi svolge un ruolo fondamentale, in quanto insegna delle utili tecniche di coping, ovvero delle strategie di adattamento, in grado di aiutarvi a tenere a bada i sintomi dell’ansia e a farvi riprendere il controllo di voi stessi.

Una volta riacquistato un certo senso di calma, anche il dolore al petto causato dall’ansia dovrebbe iniziare a diminuire fino a scomparire. Nel caso le tecniche di rilassamento o la terapia psicologica non fossero di aiuto, potrebbe essere necessaria la prescrizione di alcuni farmaci: vi consigliamo di rivolgervi al vostro medico curante per concordare con lui la strategia più efficace da seguire.

Vi è mai capitato di avere dolori al petto passeggeri? Raccontateci la vostra esperienza… e, magari, qualche trucco per tenerli a bada!

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Martina Valizzone | Psicologa
Scritto da Martina Valizzone | Psicologa

Sono una psicologa dell'età evolutiva, con una specializzazione in psicoterapia sistemico relazionale. In ambito lavorativo, mi occupo principalmente di terapie individuali e familiari e, da qualche anno, di psicologia dell'educazione, lavorando alla progettazione e realizzazione di interventi psico-pedagogici in ambito scolastico ed extrascolastico.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
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