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Dolore cronico? Un aiuto dalla crioterapia

Redazione

Ultimo aggiornamento – 14 Aprile, 2020

Dolore cronico: la crioterapia può curare il disturbo

Una banale caduta in casa ha reso la vita di Massimo un inferno. Una frattura del coccige scoperta troppo tardi e poi 17 anni di dolore, fino agli arti inferiori, che non gli permettevano più nemmeno di stare seduto.

Sofferenza, farmaci, interventi, specialisti, nulla riusciva ad alleviare il suo dolore. Poi un articolo sulla crioterapia, balzatogli per caso sotto gli occhi, ha cambiato le sue prospettive, ridandogli la speranza di poter tornare alla normalità.

Massimo prova delle sedute di crioterapia e avverte benefici. La crioterapia ha un forte potere analgesico e sembra funzionare. Massimo si sottopone a dieci sedute ogni sei mesi circa. Torna a sedersi, il suo dolore si attenua sempre di più e festeggia il ritorno alla vita.

Perché proviamo il dolore?

La percezione del dolore è di fondamentale importanza nella vita degli esseri viventi. Se non provassimo il dolore, non potremmo difenderci da eventi o oggetti pericolosi con i quali siamo venuti a contatto. Provate a pensare a cosa accadrebbe se non provassimo dolore quando ci scottiamo, toccando qualcosa che sta bruciando. Il dolore ci “avvisa” del pericolo e noi agiamo di conseguenza, allontanandoci da esso.

Eppure il dolore patologico, acuto o cronico che sia, è uno stato difficile da sopportare e, sempre più spesso, si ricorre agli antinfiammatori per alleviare la sofferenza. La soglia del dolore è il livello di stimolo che ci serve per avvertire il dolore, è una sensazione soggettiva che dipende anche dall’adattamento alla sua percezione.

Tuttavia, se un dolore acuto, per quanto forte e insopportabile, prima o poi passa, lasciando solo l’amaro ricordo della terribile esperienza che ci ha fatto vivere, il dolore cronico, solitamente associato a stati infiammatori, è un fardello, con cui molti convivono, i cui effetti dannosi sono evidenti fisicamente e psicologicamente.

Terapie convenzionali per ridurre il dolore cronico

Tra i farmaci utilizzati per ridurre il dolore troviamo:

  • Antinfiammatori non steroidei (FANS), come aspirina, nimesulide, ketoprofene, ibuprofene, diclofenac e molti altri
  • Analgesici come codeina, paracetamolo
  • Cortisonici
  • Oppiacei

Antinfiammatori e analgesici sono ampiamente impiegati nella terapia del dolore ma, nel caso di malattie croniche, fungono solo da supporto e, spesso, il sollievo è solo momentaneo. Inoltre, se assunti per periodi prolungati possono danneggiare stomaco, intestino, fegato e reni.

Convivere con il dolore è una situazione frustrante e debilitante che deprime il paziente sofferente.

Una speranza arriva da un trattamento che presenta diverse evidenze cliniche ma pochi studi e trial clinici che danno conferma della sua efficacia.

Si tratta della “crioterapia” che consiste nel fare una sorta di sauna ghiacciata in cui, attraverso l’azoto liquido, si raggiunge una temperatura di -130°. Una seduta ordinaria dura circa tre minuti.

Perché la crioterapia riduce l’infiammazione?

Il corpo, sottoposto a temperature estreme, innesca meccanismi di difesa che stimolano la circolazione sanguigna, il sistema endocrino, il sistema immunitario e il sistema nervoso centrale con proprietà antinfiammatorie, analgesiche, antidolorifiche, anti-metaboliche e antidepressive.

Il freddo favorisce la liberazione di acetilcolina e noradrenalina, due neurotrasmettitori, e ciò determina l’inibizione dei centri dell’infiammazione, in questo modo vengono bloccati alcuni mediatori infiammatori e la produzione di molecole di adesione che attivano la fuoriuscita dei globuli bianchi, che causano infiammazione nei tessuti.

Inoltre il freddo determina vasocostrizione, limitando l’infiammazione e bloccando direttamente gli enzimi coinvolti nella distruzione dei tessuti, fenomeno comune a tutti gli stati infiammatori.

Per quali tipi di dolore può essere consigliata la crioterapia?

In Italia, la crioterapia non è riconosciuta da SSN ed è utilizzata soprattutto in ambito sportivo per il trattamento degli infortuni, il recupero da affaticamento muscolare. Viene applicata in alcuni centri specializzati.

Dal punto di vista clinico, la crioterapia riduce dolore e infiammazione, migliorando la qualità della vita dei pazienti che si sottopongono a essa. Le indicazioni variano moltissimo, dolore articolare, artrosi della colonna vertebrale, rigidità muscolare, patologie infiammatorie, traumi, sovraccarico muscolare e tendineo, patologie autoimmuni quali psoriasi e artropatia psoriasica, fibromialgia, sclerosi multipla.

Quali sono le controindicazioni?

Non è consigliabile sottoporsi a crioterapia nel caso di febbre, valvulopatie e scompenso cardiaco, claustrofobia severa, pregresse paralisi del nervo faciale, malattia di Raynaud, ipotiroidismo non corretto da trattamento farmacologico, trombosi agli arti inferiori, neoplasie, insufficienza respiratoria severa e infezioni acute respiratorie.

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a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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