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È più doloroso partorire o ricevere un calcio nei testicoli?

Redazione

Ultimo aggiornamento – 23 Maggio, 2022

I nocicettori sono terminazioni nervose che rispondono al dolore.

Essi possono essere stimolati in molti modi, con una risposta diversa da individuo a individuo.

Oggi vogliamo indagare su quale evento provoca più dolore tra il parto o un colpo nei testicoli.

Fa più male partorire o ricevere un calcio nei testicoli?

Partiamo dal presupposto che il corpo umano può sopportare un dolore fino a 4.5 VAS (una delle tante unità di misura del dolore): sappiamo che una madre, nel momento del parto, può sentire fino a 5.7 VAS, che equivale alla rottura simultanea di 20 ossa

I maschi, dal canto loro, affermano che un calcio nei testicoli equivale a più di 9 VAS.

Prima di tutto, dobbiamo capire cos’è il dolore, e non è una cosa semplice.

Nel nostro corpo esistono gruppi di cellule nervose specializzate chiamate nocicettori che reagiscono al dolore. Contrariamente ad altri nervi che reagiscono normalmente a sollecitazioni banali come il tatto o la temperatura, questi si attivano soltanto quando si supera una certa soglia di dolore.

Alcuni nocicettori rispondono immediatamente mandando segnali alla spina dorsale e al cervello, producendo all’istante un dolore acuto e permettendoci di reagire in fretta; altri, invece, si attivano più lentamente e sono responsabili di indolenzimento prolungato.

Per i maschi i testicoli sono organi interni migrati fuori le cavità del corpo.

Se alcuni organi interni, come il fegato, non sentono il dolore, altri - come appunto i testicoli - sono coperti da molti nocicettori che li rendono estremamente sensibili

I testicoli sono attaccati a molti nervi dello stomaco e del nervo vago che è collegato alla centralina del vomito celebrale; per questo motivo, se colpiti, il dolore si irradia su tutto l’addome e la poca protezione dei testicoli rafforza i sintomi di

  • nausea
  • aumento della pressione
  • aumento del battito cardiaco
  • sudorazione

Anche se partorire non significa ricevere un colpo diretto a un organo interno, la distensione meccanica dell’aerea uterina colpisce alcuni nocicettori e causa lo stesso tipo di dolore viscerale.

Si deve anche considerare che l’evoluzione umana ha portato a un rimpicciolimento del bacino femminile, mentre le teste dei neonati si sono ingrandite. 

Per non dire che il travaglio dura in media 8 ore accompagnato da un misto di:

  • nausea
  • affaticamento
  • dolore

Soprattutto, la tensione e lo stiramento dei muscoli e dei tessuti aumenta con l’intensificarsi del travaglio, causando fitte acute e localizzate.

Come si misura il dolore?

Detto che queste due esperienze, ovviamente, fanno male e subiscono stimolazioni meccaniche che mandano segnali alle centrali del dolore del cervello, dobbiamo sottolineare che il dolore non è semplicemente una risposta fisica ma un’esperienza percettiva e soggettiva. 

Ciò significa che ogni singolo individuo percepisce il dolore in modo leggermente diverso. Oltre alle differenze tra individui influisce anche:

  • l'umore
  • la sensibilità
  • le esperienze passate

È per questo motivo che moltissimi tentativi di misurazione oggettiva del dolore sono falliti.

È interessante sapere che quasi l’80% delle persone che hanno subito una amputazione agli arti superiori soffrono di un fenomeno conosciuto come sindrome dolore fantasma

Ciò significa che percepiscono dolore anche se l’arto non c’è più, e anche se si sa poco circa il meccanismo che causa il dolore, è chiaro che non esiste un imput particolare ad innescare la risposta, tuttavia essi provano ancora un dolore vero.

Di conseguenza il dolore non è uno stimolo, è un esperienza diversa per ognuno di noi. 

In conclusione possiamo dire che sia il parto che il colpo ai testicoli possono fare tantissimo male, ma la differenza sta nel fatto che, se in un caso nasce un bambino, nell’altro la possibilità di averne uno potrebbe essere compromessa.

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a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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