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Ubriachi d’amore: gli effetti dell’ossitocina simili a quelli dell’alcol

Alessandra Lucivero

Ultimo aggiornamento – 25 Maggio, 2015

A quanto pare, secondo un nuovo studio condotto dai ricercatori dell’Università di Birmingham, in Gran Bretagna, gli effetti dell’amore non sono poi così diversi da quelli dati da un bicchiere di troppo.

Ma come è possibile?

La ricerca, pubblicata su Neuroscience and Biobehavioral Reviews, ha dimostrato che l’ossitocina, neuro-trasmettitore sessuale per coppie innamorate, altera le azioni, come se si fosse un po’ brilli.

Questo neuropeptide, prodotto dall’ipotalamo, ha un ruolo chiave nel parto, come nelle interazioni sociali, anche di natura amorosa. Pare, infatti, che l’aumento dell’ossitocina porti a dei comportamenti altruistici, renda più inclini a fidarsi del prossimo, bloccando i freni inibitori, come la paura, l’ansia e lo stress.

Ubriachi di fiducia

Una famosa canzone, parlava proprio di “ubriacarsi di fiducia” nel prossimo. Chissà che al cuore fosse già chiaro l’effetto dell’amore. Quel che è certo, come spiega Ian Mitchell dell’Università di Birmingham, è che “abbiamo raccolto gran parte della ricerca esistente sugli effetti di ossitocina e alcol e siamo stati davvero colpiti dalle somiglianze incredibili tra i due composti”. Infatti, “le sostanze provocano lo stesso effetto sulla trasmissione dell’acido gamma-aminobutirrico (Gaba) nella corteccia prefrontale e nelle strutture limbiche. Questi circuiti neurali controllano il modo in cui percepiamo lo stress o l’ansia, soprattutto nelle situazioni sociali, come ad esempio le interviste, o il dover chiedere a qualcuno che ci piace di uscire“.

L’altro lato della medaglia

Come spesso accade, c’è anche un altro aspetto da dover considerare. L’alcol, come l’ossitocina, può rendere più aggressivi e invidiosi. Inoltre, può inibire la prudenza, con risultati non sempre rassicuranti. Conclusione? Buono a sepersi, soprattutto considerando eventuali utilizzi medici del neuropeptide, “è un’affascinante sostanza e, al di là delle questioni di cuore, ha un potenziale nel trattamento psicologico e psichiatrico. Speriamo che questa ricerca possa fare nuova luce sull’ossitocina e aprire nuove strade“.

 

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Scritto da Alessandra Lucivero

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a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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