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I falsi miti sulla tiroide che vi hanno sempre raccontato

Ludovica Cesaroni

Ultimo aggiornamento – 11 Febbraio, 2021

Tiroide in Fiamme: Una Donna si Tasta la Ghiandola Tiroidea per Alleviare il Dolore

La tiroide è un organo di circa 2 cm, a forma di farfalla, situato alla base del collo; è formata da due lati detti lobi, che si trovano su entrambi i lati della trachea e di solito è collegata a essi tramite una striscia di tessuto tiroideo chiamato istmo (alcune persone hanno un istmo, altri invece hanno i due lobi tiroidei separati.

La tiroide rilascia ormoni che controllano il metabolismo e il modo in cui il corpo utilizza l’energia. Gli ormoni della tiroide regolano le funzioni vitali del corpo, tra cui:

  • Respirazione
  • Frequenza cardiaca
  • Sistema nervoso (centrale e periferico)
  • Peso corporeo
  • Forza muscolare
  • Cicli mestruali
  • Temperatura corporea
  • Livelli di colesterolo.

Come funziona la tiroide

La tiroide è parte del sistema endocrino (che si compone di ghiandole che producono, immagazzinano e rilasciano ormoni in sangue affinché gli ormoni raggiungano le cellule del corpo). La ghiandola tiroidea utilizza lo iodio preso dagli alimenti che il paziente consuma per produrre principalmente due ormoni:

  • Triiodotiroinina (T3)
  • Tiroxina (T4)

È importante che i livelli di T3 e T4 non siano né troppo alti né troppo bassi; per questo due ghiandole del cervello – l’ipotalamo e l’ipofisi – comunicano per mantenere i valori di T3 e T4 in equilibrio.

L’ipotalamo produce l’ormone di rilascio della tireotropina (TRH), che segnala all’ipofisi di ‘avvertire’ la tiroide di produrre più o meno T3 o T4, aumentando o diminuendo il rilascio di un ormone chiamato ormone tireostimolante (TSH).

In sintesi:

  • Quando i livelli di T3 e T4 sono bassi nel sangue, l’ipofisi rilascia più TSH per avvertire la tiroide di produrre più ormoni tiroidei.
  • Se i livelli di T3 e T4 sono alti, l’ipofisi rilascia meno TSH affinché la tiroide rallenti la produzione di questi ormoni.

Perché abbiamo bisogno della tiroide

T3 e T4 viaggiano nel sangue per raggiungere tutte le cellule del corpo. Gli ormoni regolano la velocità con cui le cellule lavorano (metabolismo). Ad esempio, T3 e T4 regolano la frequenza cardiaca e quanto velocemente il cibo transiti nell’intestino.

Quindi, in caso di bassi livelli di T3 e T4, la frequenza cardiaca può rallentare più del normale e si può andare incontro a un aumento di peso, unito a costipazione. Altri sintomi di questa condizione (ipotiroidismo) sono:

  • Problemi di sonno
  • Stanchezza e fatica
  • Difficoltà di concentrazione
  • Pelle e capelli secchi
  • Depressione
  • Sensibilità alla temperatura fredda
  • Mestruazioni frequenti e abbondanti.

Se i livelli di T3 e T4 sono invece alti, si avrà una frequenza cardiaca maggiore e una perdita di peso, unita a diarrea. Altri sintomi di iperattività della ghiandola tiroidea, o ipertiroidismo, sono:

  • Ansia
  • Irritabilità e sbalzi d’umore
  • Nervosismo, iperattività
  • Sudorazione o sensibilità alle alte temperature
  • Tremore delle mani
  • Perdita di capelli
  • Mestruazioni assenti o leggere.

La tiroide svolge dunque un ruolo molto importante, ma vi sono dei falsi miti in merito a quest’organo a cui forse avrete anche voi sempre creduto.

Tiroide: miti da sfatare

Tra le leggende metropolitane attorno alla tiroide, vi sono credenze come: “sono in sovrappeso, è colpa della tiroide!” (vero e falso); “ho l’ipotiroidismo, perciò non posso andare al mare” (falso); “siccome ho il gozzo, la tiroide non mi funziona bene” (falso).

Tutte queste credenze possono solo generare falsi allarmismi. Vediamo insieme i principali miti da sfatare sulla tiroide:

  • Aumento o diminuzione di peso – Come si spiegava sopra, una perdita o un’acquisizione di peso possono dipendere da un malfunzionamento della tiroide. All’ipertiroidismo, però, non è sempre associato dimagrimento, e per far insorgere il dubbio che un dimagrimento nasconda ipertiroidismo, vi devono essere anche alcuni altri sintomi sopra elencati, corrispondenti alla malattia. Per l’ipotiroidismo, l’aumento di peso va di pari passo con la gravità della patologia, ma non è unicamente responsabile di condizioni di obesità e regredisce comunque con l’introduzione di una terapia.
  • Con l’ipertiroidismo niente mare – Niente di più falso! È vero, l’assunzione di iodio è importante per regolare il funzionamento della tiroide, ma una vacanza al mare non è controindicata per l’ipertiroidismo (né è di particolare beneficio per chi è ipotiroideo), poiché non è lo iodio inalato con la respirazione a incidere sulla tiroide, ma quello assunto con l’alimentazione!
  • Stress? Colpa della tiroide – Sì e no… Certamente l’insonnia, l’ansia, l’irritabilità e una certa dose di stanchezza possono essere segnali di un’anomalia nella tiroide ma questi segnali nella maggior parte dei casi corrispondono ad altre problematiche.
  • Anticorpi antitiroidei alti significano tiroide malata – Falso! Un elevato numero di anticorpi antitiroidei sta semplicemente a indicare un’autoimmunità tiroidea – che non per forza indica un problema nella ghiandola –: se non vi sono sintomatologie associate, spesso questo valore indica solo una predisposizione a sviluppare un’alterazione della tiroide in futuro.
  • I noduli alla tiroide fanno aumentare di peso – Falso! I noduli alla tiroide sono una condizione frequente nel nostro Paese, ma in presenza di una tiroide perfettamente funzionante, non creano aumenti di peso (i sintomi avvertibili con noduli alla tiroide sono: difficoltà nel deglutire e nel respirare).
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Ludovica Cesaroni
Scritto da Ludovica Cesaroni

Amo definirmi una creativa dalla forte impronta razionale. Scrivere, disegnare e creare con le mani sono le mie grandi passioni, ma il pungolo della curiosità mi ha sempre portato a interrogarmi sui grandi misteri della vita e a informarmi sui 'piccoli misteri' dell'uomo.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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