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Fazzoletti di stoffa o di carta? Attenzione a non sbagliare

Elisabetta Ciccolella | Farmacista

Ultimo aggiornamento – 13 Marzo, 2020

raffreddore: qual è il fazzoletto migliore

Ce lo ripetono da giorni. Il nuovo Coronavirus si diffonde principalmente attraverso il contatto con le goccioline del respiro delle persone infette, quando queste starnutiscono, tossiscono o si soffiano il naso. 

E le misure per evitare il contagio, a livello regionale e governativo, non sono tardate ad arrivare. Vi sono anche delle piccoli abitudini personali che ogni persona dovrebbe mettere in pratica, per la propria sicurezza e per quella dell'intera popolazione. A solo titolo di esempio, è bene lavarsi le mani frequentemente, restare in casa qualora si dovessero manifestare sintomi influenzali, evitare di recarsi al Pronto Soccorso e nei poliambulatori, disinfettare le superfici con cloro ed alcol e mantenere sempre le distanze di sicurezza l'uno dall'altro. No persino agli abbracci e alle strette di mano. 

Non solo. Quando si starnutisce è fondamentale coprire bocca e naso con un fazzoletto. Se non se ne ha uno subito a disposizione, è meglio usare la piega del gomito (mai la mano, dunque). Ma quale fazzoletto scegliere: di carta o di sfoffa?

Quali fazzoletti è preferibile usare?

In passato, erano estremamente diffusi fazzoletti in cotone o in seta. Ai giorni nostri, la maggior parte delle persone preferisce i fazzoletti di carta “usa e getta”, che permettono di limitare il contatto con le secrezioni attraverso le quali l’infezione si diffonde a coloro che ci circondano.

In linea generale, sarebbe meglio optare per l’utilizzo dei fazzoletti “usa e getta” al posto dei classici ed elegantissimi fazzoletti di seta e cotone, per motivazioni di carattere igienico e, in particolar modo, allo scopo di limitare il contatto con i muchi e per evitare che la zona perinasale si screpoli, in quanto un fazzoletto di carta monouso è certamente più morbido e delicato, se paragonato con un fazzoletto utilizzato più volte e poi rimesso in tasca o in borsa.

È evidente, però, che l'utilizzo del fazzoletto di carta debba essere limitato a un solo episodio. Poi? Subito cestinato. L’OMS raccomanda di eliminare il fazzoletto dopo l’utilizzo e di insegnare ai più piccoli a fare la stessa cosa.

Benché il pratico e comodo pacchetto di fazzoletti di carta rappresenti l’optimum da un punto di vista igienico, l’utilizzo del fazzoletto di stoffa ha un minore impatto ambientale, essendo lavabile e, dunque, riutilizzabile. Ovviamente, anche la spesa per l'uno e per l'altro varia.  Dunque, c'è chi preferisce l'utilizzo del tessuto.

In questo periodo, però, il diktat è chiaro: utilizzate sempre e solo fazzoletti di carta monouso, e gettatateli immediatamente dopo l'uso in un cestino (ben chiuso)! Insomma, abbandonate il quadrato di stoffa, almeno per ora. E se proprio non potete rinunciarvi, ricordatevi di gettarlo subito in lavatrice dopo l'utilizzo!

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Elisabetta Ciccolella | Farmacista
Scritto da Elisabetta Ciccolella | Farmacista

La salute è il bene più importante. Questo è ciò che credo e che, da brava farmacista, cerco di trasmettere ogni giorno ai pazienti con cui mi rapporto.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
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