icon/back Indietro Esplora per argomento

I sintomi dell’influenza

Valerio Gestri | Blogger

Ultimo aggiornamento – 05 Marzo, 2020

Quali sono i sintomi dell'influenza

Ogni anno, un numero assai elevato di persone nel nostro paese, quantificabili in milioni di individui, è a rischio influenza stagionale. L’influenza può essere considerata un “male passeggero”, ma in molti casi questo tipo di patologia porta persone che hanno superato i 65 anni di età e bambini con un sistema immunitario deficitario a complicazioni che, se non affrontate in tempo, possono essere anche causa di morte.

Come possiamo riconoscere l’arrivo dell’influenza, e a quali effetti, anche gravi, possiamo essere sottoposti, tanto da richiedere l’intervento di un medico?

Influenza: quali sono i sintomi?

L’influenza è un tipo di patologia respiratoria che tende a colpire una comunità di persone durante un determinato periodo dell’anno, specialmente in inverno, e che, in ognuna di queste occasioni, può presentarsi sotto una forma differente.

Essendo un tipo di virus che può agire in fase di contagio semplicemente per via aerea, questo è in grado di infettare, in maniera piuttosto veloce, un gran numero di persone in poco tempo.

Alcuni tipi di influenza sono in grado di portare contagio anche fino a un giorno prima della effettiva comparsa di sintomi nell’organismo che ospita il virus. Questo poi è in grado di portare effetti contagiosi nell’arco di una settimana da quando si è avuta la prima manifestazione di sintomi.

I principali sintomi che possono essere associati all’influenza

Nel decorso del contagio, ad esempio, di influenze – quali l’influenza intestinale – possono essere individuati una serie non indifferente di sintomi dell’influenza intestinale che, spesso e volentieri, vanno a riguardare direttamente la pericolosa perdita di liquidi e in particolare di elettroliti, che generalmente possono risultare piuttosto pericolosi nel caso in cui a soffrirli sia un soggetto anziano o un individuo che presenta patologie piuttosto gravi o fortemente debilitanti, per quel che riguarda il sistema immunitario.

A livello di influenza gastrointestinale possono essere considerati sintomi influenzali tipici, quelli come:

In altri casi, l’influenza insorge con una sintomatologia aspecifica, caratterizzata da sensazione di freddo, cefalea, dolori diffusi, perdita di appetito. Quasi immediatamente subentrano poi primi i sintomi respiratori, con starnuti, lacrimazione e tosse.

Uno degli stati più pericolosi per la salute di una persona è legato allo stato di gravidanza della donna. L’influenza in gravidanza rappresenta un pericolo sia per la mamma, che deve provvedere al sostentamento del feto, sia per il feto stesso, che potrebbe risentire in maniera grave e permanente dei danni.

Influenza senza febbre: è possibile?

In determinati casi, solitamente quando l’organismo che reagisce all’influenza si presenta in un perfetto stato di salute, può palesarsi la presenza di un differente tipo di sintomatologia che non sviluppi attacchi febbrili. Parliamo di influenza senza febbre.

In questo caso, è solitamente consigliato dai professionisti di non affaticarsi e favorire semplicemente il riposo del corpo per guarire nel giro di pochi giorni.

Quali sono le complicazioni legate all’influenza?

La presenza di un gran numero di soggetti considerati “a rischio” per l’influenza ha visto un aggravamento delle posizioni negli ultimi anni, soprattutto in conseguenza di scoperte di nuove tipologie di virus in grado di infettare l’organismo dell’uomo. È il caso questo, ad esempio, del virus dell’influenza aviaria, meglio conosciuto come H5N1, un virus in grado di agire infettando più specie contemporaneamente, trasformandosi così in un vero e proprio rischio epidemico per la salute pubblica.

Alcuni casi classici di complicazioni legate all’influenza riguardano le vie respiratorie e possono presentarsi sotto forma di polmoniti batteriche (che se non è trattata in maniera efficace può portare alla polmonite virale), sinusiti, otiti e varie forme di bronchiti.

Quando chiamare il medico?

In questi casi, in particolare, è sempre buona pratica quella di osservare periodi di riposo piuttosto lunghi. Ma in presenza di uno dei sintomi legati all’influenza, così come in presenza di un ulteriore salto di qualità della malattia, è indispensabile contattare un medico per un consulto efficace sul trattamento.

La linea guida principale, tuttavia, che vi consentirà di rispondere in maniera efficace e di prevenire l’influenza è quella del vaccino influenzale, che ogni anno salva migliaia di vite di persone con un sistema immunitario debole o di individui piuttosto avanti con l’età.

Condividi
Valerio Gestri | Blogger
Scritto da Valerio Gestri | Blogger

Laureato in Lettere Moderne, ho una pluriennale esperienza nella redazione di contenuti. Dopo aver lavorato come redattore cartaceo e multimediale, collaboro come freelance, coltivando le mie passioni: la scrittura e l'informazione!.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
Valerio Gestri | Blogger
Valerio Gestri | Blogger
in Salute

52 articoli pubblicati

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
Contenuti correlati
Una donna beve dal bicchiere una medicina
OKi® antinfiammatorio: ecco cosa sapere

OKi antinfiammatorio, ecco cosa sapere su uno dei medicinali tra i più popolari: quando prenderlo, ogni quanto, effetti collaterali e controindicazioni.

icon/chat