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Le infezioni in sala operatoria: un rischio reale?

Stefania Virginio

Ultimo aggiornamento – 23 Gennaio, 2017

infezioni sala operatoria: come prevenirle

I ricercatori hanno aggiornato le linee guida per la prevenzione, l’individuazione e la gestione delle infezioni delle sale operatorie, che interessano ben 300.000 pazienti all’anno, solo negli Stati Uniti.

Le linee guida per la prevenzione delle infezioni in sala operatoria

Il dettaglio delle linee guida sono le ultime prove delle misure che i pazienti, i chirurghi e gli ospedali possono prendere per prevenire le infezioni, come ad esempio smettere di fumare (consigliato), la rasatura del sito chirurgico (non raccomandato, a meno che i capelli e i peli non interferiscano con la chirurgia) e la doccia dopo l’intervento chirurgico (non fa aumentare il rischio di infezioni).

Le linee guida, pubblicate sul Journal of American College of Surgeons, si presentano come un aggiornamento delle linee guida precedentemente pubblicate. Il primo autore è Kristen A. Ban, che opera nel reparto di chirurgia della Loyola University Medical Center. Il coautore è Therese M. Duane della John Peter Smith Health Network a Fort Worth, Texas.

Le infezioni delle sale operatorie comprendono le infezioni nella zona della pelle in cui viene effettuata l’incisione, le infezioni sotto l’incisione nei muscoli e nei tessuti circostanti ai muscoli e le infezioni in altre parti del corpo, coinvolte nell’intervento chirurgico.

Le infezioni delle sale operatorie sono le più comuni e le più costose tra tutte le infezioni nosocomiali, pari al 20% di tutte le infezioni ospedaliere. Esse si verificano dal 2% al 5% dei casi tra i pazienti sottoposti a chirurgia ospedaliera. L’incidenza annuale stimata di infezioni ospedaliere negli Stati Uniti varia dalle 160.000 alle 300.000 e il costo annuo stimato varia dai 3.5 miliardi di dollari ai 10 miliardi di dollari. In media, un’infezione del sito chirurgico aumenta la durata del ricovero ospedaliero di 9,7 giorni, secondo gli studi citati nelle linee guida.

Le raccomandazioni

Ecco alcune raccomandazioni su come prevenire le infezioni.

  • Indipendentemente dal tipo di intervento chirurgico, i fumatori ed ex fumatori sono a maggior rischio di infezioni delle sale operatorie. I chirurghi devono informare i pazienti di astenersi completamente dal fumo per un minimo che va da 4 a 6 settimane prima dell’intervento chirurgico.
  • Un controllo della glicemia a breve termine deve venir fatto prima, durante e dopo l’intervento chirurgico; è importante per il mantenimento a lungo termine del livello di zucchero nel sangue. Ci sono prove di alta qualità che supportano il controllo degli zuccheri nel sangue in tutti i pazienti, indipendentemente dallo stato diabetico.
  • Uso di antibiotici topici e locali. Studi di singole procedure hanno mostrato risultati promettenti quando si usano antibiotici topici e locali per ridurre le infezioni.
  • Rimozione dei peli. I capelli e i peli che si trovano nel sito chirurgico devono venir rimossi solo se interferiscono con la chirurgia. La rasatura provoca tagli e abrasioni microscopiche, con conseguente interruzione della difesa di barriera della pelle contro i microrganismi.
  • Le suture antibiotiche. Storicamente, le linee guida non hanno mai raccomandato di utilizzare punti di sutura antibiotici per diminuire le infezioni da sala operatoria, ma ora esistono considerevoli prove per sostenere il loro uso.
  • Uso dei guanti chirurgici. I guanti chirurgici possono contenere o sviluppare dei difetti. Un doppio strato di guanti chirurgici diminuisce il rischio di fori per il guanto interno, in modo da proteggere il chirurgo.
  • La doccia. Nessuno studio ha dimostrato una differenza sostanziale tra i pazienti che hanno fatto la doccia meno di 12 ore dopo l’intervento chirurgico e i pazienti che hanno ritardato di farsela per più di 48 ore. La doccia in anticipo non aumenta il rischio di infezioni del sito chirurgico e può essere incoraggiata a discrezione del chirurgo.

Le principali aree in cui ci sono nuove prove a sostegno delle nuove linee guida

Il controllo della glicemia è ora raccomandato per tutti i pazienti, indipendentemente dallo stato diabetico.

Con alcune eccezioni, la profilassi antibiotica deve venire interrotta al momento della chiusura dell’incisione.

Ci sono ancora aree di polemica, tra cui l’abbigliamento chirurgico consigliato, per cui non ci sono abbastanza dati di alta qualità per sostenere le linee guida.

Le linee guida servono come punto di partenza per la fornitura di assistenza basata sulle prove, ma sono utili solo se vengono implementate con successo“, è quello che il dottor Ban e i suoi colleghi hanno scritto nel loro articolo sul dettaglio delle linee guida. “Gli ospedali devono coinvolgere gli individui a tutti i livelli, dai fornitori al paziente finale“.

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Scritto da Stefania Virginio

Sono Stefania e sono una friulana doc! Da quando mi hanno dato in mano la prima matita alle elementari non ho mai smesso di scrivere, e nemmeno di leggere tutto quello che mi passa sotto gli occhi.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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