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Insonnia: potrebbe causare disturbi al cuore

Stefania Virginio

Ultimo aggiornamento – 27 Luglio, 2016

Insonnia: disturbi al cuore

I sintomi dell’insonnia nelle persone di mezza età sono fortemente legati al successivo sviluppo di insufficienza cardiaca, questo è ciò che dimostra un ampio studio norvegese.

L’analisi, che ha considerato più di 54.000 tra uomini e donne, ha collegato i sintomi dell’insonnia a quelli dell’insufficienza cardiaca, anche tra le persone che non avevano mai avuto un problema cardiaco. Lo studio non mostra causa ed effetto, però.

Se gli studi successivi confermano i nostri risultati e se le causalità si stabiliscono meglio, l’associazione tra insonnia e rischio di insufficienza cardiaca potrebbe avere implicazioni positive per la prevenzione cardiovascolare, dal momento che l’insonnia è una condizione facilmente riconoscibile e potenzialmente gestibile“, scrivono i ricercatori.

Lars E. Laugsand dichiara che le risposte allo stress cronico viste nell’insonnia potrebbero avere un impatto sul cuore. “I pazienti che sono stressati, sia di notte che durante il giorno, hanno un aumento della pressione del sangue, un aumento del rilascio di ormoni dello stress, un aumento della frequenza cardiaca, e tutti questi fattori sono relativi ad un’insufficienza cardiaca, quindi questo è un potenziale legame“.

Più insonnia, più rischio

I ricercatori hanno esaminato i dati relativi ai sintomi dell’insonnia su 54.279 persone, tra il 1995 e il 1997, nessuna delle quali aveva insufficienza cardiaca all’inizio delle indagini. Entro il 2008, più di 1.400 persone avevano sviluppato insufficienza cardiaca.

Il questionario posto alle persone comprendeva domande dettagliate sulla salute, la storia medica, i fattori di stile di vita (come l’attività fisica e l’uso di alcol e fumo) e l’uso di farmaci. I partecipanti hanno effettuato anche un esame clinico che ha incluso la valutazione di:

  • pressione sanguigna;
  • peso;
  • altezza;
  • girovita;
  • colesterolo.

Dopo aver tenuto conto di diversi fattori, quali l’età, il rischio di malattie cardiache, o i fattori psicologici, i sintomi dell’insonnia sono rimasti fortemente collegati all’insufficienza cardiaca, con più sintomi legati a un più alto rischio.

Ad esempio, le persone che hanno riferito di avere difficoltà a prendere sonno hanno avuto dal 27% al 66% maggior rischio di sviluppare insufficienza cardiaca rispetto alle persone senza sintomi di insonnia. Al contrario, coloro che hanno riportato “difficoltà ad addormentarmi” con una certa frequenza, oltre a “difficoltà a mantenere il sonno“, e la sensazione che il loro sonno non fosse “ristoratore“, avevano un rischio di insufficienza cardiaca che variava da 2 a 5 volte, superiore rispetto alle persone senza sintomi di insonnia.

Quali sono stati i risultati di base?

I ricercatori hanno scoperto che:

  • Il 3,4% delle persone riferiva di aver avuto problemi nell’addormentarsi ogni notte.
  • Il 2,5% ha segnalato problemi nel mantenere il sonno quasi ogni notte.
  • L’8,1% ha riferito di soffrire di insonnia più di una volta a settimana.

Si sono verificati un totale di 1.412 casi di insufficienza cardiaca nel corso di un follow-up medio di 11,3 anni.

Se si guarda a ogni singolo sintomo dell’insonnia, i ricercatori non hanno trovato alcuna relazione significativa tra uno qualsiasi di questi sintomi individuali e il rischio di insufficienza cardiaca durante la regolazione dei fattori di rischio cardiovascolare. Inoltre, non hanno trovato alcuna relazione significativa aggiungendo la depressione e l’ansia.

Quando i ricercatori hanno esaminato il numero totale dei sintomi di insonnia, hanno trovato una tendenza generale significativa per un aumento del rischio di insufficienza cardiaca con il maggior numero di sintomi riferiti.

Tuttavia, le persone con i 3 sintomi avevano 4 volte più probabilità di sviluppare uno scompenso cardiaco.

Il passo successivo”, continua Laugsand, “sarebbe uno studio sul trattamento di pazienti che soffrono di insonnia, per vedere se tale strategia può ridurre lo sviluppo di insufficienza cardiaca”.

Non perdere il sonno!

I ricercatori hanno trovato una significativa tendenza a un maggior rischio di insufficienza cardiaca quando i sintomi dell’insonnia aumentano. Le persone che hanno riferito di tre sintomi – difficoltà a dormire, problemi a mantenere il sonno e una scarsa qualità del sonno – hanno un rischio maggiore di quattro volte di insufficienza cardiaca rispetto a quelli senza sintomi di insonnia.

Anche se questa è un’importante scoperta, essa non dimostra che l’insonnia provochi insufficienza cardiaca. Le analisi dei ricercatori dei singoli sintomi di insonnia e il numero totale di sintomi non ha dato un risultato chiaramente significativo, di volta in volta. Questo rende difficile capire se esiste un vero e proprio rapporto diretto.

Qualsiasi collegamento tra insonnia e il rischio di insufficienza cardiaca potrebbe essere stato influenzato da una serie di fattori di salute e di stile di vita, che lo studio non è stato in grado di prendere in considerazione, tra cui l’apnea del sonno.

Sappiamo che dormire bene è importante per il benessere fisico e mentale. I cambiamenti di stile di vita – come avere una routine rilassata ed evitare caffeina alla fine della giornata – possono aiutare. Ci sono trattamenti disponibili e, se l’insonnia colpisce la vostra vita quotidiana, dovreste parlare con il vostro medico di famiglia.

 

 

 

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Scritto da Stefania Virginio

Sono Stefania e sono una friulana doc! Da quando mi hanno dato in mano la prima matita alle elementari non ho mai smesso di scrivere, e nemmeno di leggere tutto quello che mi passa sotto gli occhi.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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