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Le malattie infettive più frequenti in estate

Stefania Virginio

Ultimo aggiornamento – 27 Giugno, 2016

Le malattie infettive più frequenti in estate

Vi siete mai chiesti quali sono le malattie infettive più frequenti in estate? Vediamolo insieme.

La tonsillite bianca

D’estate, i batteri trovano terreno facile, amando il calore, si sviluppano molto velocemente. Quello che più compromette la salute, è il cambiamento di clima, da una stanza con aria condizionata all’aria aperta, sbalzi di temperature che non aiutano di certo a mantenere il corpo al riparo dalle malattie.

Da non sottovalutare anche le bevande ghiacciate, lo shock termico rende la gola più vulnerabile e attaccabile dai batteri. La malattia più diffusa in questi casi è la tonsillite bianca, chiamata così per la presenza di placche bianche che si formano sulle tonsille, solitamente non sono di origine virale ma batterica.

Prevenire la tonsillite 

Se ci si accorge di aver toccato un oggetto sporco, lavarsi subito le mani con un sapone o, in mancanza, con un gel antisettico. Durante l’esposizione al sole, non bere bevande ghiacciate, che indeboliscono la gola.

Per curarla

Solitamente, una tonsillite bianca ha un decorso di guarigione che va dai 5 ai 7 giorni, durante i quali si assumeranno degli antibiotici prescritti dal proprio medico curante.

Le infezioni alle vie urinarie

Se non si beve molto durante le stagioni calde, l’urina si riverserà nella vescica in modo più concentrato, e non aiuta il fatto di dover trattenere la pipì. Anche in questo caso, i germi trovano terreno florido in un’urina che ristagna nella vescica.

Per evitarle

Il consiglio più facile da dare è quello di urinare il più frequentemente possibile, evitando di trattenere troppo a lungo la pipì nella vescica, in modo tale da impedire ai germi di proliferare.

Per facilitare ciò, bere almeno un litro e mezzo di acqua al giorno, così da diluire le urine e agevolare la minzione. Dopo aver evacuato, attenzione particolare al pulirsi con un gesto che va da avanti all’indietro e non viceversa, per evitare di trasportare i gemi intestinali verso l’apparato urinario.

Per curarle

Un’infezione urinaria va curata con l’assunzione di un antibiotico per almeno 5 giorni. Se non dovesse guarire, è consigliabile un esame delle urine per capire se c’è una particolare infezione e quindi prendere l’antibiotico adatto.

Il rallentamento dei movimenti intestinali

L’apparato digerente risente maggiormente del cambiamento dello stile di vita, per esempio quando si va in ferie, del cambiamento dell’aria e soprattutto dell’alimentazione. È noto che quando si è in vacanza si tende a tralasciare tutte le regole che ci imponiamo durante l’anno. Quelli che rallentano il transito intestinale e la digestione sono soprattutto i pasti improvvisati, che alle volte sono carenti di fibre e non aiutano a evacuare regolarmente.

Per evitarlo

Già dai primi giorni di ferie, assumere un prodotto emolliente per almeno una settimana, questo sarà in grado di regolarizzare il transito intestinale. Bere molta acqua, mangiare tanta verdura e frutta completeranno l’opera di ammorbidimento delle feci.

Per curarlo

Per pulire a fondo l’intestino e depurare il fegato, è indicato l’uso di acqua lassativa, che stimola il movimento intestinale e permette l’evacuazione regolare. In casi estremi, in farmacia sono in vendita delle soluzioni rettali che eliminano il tappo che blocca l’evacuazione.

Herpes alle labbra

Gli herpes labiali hanno diverse cause di sviluppo, in estate la prima causa è imputabile al sole, si può aggiungere un ritmo di vita più frenetico, si fanno le ore piccole approfittando delle belle serate e il fisico ne risente. Da aggiungere anche la stanchezza e lo stress accumulato durante tutto l’inverno.

Per evitarlo

Durante le esposizioni solari, importante proteggere le labbra con uno stick protettivo, idratandole più volte nella giornata. Le labbra secche favoriscono la comparsa dell’herpes labiale.

Per curarlo

Appena si sente il labbro caldo, che pulsa e inizia a pizzicare, ricorrere ad un farmaco locale a base di aciclovir, assieme a un altro farmaco preso per via orale per almeno 10 giorni.

Micosi e verruche alle piante dei piedi

Gli ambienti caldi e umidi, come per esempio la sabbia della spiaggia, le piastrelle delle piscine e i bagni pubblici al mare, sono ricchi di micosi e verruche e le infezioni cutanee sono dietro l’angolo.

Per evitarle

Indossare sempre ciabatte o sandali per andare in bagno e quando si cammina sui bordi delle piscine, evitare il più possibile di camminare a piedi nudi, anche se il forte caldo può tentarci.

Per curarle

Per eliminare le verruche, utilizzare un tampone di azoto liquido o una sostanza simile da applicare sopra la zona interessata, solitamente sono dei prodotti criogenici. Dopo una sola applicazione, la verruca si trasformerà in una vescica, per cadere nel giro di 4 giorni.

Nel caso delle micosi, il dolore che si avverte è localizzato tra le dita, la pelle tende ad arrossarsi fino a sfociare in delle screpolature. Il medico prescriverà allora una pomata antimicotica da applicare tra le dita interessate. Il fungo responsabile dell’infezione è il candida albicans e la crema sarà in grado di sconfiggerlo. Non si sa con certezza quando verrà debellato definitivamente, continuare quindi ad applicare il medicinale finchè la lesione non sarà scomparsa.

Insolazione

Un’insolazione in estate non è una rarità. Da non confonderla però con la scottatura, l’insolazione infatti riguarda prevalentemente la testa, quando il calore si concentra in modo eccessivo in quella zona. I sintomi sono: forte mal di testa e senso di vomito. Nel caso in cui si perda anche conoscenza, bisogna recarsi immediatamente al pronto soccorso, soprattutto nel caso in cui ad essere colpiti siano i bambini.

Per evitarla

Mettersi sotto l’ombrellone nelle ore più calde, ovvero dalle 11 alle 16, indossare un cappello quando si è al sole e, ovviamente, bere tanta acqua.

Per curarla

Nel caso in cui l’insolazione non sia stata così aggressiva, sarà sufficiente bere molta acqua nelle ore successive, possibilmente a piccoli sorsi e posizionarsi all’ombra e nelle zone più fresche. Un rimedio sicuramente utile è quello di applicare un asciugamano bagnato sulla testa, l’evaporazione dell’acqua in questo modo elimina il calore in eccesso in modo naturale.

Se l’insolazione dovesse portare a perdita di conoscenza, in pronto soccorso verrà somministrata una terapia idratante con una flebo.

Gambe gonfie

Il caldo eccessivo e l’esposizione al sole per tante ore provocano la vasodilatazione delle vene periferiche degli arti inferiori, da qui le gambe gonfie. Il sangue non ritorna correttamente al cuore e ristagna negli arti inferiori. Oltre al gonfiore, si possono avvertire anche dolori e pesantezza.

Per evitarle

Evitare di rimanere nella stessa posizione per più di mezz’ora. Se si è al mare, passeggiare magari dentro all’acqua, che, assieme alla sabbia, stimola la volta plantare, cosicchè da favorire il ritorno venoso.

Per curarle

Per mantenere la circolazione ottimale sono consigliabili le calze contenitive che vanno dal polpaccio alla caviglia. In estate, con il caldo che fa, sono più indicati dei gel ad azione antinfiammatoria per ridurre il dolore e i gonfiori.

Otite

I responsabili dell’otite esterna sono principalmente i bagni, con relativi tuffi, in piscina, in mare, al fiume e al lago. L’acqua entra nel condotto uditivo e porta con sé tutti i tipi di batteri che sono liberi di proliferare. Se si avverte dolore accompagnato a prurito intenso, allora è arrivata l’otite.

Per evitarla

Pulirsi bene le orecchie. Si può utilizzare uno spray composto da acqua di mare da applicare due volte al giorno, mattina e sera, si trova in farmacia e non serve la prescrizione medica.

Per curarla

Applicare delle gocce antisettiche fino a che il dolore e il prurito non saranno passati.

Ingestione di alimenti contaminati

I batteri, come sappiano, con il caldo si sviluppano molto rapidamente. Se alcuni alimenti non sono stati conservati correttamente al freddo, i batteri prolificano a dismisura, causando: diarrea, nausea, vomito e dolori addominali. Questi sono i principali sintomi di un’intossicazione alimentare. Attenzione in particolar modo ai prodotti lattiero caseari, ai salumi, alle carni e alle salse.

Per evitarla

Conservare gli alimenti al fresco e consumarli entro un breve tempo, almeno nel margine di un’ora una volta tolti dal frigorifero. Se si decide di mangiare all’aperto, conservare il cibo negli appositi frighi da viaggio, con al seguito le mattonelle refrigeranti.

Per curarla

Bere un bicchiere d’acqua almeno ogni quarto d’ora, stare a riposo e seguire una dieta liquida per i successivi 2 giorni a base di yogurt, brodo, purè di patate. Per compensare la perdita di sali minerali, è utile aggiungere all’acqua anche un cucchiaino di sale e un cucchiaio di zucchero. Se non dovesse passare nelle 24 ore successive, consultare un medico, il quale prescriverà un antibiotico. Non ricorrere agli antidiarroici che bloccano la motilità intestinale e trattengono le feci, che sono terreno fertile per i batteri.

La disidratazione

Con la sudorazione eccessiva, in estate tendenzialmente perdiamo un litro di acqua al giorno, contro il mezzo litro invernale. Purtroppo, non tutti riescono a bere abbastanza da compensare questa perdita idrica. I sintomi dell’inizio di una disidratazione sono una pelle meno tonica ed elastica, una sensazione persistente di sete.

Per evitarla

Bere almeno un bicchiere ogni quarto d’ora, cosicchè da permettere all’acqua di dirigersi verso tutti gli organi in modo costante e trasformarsi lentamente in sudore.

Per curarla

Aggiungere un cucchiaino di sale e un cucchiaio di zucchero in un litro d’acqua e berlo durante il giorno.

 

 

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Scritto da Stefania Virginio

Sono Stefania e sono una friulana doc! Da quando mi hanno dato in mano la prima matita alle elementari non ho mai smesso di scrivere, e nemmeno di leggere tutto quello che mi passa sotto gli occhi.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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