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Premenopausa: le cause in alcune sostanze chimiche di uso quotidiano

Elisabetta Ciccolella | Farmacista

Ultimo aggiornamento – 04 Marzo, 2015

Secondo un recente studio, se una donna è esposta quotidianamente a elevate quantità di determinate sostanze chimiche, corre il rischio di ritrovarsi in menopausa precocemente. In particolare, la menopausa arriva due o addirittura quattro anni prima del previsto per quelle donne venute troppo spesso in contatto con sostanze chimiche presenti comunemente nella plastica, nei prodotti per la cura del corpo e nei più diffusi articoli per la casa.

Lo studio

Nel corso dello studio, condotto presso la Washington University di St. Louis e pubblicato dalla rivista PLoS One, i ricercatori hanno analizzato la concentrazione di 111 sostanze chimiche ritenute responsabili di alterare la fisiologica funzionalità del sistema endocrino, nelle urine e nel sangue di un campione di donne. È la prima volta che una indagine scientifica valuta la correlazione esistente tra la menopausa e singole sostanze chimiche su ampia scala, ovvero su un gruppo di donne rappresentativo dell’intera popolazione femminile degli Usa. Secondo Ambra Cooper, autrice dello studio e un professoressa di ostetricia e ginecologia presso la Washington University School of Medicine di St. Louis, la funzionalità delle ovaie può essere compromessa da una prolungata esposizione a queste sostanze. Purtroppo, siamo spesso inconsapevolmente esposti a sostanze chimiche nocive poiché sono presenti nel suolo, nell’aria e nell’acqua. Tuttavia, secondo la professoressa Cooper, è importante acquisire una maggiore consapevolezza sull’argomento, cercando di conoscere meglio la composizione chimica di cosmetici, prodotti per l’igiene personale, detersivi per la casa e imballaggi alimentari che utilizziamo comunemente, preferendo prodotti bio, plastiche senza ftalati e utilizzando contenitori in vetro e non in plastica, quando cuciniamo utilizzando il forno a microonde.

Cosa è emerso dalle indagini?

Nel corso dello studio, il team della dottoressa Cooper ha analizzato i dati raccolti tra il 1999 e il 2008 dal National Health and Nutrition Examination Survey, ricerca condotta dai Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie. L’indagine ha esaminato 31.575 persone, tra cui 1.442 donne in menopausa, in media di 61 anni e non sottoposte alla terapia sostitutiva degli estrogeni. Gli studiosi hanno valutato la concentrazione di determinate sostanze nei fluidi corporei del campione di donne e, esaminando i dati, si è osservato che le donne in cui il tasso di queste molecole risultava più elevato erano andate in menopausa prima delle altre (da 1,9 anni a 3,8 anni), e avevano una probabilità sei volte più elevata di anticipare la fine dell’ovulazione. Lo studio ha analizzato gli effetti di svariate sostanze chimiche sul corpo femminile, come:

  • diossine/furani (sottoprodotti della combustione industriale);
  • ftalati (presenti nella plastica, articoli per la casa, prodotti farmaceutici e prodotti per la cura personale, tra cui lozioni, profumi, trucco, smalto, sapone liquido e lacca per capelli);
  • fitoestrogeni (estrogeni di origine vegetale);
  • bifenili policlorurati (refrigeranti);
  • derivati fenolici (inquinanti industriali);
  • pesticidi organofosfati;
  • tensioattivi;
  • idrocarburi policiclici aromatici (prodotti di combustione).

I ricercatori hanno identificato 15 sostanze chimiche, tra cui pesticidi, ftalati e altre sostanze presenti in smalti per unghie, cosmetici, trucchi e lacche per capelli ritenute responsabili degli effetti nocivi sull’apparato riproduttore femminile. In particolare, l’esposizione prolungata a queste sostanze potrebbe causare una menopausa precoce.

La menopausa

La menopausa rappresenta un periodo particolare nella vita di una donna, poiché può modificarne la qualità e ha implicazioni sulla fertilità e lo stato di salute. Capire come l’ambiente che ci circonda influenza la condizione fisica di ciascuno è molto complesso, e per questo non sappiamo ancora come queste sostanze agiscano esattamente. In altre parole, lo studio non spiega come queste sostanze provochino una menopausa precoce, ma serve a renderci più consapevoli e a dare un importante input affinché la ricerca in questo campo prosegua.

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Elisabetta Ciccolella | Farmacista
Scritto da Elisabetta Ciccolella | Farmacista

La salute è il bene più importante. Questo è ciò che credo e che, da brava farmacista, cerco di trasmettere ogni giorno ai pazienti con cui mi rapporto.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
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