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Nuovi farmaci per combattere l’HIV

Simone Ravasi | Studente di medicina

Ultimo aggiornamento – 01 Ottobre, 2015

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Un nuovo studio ha messo in evidenza che una nuova classe di farmaci già testati per il trattamento del cancro può essere la chiave di volta per eradicare completamente il virus HIV.

Un team di ricercatori provenienti dal Sanford Burnham Prebys Medical Discovery Institute a La Jolla, California, ha pubblicato sul Cell Host & Microbe uno studio secondo cui i farmaci chiamati Smac riescono a sopprimere il virus HIV latente in pazienti trattati con farmaci antiretrovirali.

I farmaci antiretrovirali sono dei medicinali che rallentano la diffusione del virus HIV. Questo trattamento ha portato a una notevole riduzione del tasso di mortalità in pazienti affetti. Tuttavia, ricerche ancora in corso puntano a eliminare definitivamente questo virus.

I farmaci antiretrovirali servono per impedire la duplicazione delle cellule virali, riducendo la quantità di virus presente nel corpo e permettendo al sistema immunitario di difendersi da altre potenziali infezioni.

Ad oggi, però, il virus non è mai completamente eradicato dal corpo e rimane latente in alcune cellule, evitando l’azione del sistema immunitario.

La speranza…

Lars Pache, il capo dell’equipe di ricercatori, ha affermato che se si tolgono i farmaci antiretrovirali ai pazienti affetti, alcune di queste cellule dormienti si risvegliano, riportando il livello del virus a valori molto alti e che la soluzione sarebbe eliminare queste cellule contenenti il virus latente.

Il metodo sarebbe quello di individuare queste cellule e poi colpirle per eliminarle. I ricercatori hanno affermato che i farmaci finora in uso (antiretrovirali) non sono sufficientemente potenti per poter arrivare allo scopo previsto. Gli stessi ricercatori hanno inoltre scoperto un gene, il BIRC2, che se assente aumenta le possibilità di crescita del virus HIV.

Dal momento che i farmaci Smac (per la cura del cancro) lavorano inattivando il gene BIRC2, ne deriva che l’attività del virus aumenta e quindi diventa individuabile nelle cellule in cui era dormiente, con possibilità di essere colpito dal sistema immunitario. Il team di ricercatori ha ipotizzato che il virus rimane nascosto per via di una eccessiva spiralizzazione del DNA. Inoltre, hanno affermato che i farmaci Smac lavorano sugli istoni despiralizzando il DNA, rendendo maggiormente visibile il virus.

I test

I ricercatori hanno testato un farmaco Smac, chiamato SBI-0637142, combinato con un inibitore degli istoni, chiamato panobinostato, sulle cellule infettate dal virus HIV e trattate con antiretrovirali. E’ stato notato che la combinazione dei farmaci ha risvegliato il virus HIV nelle cellule senza attivare il sistema immunitario.

Inoltre, hanno testato un altro farmaco Smac, chiamato LCL161, utilizzato per la cura del cancro, combinato con panobinostato, scoprendo risultati simili al precedente. Basandosi sui loro risultati, il tema ha affermato che i farmaci Smac in combinazione con altri farmaci possono essere ottimi candidati come farmaci per eliminare definitivamente il virus HIV in pazienti affetti.

Il dr. Sumit Chanda, collaboratore dei ricercatori, ha aggiunto che questi farmaci possono essere considerati la nuova frontiera per la lotta al terribile virus HIV.

I ricercatori hanno anche affermato che ora si metteranno in contatto con una casa farmaceutica per provare a sviluppare i farmaci su scala industriale e testarli prima di somministrarli all’uomo in maniera definitiva.

Dato che i farmaci sono già stati sperimentati in clinica, il processo dovrebbe essere relativamente breve.

 

 

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Simone Ravasi | Studente di medicina
Scritto da Simone Ravasi | Studente di medicina

Sono un giovane studente di medicina. Amo viaggiare, ascoltare musica, andare a teatro e scrivere.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
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