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Perché lo sport aiuta a sopportare meglio il dolore

Redazione

Ultimo aggiornamento – 14 Aprile, 2020

dolore negli sportivi: le cause

Qualcuno, forse, lo avrà già dimenticato. Altri, invece, lo ricorderanno per sempre, come esempio di forza, agonismo, amore per lo sport e per i compagni. Olimpiadi di Londra 2012. Manteo Mitchell è il primo frazionista nella batteria della staffetta 4X4000. Corre per gli USA. Dopo i primi 200 metri, avverte un dolore al perone sinistro abbastanza forte da farlo gridare, a più non posso.

Ma Mitchell continua a correre, correre e correre, fino a consegnare il testimone al secondo frazionista, Josh Mance, per poi godersi il risultato finale: primi a pari merito con Bahamas, miglior tempo nella batteria a staffetta.

Manteo Mitchell quel perone sinistro l’aveva fratturato. Poco tempo dopo, fu un’ecografia a svelarlo. Eppure, continuò a correre, fino a portare a casa un record inaspettato, insieme a tutta la sua batteria.

Come poté rendersi protagonista di un’impresa tanto eroica? Adrenalina, responsabilità… o incredibile capacità di sopportare il dolore? Effettivamente, sono molti gli studi che correlano una soglia alta del dolore all’attività sportiva, anche senza citare esempi eroici come quello di Mitchell.

L’esercizio regolare, secondo i risultati di un recente studio, può alterare la percezione del dolore: più a lungo lavoriamo con l’esercizio fisico, maggiore è la nostra tolleranza al dolore.

Vediamo insieme di cosa si tratta.

Naturalea

L’allenamento anestetizza il dolore? 

Certo, non è cosa nuova per medici e sportivi. Mentre i muscoli iniziano a faticare eccessivamente, il nostro corpo rilascia degli oppiaci naturali – come le endorfine – capaci di smorzare dolori e disagio.

Questo effetto, che gli scienziati identificano come “ipoalgesia indotta da esercizio”, prende avvio durante l’allenamento e svanisce nei 30 minuti successivi al nostro stop. Gli effetti a lungo termine, finora, non erano mai stati del tutto chiariti.

I ricercatori dell’University of New South Wales e del Neuroscience Research, in Australia, attratti da questa interessante ipotesi, hanno reclutato 24 adulti, giovani e sani: la metà di questi si è poi resa disponibile a praticare dell’attività fisica, l’altra metà, invece, ha negato ogni possibilità di avvicinarsi a qualsiasi esercizio che implicasse fatica.

Successivamente, entrambi i gruppi si sono sottoposti ad alcuni test, per verificare la loro capacità di reagire al dolore.

Gli scienziati, a questo punto, hanno sottoposto i 24 giovani a un test utile per misurare la soglia del dolore, tramite una piccola sonda applicata in un braccio con la quale veniva esercitata una pressione sempre crescente: al contempo, i poveri volontari sono stati incoraggiati a sopportare il più possibile il dolore, fintanto che questo non divenisse assolutamente intollerabile.

Dopo questa piccola prova di forza, il gruppo dei 12 “sportivi” ha intrapreso un fitto programma di allenamento di sei settimane, sforzando principalmente gli arti inferiori. L’altro gruppo, invece, ha continuato a condurre la propria vita… sul divano!

Alla conclusione delle sei settimane, il gruppo dei 24 si è sottoposto nuovamente al test: i sedentari, senza particolari sorprese, non hanno mostrato nessun cambiamento nelle loro risposte al dolore. I 12 sportivi, invece, hanno provato come loro capacità di sopportare il dolore fosse notevolmente aumentata: maggior forma fisica, soglia di dolore più alta.

I nostri sportivi sono diventati più stoici“- ha dichiarato Matthew Jones, tra gli autori principali dello studio – “Il dolore, dopo l’allenamento, non sembrava essere più così minaccioso”.

Lo studio, seppur rivelatore, non è ancora in grado di spiegare come l’esercizio fisico possa alterare la nostra esperienza di dolore, sebbene contenga alcuni piccoli suggerimenti. Sicuramente, il perché è dato dal nostro cervello che, se abituato allo sforzo fisico (e tutto ciò che questo comporta!), ci permetterà di resistere al dolore più a lungo, nonostante questo non diminuisca nel tempo.

Ha da ben gioire chi soffre di dolori cronici, che impattano in modo significativo sulla gestione della vita quotidiana. Ovviamente, in tutti i casi, è sempre bene consultare il proprio medico prima di intraprendere una qualsiasi attività fisica. Comunque sia, c’è una buona speranza che, con una moderata attività fisica, il dolore potrebbe apparire più sopportabile.

In ogni caso, ricordate che l’attività fisica gioverà sempre all’organismo, anche se la vostra soglia di sopportazione fosse già altissima. Sport e dieta sana, varia ed equilibrata rappresentano davvero un elisir di lunga vita. Non vi è alcun dubbio!

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a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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