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Perché non si dovrebbero pulire le orecchie con i cotton fioc?

Elena Marchesi | Biologa e ricercatrice

Ultimo aggiornamento – 08 Febbraio, 2019

pulire le orecchie: attenzione ai cotton fioc

La cura del proprio corpo è naturale e importante. Quando si tratta di pulizia delle orecchie, però, bisogna stare attenti ad effettuarla correttamente. Infatti, molti specialisti concordano sul fatto che i cotton fioc siano nocivi per le orecchie.

Perché è meglio evitare l’utilizzo dei cotton fioc

Attenzione, prima di usare i cotton fioc, è bene sapere che:

  • Il cerume contiene proprietà anti-batteriche – È in grado di previene alcuni tipi di infezione;
  • Il cerume è anche un repellente per gli insetti – Protegge le orecchie da insetti e impedisce loro di entrare nell’orecchio.
  • E mantiene il canale uditivo lubrificato – In sua assenza l’area diventa secca e può manifestarsi prurito.
  • Pulire l’orecchio con un cotton fioc può danneggiare il timpano – Questa pratica può portare alla rottura del timpano, e si assiste alla temporanea perdita dell’udito.
  • I cotton fioc spingono il cerume verso l’interno dell’orecchio – E ciò andrebbe sicuramente evitato.
  • L’orecchio è in grado di rimuovere il cerume da solo – Ciò avviene grazie a regolari movimenti muscolari facciali, come sbadigliare o parlare. Il cerume si può poi rimuovere con un dito durante la doccia.
  • Continuare a pulire l’orecchio può essere dannoso – Si potrebbero ferire le parti sensibili e interne e potrebbe anche causare l’infezione.

Come pulire le orecchie correttamente

Quando è prodotto troppo cerume, ci sono due possibilità:

  • Avere le orecchie chiuse e – di conseguenza – sentire meno.
  • Pulire le orecchie.

La scelta appare quindi semplice. Vediamo alcuni metodi per pulire le orecchie correttamente.

  1. Utilizzo di acqua ossigenata per pulire le orecchie

Si tratta di una tecnica tra le più comuni. Aiuta ad ammorbidire il cerume, rendendo più facile la sua rimozione con un batuffolo di cotone o permettendone la caduta spontanea.

L’acqua ossigenata è particolarmente efficace se abbinata al trattamento con un olio minerale caldo.

Potrebbe però causare irritazione all’orecchio. In particolare, se utilizzata più di una o due volte al giorno, si potrebbe assistere a prurito, arrossamento, secchezza e maggiore rischio di infezione. Se ne consiglia pertanto l’uso non più di una volta al giorno, e solo per due o tre giorni consecutivi.

  1. Pulire le orecchie a casa

Seguire il metodo “Oto-tip” è una buona idea per chi desidera una corretta pulizia delle orecchie a casa.

Si tratta uno strumento estremamente sicuro che permette la rimozione del cerume. Infatti, grazie un tappo di sicurezza, “Oto-tip” si mantiene sempre nella parte esterna del condotto uditivo.

Può essere utilizzato quotidianamente senza il rischio di danneggiare le orecchie.

  1. Operare dei lavaggi a casa

Come già detto, l’orecchio è autopulente, ossia la sua forma e la sua struttura favoriscono il drenaggio del cerume. È possibile però accelerare questo processo di pulizia, attuando un lavaggio casalingo:

  • mescolare una soluzione in parti uguali di aceto bianco, acqua tiepida e alcool;
  • versare alcune gocce del mix in ciascun orecchio;
  • lasciar agire la miscela per qualche minuto, in modo da ammorbidire il cerume;
  • girare la testa, per permettere al liquido di defluire. Aiutarsi eventualmente con un batuffolo di cotone.

Si tratta di un metodo semplice ed efficace. Però, bisogna sempre ricordare che l’aceto e l’alcool potrebbero irritare l’orecchio, peggiorando di molto il problema. Si consiglia pertanto di seguire questa tecnica di rado e solamente quando si vuole operare una pulizia profonda.

  1. Uso di olio minerale per pulire le orecchie

Questo metodo utilizza dell’olio caldo o a temperatura ambiente e permette di sbarazzarsi del cerume senza assistere a secchezza o irritazione delle orecchie.

Nonostante ciò, bisogna comunque prestare attenzione alla protezione della pelle sensibile dell’orecchio.

  • Versare qualche goccia di olio minerale nell’orecchio. Solitamente si sconsiglia l’olio per bambini perché contiene profumi irritanti o aromi
  • Chinare la testa a lato e coprire l’orecchio interessato con un batuffolo di cotone
  • Attendere dai 10 ai 20 minuti prima di riposizionarsi normalmente, in modo che il cerume si ammorbidisca
  • Rimuovere il cerume delicatamente con il batuffolo di cotone

Questo non funziona in caso di orecchie molto sporche, ma è particolarmente indicato per pulizie regolari; attuarlo una volta alla settimana sarebbe l’ottimale.

  1. Impiego di una siringa professionale per le orecchie

Si tratta di una soluzione “vecchia scuola” molto efficace, che però non deve essere eseguita a casa, ma dal medico di base, da un infermiere o da un otorinolaringoiatra.

Il trattamento consiste nello schizzare da una siringa dell’acqua nell’orecchio. Il paziente deve indicare dove sente maggiormente la presenza di cerume, in quanto l’obiettivo è quello di sciogliere i grandi blocchi di cerume. Successivamente si rimuoverà il cerume ammorbidito grazie a delle pinzette mediche.

I rischi di questo metodo non sono assenti e includono danni minori al canale uditivo o al timpano (circa 1 volta ogni 1000). Inoltre, la pressione improvvisa dell’acqua e la sua temperatura possono comportare vertigini e nausea, in quando influenzano l’interno dell’orecchio.

Quanto di frequente bisognerebbe pulire le orecchie?

Ogni individuo produce più o meno cerume quindi non vi è una risposta definita.

  • Se produci molto cerume, si consiglia di pulire le orecchie una volta al mese utilizzando perossido d’idrogeno, oli minerali o lavaggio delle orecchie. Si tratta di un problema comune, la cui causa è spesso di origine genetica;
  • Se produci poco cerume, non hai bisogno di pulire le orecchie: le tue orecchie – come già detto – sono in grado di pulirsi da sole.
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Elena Marchesi | Biologa e ricercatrice
Scritto da Elena Marchesi | Biologa e ricercatrice

Diplomata al Liceo Scientifico PNI in Matematica, ho iniziato i miei studi presso la facoltà di Biotecnologie dell’Università degli Studi di Milano, successivamente ho prediletto la facoltà di Science Communication & Bionics presso una Università Internazionale con sede in Germania. Attualmente sto assistendo in un progetto di ricerca finanziato dall’Unione Europea.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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