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Precauzioni e rimedi contro i batteri in vacanza

Roberta Nazaro

Ultimo aggiornamento – 07 Luglio, 2015

L’estate è la stagione preferita non solo dai bambini e da chi ama godersi i lunghi giorni assolati, ma anche dai batteri e microbi, che provocano avvelenamenti e diarrea. Secondo Melinda Wilkins, direttore di un programma scientifico online sulla sicurezza alimentare, della Michigan State University, i patogeni di origine alimentare seguono un ciclo annuale, che proliferano in particolar modo d’estate, ai picnic, durante cene all’aperto e in ogni altro evento fuori porta. L’intestino, infatti, non è l’unica parte del corpo a essere a rischio. Gli insetti in agguato nei filtri dei condizionatori possono causare problemi respiratori, specialmente quando fa molto caldo ed è particolarmente umido. Allo stesso modo, la pelle, che protegge dalle infezioni, diventa un porto di germi e batteri, dopo una prolungata esposizione al sole. Ciò non significa che non bisogna godersi le vacanze.

Perché non si deve fare pipì in piscina?

Il bruciore che si avverte agli occhi dopo un lungo bagno in piscina, non è dovuto al cloro, ma alla reazione chimica di urina e sudore con il cloro. Ciò significa che la percentuale di cloro nell’acqua non è sufficiente a eliminare i batteri presenti in piscina, causando irritazioni alle vie respiratorie e attacchi d’asma. Inoltre, anche in giuste dosi, il cloro non elimina completamente i batteri. Secondo un recente studio, un parassita chiamato cryptosporidium, che causa diarrea e che può vivere fino a dieci giorni in una piscina, è responsabile del 54% delle malattie associate ai parchi acquatici. Per evitare di essere contagiati è importante non ingerire l’acqua e non fare il bagno se si soffre di diarrea.

Che precauzioni è necessario utilizzare per gli alimenti?

Ai picnic, in genere, si porta la carne congelata, per evitare il deterioramento negli spostamenti. Tuttavia, metterla sulla griglia prima del totale scongelamento potrebbe comprometterne la cottura e favorire la proliferazione di eventuali batteri, come gli Escherichia coli. Ecco perché è consigliabile cuocere la carne di manzo macinata a 70°C, mentre quella di pollo e tacchino a 75°, anche se ciò significa doversi munire di termometro alimentare. Le insalate, invece, devono essere messe in grandi contenitori freddi e pieni di ghiaccio. Anche le macchine che dispensano gelato non sono immuni dai batteri. I batteri listeria, infatti, sopravvivono a basse temperature e causano febbre, dolori muscolari e sono particolarmente dannosi per le donne incinte.

Le scottature alla pelle sono nocive?

Le scottature, dovute a una prolungata esposizione al sole, non devono essere considerate dei semplici souvenir estivi, ma come delle potenziali ferite dannose. Nei casi più gravi, possono insorgere delle vesciche, curabili con gli stessi trattamenti delle ustioni. Il dottore Rokhsar, assistente professore di dermatologia clinica alla School of Medicine a Mount Sinai, ha affermato che se la pelle si screpola e vi sono presenti delle ferite, c’è la possibilità di contrarre un’infezione curabile con gli antibiotici. Inoltre, non bisogna dimenticare che la prolungata esposizione al sole potrebbe causare il cancro alla pelle.

Cosa fare contro le punture di meduse?

Nonostante l’episodio di “Friends”, nel quale Joey è costretto a fare pipì su Monica dopo essere stata punta da una medusa, l’urina non è un antidoto al veleno di questo animale. È consigliabile, invece, trattare la ferita con dell’acqua salata, per alleviare dolore, rossore e rigonfiamento dovuti alla puntura. Un altro rimedio è l’aceto, che porta un sollievo praticamente istantaneo.

Quali precauzioni utilizzare per i filtri dei climatizzatori?

Quando l’aria condizionata è accesa per lungo tempo, polvere, muffa e inquinamento atmosferico esterno tendono a passare dal filtro, compromettendo il corretto funzionamento dell’aria condizionata e la salute in generale. I soggetti più colpiti sono le persone con problemi respiratori e allergie. Per averli sempre perfetti, bisognerebbe pulirli o cambiarli ogni tre mesi, munendosi di mascherina e guanti per non inalare batteri e spore.

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Roberta Nazaro
Scritto da Roberta Nazaro

Sono insegnante di inglese e traduttrice, con laurea triennale in Scienza e Tecnica della Mediazione Linguistica e specialistica in Dinamiche Interculturali della Mediazione Linguistica presso l'Università del Salento. L'interesse per l'ambito medico mi ha portata al conseguimento del Master in Traduzione Specialistica in Medicina e Farmacologia conseguito presso il CTI di Milano.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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Roberta Nazaro
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