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I pro e contro della terapia ormonale in menopausa

Roberta Nazaro

Ultimo aggiornamento – 21 Febbraio, 2017

menopausa: la terapia ormonale sostitutiva

La menopausa è una fase di transizione molto delicata e particolare per le donne, che possono viverla con serenità o con angoscia. In ogni caso, per poter superare questo periodo nel migliore dei modi è consigliabile andare dal proprio medico curante e cercare di alleviare tutti i fastidi e i sintomi negativi ad essa connessi, attraverso diverse terapie. Una delle terapie più discusse per favorire la convivenza con la menopausa è proprio la quella ormonale. Vediamo quali sono i pro e i contro di tale cura e per chi è più consigliata.

Quali sono i sintomi della menopausa?

Durante la menopausa, la produzione degli ormoni sessuali subisce un forte calo, infatti gli estrogeni si riducono del 90%, mentre il progesterone scompare totalmente.

I sintomi più comuni ed immediati della menopausa sono:

  • insonnia
  • vampate di calore
  • secchezza vaginale
  • riduzione della libido
  • alterazioni dell’umore

A lungo andare, invece, possono insorgere:

  • osteoporosi
  • malattie cardiovascolari

In cosa consiste la TOS (terapia ormonale sostitutiva)?

La terapia ormonale sostitutiva, nota anche con la sigla inglese HRT, ossia hormone replacement terapy, è somministrata regolarmente alle donne in menopausa, per sopperire alla mancanza degli ormoni che le ovaie non producono più. Tale somministrazione può avvenire in diversi modi:

  • pasticche
  • cerotti
  • gel cutanei

Nonostante ciò, la quantità di estrogeni presenti nel sangue resta comunque altamente sotto la media dell’epoca fertile.

Quali sono i contro dell’estrogeno?

L’estrogeno è l’ormone in grado di ridurre i disturbi associati alla menopausa. Tuttavia, secondo determinati studi, deve essere somministrato in combinazione al progestinico per evitare la comparsa di tumori all’utero. Ciò non vale per le donne che hanno subito un’isterectomia, con totale rimozione dell’utero.

TOS e tumori: qual è il legame?

Secondo una ricerca condotta su 10 mila donne, con la terapia ormonale sostitutiva si avrebbero 8 casi di tumore alla mammella in più. Del resto, si era già notato in passato una stretta connessione tra TOS e tumori.

Tuttavia, sono state osservate due caratteristiche molto importanti riguardanti la natura e l’entità di tali tumori. Sembra, infatti, che essi siano principalmente benigni e decisamente più curabili rispetto ad altri. Inoltre, secondo determinati studi, non nascono in seguito alla terapia, ma pare che sia proprio la terapia a incrementare la crescita di tumori preesistenti, portandoli così alla luce più rapidamente.

I pro della TOS

Sebbene esistano dei rischi, la TOS può essere di grande aiuto per le donne che accusano gravi disturbi a causa della menopausa, perché ha degli effetti positivi non solo nell’immediato, prevenendo disturbi dell’umore, disturbi vaginali e crisi di ansia, ma anche a lungo andare, apportando dei benefici sulla massa ossea e prevenendo osteoporosi e fratture.

Chi trae beneficio dalla terapia sostitutiva?

Come è stato descritto in precedenza, dovrebbero seguire una terapia sostitutiva tutte le donne che presentano una menopausa altamente problematica, che va a intaccare non solo lo stato di salute psicofisico personale, ma anche i rapporti con il proprio partner.

Le donne che presentano invece una menopausa precoce, spontanea o provocata dall’asportazione delle ovaie, non incorrono nei vari rischi aggiuntivi della TOS.

Infine, è importante favorire il normale decorso della menopausa adottando uno stile di vita sano, basato sull’esercizio fisico moderato, sulla corretta alimentazione, evitando anche tutte quelle sostanze che potrebbero interferire negativamente con il proprio corpo, come nicotina ed eccesso di alcol.

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Roberta Nazaro
Scritto da Roberta Nazaro

Sono insegnante di inglese e traduttrice, con laurea triennale in Scienza e Tecnica della Mediazione Linguistica e specialistica in Dinamiche Interculturali della Mediazione Linguistica presso l'Università del Salento. L'interesse per l'ambito medico mi ha portata al conseguimento del Master in Traduzione Specialistica in Medicina e Farmacologia conseguito presso il CTI di Milano.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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