Avete già prenotato le vostre vacanze al mare? Tra sole, sabbia e ombrelloni, c’è una cosa a cui bisogna prestare molta attenzione: le punture di medusa. Ecco come comportarsi in caso veniate “attaccati” da una medusa!
Cinque consigli su come curare le punture di medusa
Le punture di medusa sono un problema abbastanza comune per le persone che amano nuotare o divertirsi con le immersioni in mare. I lunghi tentacoli della medusa iniettano un veleno nelle prede attraverso migliaia di microscopici pungiglioni spinati.
Fortunatamente, a meno che non si tratti di casi gravi, sono punture curabili anche in casa, senza per forza doversi rivolgere a un medico. Ecco quindi come curare una puntura di medusa:
- Non agitatevi!
State nuotando tranquillamente e all’improvviso venite punti? È importante che non vi agitiate e che non facciate movimenti scomposti. In primo luogo, correte il rischio di essere punti nuovamente se altre meduse o la stessa sono ancora vicino a voi. In secondo luogo, se state nuotando al largo o in punti in cui non riuscite a toccare il fondo, agitandovi rischiate di affogare. -
Uscite subito dall’acqua
Sempre mantenendo la calma, dirigetevi verso la riva in modo da ricevere i primi soccorsi. -
Lavate la zona colpita
Con l’acqua di mare, lavate la zona della puntura per disattivare le cellule urticanti. È fondamentale non usare acqua dolce perché potrebbe favorire la rottura delle nematocisti, gli organi urticanti presenti nei tentacoli delle meduse. -
Rimuovete i tentacoli e disinfettate
Senza fretta, provate a rimuovere i tentacoli dalla pelle. Per facilitare l’operazione potete usare una tessera in plastica rigida o la lama piatta di un coltello dal lato non tagliente. In seguito, sciacquate con aceto o bicarbonato di sodio e immergete la zona in acqua calda per almeno venti minuti.Secondo alcuni, l’aceto non va bene per tutti i tipi di medusa, quindi, se avete qualche dubbio, ricorrete solamente all’acqua di mare. -
Curate la lesione con gel appositi
Utilizzate una crema con idrocortisone o applicate un gel astringente al cloruro d’alluminio per alleviare il prurito e il gonfiore.
Puntura di medusa: quando invece bisogna andare al pronto soccorso
Una delle prime cose da fare quando si viene punti è cercare di capire qual è il livello di gravità della puntura.
Esso dipende in particolare da quattro fattori:
- Il tipo e la dimensione delle meduse
- L’età, la corporatura e lo stato di salute della persona colpita (bambini e anziani sono quelli a più rischio)
- Il tempo di esposizione ai pungiglioni
- L’ampiezza della zona colpita
Anche la sintomatologia può aiutarci a capire quanto è grave la puntura. I sintomi comuni, che non dovrebbero allarmarci, includono:
- Bruciore, formicolio e dolore pungente
- Strisce rosse o violacee sulla pelle, come stampo dei tentacoli
- Pizzicore
- Gonfiore
- Formicolio e intorpidimento
- Dolore pulsante che irradia dalla zona interessata
Se presentate questi sintomi, la puntura dovrebbe essere facilmente curabile a casa seguendo i nostri suggerimenti.
Talvolta, però, le punture di medusa possono interessare più sistemi del corpo. Queste reazioni possono verificarsi rapidamente o nel corso di diverse ore, e danno una sintomatologia più grave che comprende:
- Nausea e vomito
- Mal di testa
- Problemi muscolari e articolari
- Debolezza e vertigini
- Febbre
- Perdita di conoscenza
- Respirazione difficoltosa
- Problemi cardiaci
A questi sintomi possono aggiungersi anche vaste aree di pelle colpita o una grave reazione allergica. In questi casi, bisogna andare immediatamente al pronto soccorso, dove verrà somministrato un farmaco antiveleno.
La tempestività è fondamentale, per questo non dovete assolutamente affidarvi ai cosiddetti rimedi della nonna. Un possibile shock anafilattico non va sottovalutato.
Questi sono i nostri consigli per voi. Ora che sapete come agire in caso di puntura di medusa, potete finalmente godervi la vostra meritata vacanza!