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Reazioni allergiche cutanee: cause, sintomi e rimedi più comuni

Tania Catalano | Biologa

Ultimo aggiornamento – 22 Marzo, 2017

Reazioni allergiche cutanee: vediamo insieme quali sono le cause, i sintomi, come si diagnosticano e si curano le dermatiti

Sono diversi i fattori che possono causare irritazione della pelle. Farmaci, infezioni, malattie della cute o reazioni allergiche sono le cause principali. Si parla di allergia quando un allergene innesca la risposta immunitaria che, a sua volta, determina irritazione, rash di vario genere e altri sintomi di reazione allergica.

Quali sono le cause di una reazione allergica cutanea?

Alcune sostanze fungono da allergeni per alcuni soggetti sensibili a esse, scatenando una risposta abnorme e anomala del sistema immunitario, che diventa iperattivo nel tentativo di difendere il corpo dagli agenti estranei, gli allergeni, appunto.

L’immunità che entra in gioco è diretta dalle cellule Th2 e dagli anticorpi IgE e IgG1. Il sistema immunitario stimola l’immissione in circolo di sostanze irritanti che attivano l’epitelio superficiale (pelle e mucose), la muscolatura liscia e il sistema vascolare per incentivare la formazione di una barriera difensiva. L’esasperazione di questi meccanismi causa le reazioni allergiche, tra cui le dermatiti.

Quali sono i sintomi di una reazione allergica cutanea?

Prurito, arrossamento, macchie rosse sulla pelle, eruzioni cutanee, bolle sulla pelle e gonfiore sono sintomi e segni comuni alla maggior parte delle allergie cutanee. Esistono comunque alcune differenze che aiutano nella diagnosi delle specifiche condizioni.

  • Dermatite atopica (eczema)

La dermatite atopica, o eczema, è una comune condizione patologica della pelle, soprattutto nei bambini. È stato ipotizzato che la dermatite atopica sia dovuta a permeabilità della barriera cutanea, che induce irritazione e infiammazione a causa di molti fattori ambientali.

In alcuni soggetti i sintomi dell’eczema peggiorano a causa di allergie alimentari. In circa la metà dei pazienti con grave dermatite atopica, la causa della malattia è causata da un gene difettoso. A differenza dell’orticaria, il prurito da eczema non è causato solo da istamina e, per questo motivo, gli antistaminici non sono sufficienti a controllarne i sintomi.

L’eczema è spesso legato ad asma, rinite allergica (febbre da fieno) o allergia alimentare.

  • Dermatite allergica da contatto

La dermatite allergica da contatto è una infiammazione cutanea che si verifica quando la pelle viene a contatto diretto con un allergene. Per esempio, nei casi di allergia al nichel se la pelle viene a contatto con gioielli fatti con questo materiale, anche con una piccola quantità, si possono avere sintomi quali arrossamento cutaneo, pelle squamosa, prurito, vesciche, bruciore e gonfiore nel punto di contatto.

Tra le altre sostanze che possono causare dermatite allergica da contatto ci sono edera velenosa, saponi, detersivi per bucato, ammorbidenti, shampoo, metalli (come il nichel), smalti per unghie, farmaci topici, piante e guanti in lattice.

In alcuni casi la reazione allergica è scatenata dalla concomitanza di allergene ed esposizione alla luce solare. Questa condizione è chiamata dermatite da contatto fotoallergica e può verificarsi con lozioni dopo barba, creme solari e alcuni profumi.

  • Orticaria

L’orticaria è una infiammazione della pelle innescata a seguito del rilascio di istamina da parte del sistema immunitario. L’istamina causa angioedema ovvero un gonfiore degli strati profondi della pelle. Nell’orticaria sono caratteristici i pomfi rossi, pruriginosi e sollevati dalla cute.

Esistono due tipi di orticaria, acuta e cronica. L’orticaria acuta si verifica, a volte, dopo aver mangiato un determinato alimento, venendo a contatto con un particolare allergene, puntura d’insetto, calore o infezioni. L’orticaria cronica è raramente causata da fattori scatenanti specifici e può durare per molti mesi o anni. L’orticaria non è contagiosa ma è molto fastidiosa.

  • Angioedema

L’angioedema è un gonfiore degli strati profondi della pelle. Si verifica nei tessuti molli e mucose come palpebre, bocca o genitali. L’angioedema acuto dura solo per qualche ora ed è scatenato da una reazione allergica a farmaci, alimenti o altre sostanze inalate o ingerite.

L’angioedema cronico si verifica con cadenza ricorrente e, in genere, non ha una causa identificabile. L’angioedema appare spesso sul viso intorno agli occhi, guance, labbra, mani, piedi, genitali, organi interni e gola.

Reazione allergica cutanea: i rimedi

Rimedi e trattamenti per la cura delle reazioni allergiche cutanee cambiano in base al tipo di reazione e alla causa scatenante. Vediamoli in dettaglio.

  • Dermatite atopica: Le eruzioni cutanee tipiche della dermatite atopica sono pruriginose e ciò induce il paziente a grattarsi. Tuttavia i graffi incrementano il rash cutaneo e la sintomatologia diventa un circolo vizioso. Il primo passo per attenuare i sintomi è quello di evitare di grattarsi. Vanno utilizzate creme idratanti e unguenti che riducono l’infiammazione ad esempio steroidi o inibitori della calcineurina. Gli antistaminici non alleviano il prurito dovuto ad eczema. Gli antibiotici possono essere prescritti nel caso in cui si verifichi un’infezione batterica della pelle.
  • Dermatite allergica da contatto: Innanzitutto andrebbe eliminando la sostanza che causa il problema. Il trattamento farmacologico prevede l’utilizzo di cortisonici (sia per uso topico che per uso orale se il disturbo è molto esteso) e antistaminici soprattutto durante le fasi acute. Inoltre vengono spesso consigliate creme a base di ossido di zinco, molto utilizzate per le dermatiti da pannolino.
  • Orticaria e angioedema: Se avete scoperto la causa della sostanza a cui siete allergici, il primo passo è quello di evitare qualsiasi contatto con essa. Orticaria e angioedema vengono spesso trattate con antistaminici orali che controllano il prurito, il gonfiore e il rash. In alcuni casi è necessario associare gli antistaminici a steroidi.

Patch test: come funziona l’esame per l’allergia al nichel

La presenza di una sintomatologia che lascia sospettare allergia al nichel induce il medico a prescrivere un test diagnostico noto come “patch test” per l’allergia al nichel.

Il patch test consiste nel mettere a contatto la pelle con dischetti impregnati delle sostanze potenzialmente allergizzanti. La quantità di allergeni è tale da non indurre effetti collaterali ma, nel caso di positività, solo una reazione localizzata al punto di contatto. I dischetti, infatti, vengono applicati e fatti aderire sulla parte superiore della schiena per un periodo di circa 48 ore, in cui il paziente deve evitare di bagnare ed esporre al sole la parte con i cerotti.

Se la pelle risulterà irritata nel punto in cui è presente il dischetto impregnato di una specifica sostanza, allora il paziente è allergico ad essa. Il patch test è un esame indolore e va eseguito su cute sana, non escoriata o arrossata.

È un esame privo di effetti collaterali ma, durante la gravidanza non è consigliabile poiché gli allergeni potrebbero avere effetti sul feto.

Allergie alimentari: i test utili e gli allergeni più comuni

L’ingestione di determinati alimenti può causare una reazione allergica in alcuni soggetti il cui sistema immunitario individua, come allergene, la sostanza ingerita.

 

L’individuazione delle sostanze a cui il soggetto è allergico è fondamentale per evitare ulteriori esposizioni. Una volta scoperto l’alimento imputato, infatti, il soggetto dovrà evitare di ingerirlo per non incorrere in ulteriori reazioni che possono includere anche grave shock anafilattico.

La diagnosi delle allergie alimentari non è semplice e si avvale, oltre che di test, anche di altri parametri.

Un allergologo seguirà, dunque, un iter specifico per individuare gli allergeni che hanno causato la reazione allergica.

  • Anamnesi, ovvero raccolta delle informazioni sulla storia clinica del paziente.
  • Analisi della sintomatologia, cioè valutazione di segni e sintomi.
  • Diario alimentare, compilazione di un diario nel quale annotare gli alimenti assunti, gli orari ed eventuali reazioni allergiche.
  • Test cutanei, la pelle del paziente viene cosparsa di allergeni sospetti per poi essere punta facendo penetrare le sostanze nella cute.
  • Esami del sangue, utili alla ricerca delle IgE specifiche per alcuni allergeni.
  • Dieta ad eliminazione, si va per tentativi eliminando, di volta in volta, un alimento dalla dieta del paziente, in modo da poter valutare la reazione fisica e identificare l’allergene “colpevole”.

Malattie delle pelle: le cause di dermatite non dovute ad allergia

Non sempre si parla di dermatite allergica. La causa di una dermatite, infatti, non necessariamente deve essere di origine allergica.

Uno sfogo cutaneo può essere indice di patologie, talvolta sistemiche, anche importanti e gravi come:

  • Psoriasi, patologia infiammatoria cronica di origine autoimmune che colpisce la pelle ma che può, anche, causare una forma artritica nota come artrite psoriasi.
  • Dermatite seborroica, patologia caratterizzata da rossore, secchezza e desquamazione della cute interessata, colpisce zone del corpo in cui sono presenti le ghiandole sebacee, come il viso, il torace e soprattutto il cuoio capelluto.
  • Dermatite erpetiforme (o di Duhring) si manifesta con bollicine rosse che portano prurito. E’ strettamente associata con la celiachia, infatti, sembra essere proprio il glutine la causa della risposta anticorpale IgA, responsabile dell’eruzione cutanea.

 

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Tania Catalano | Biologa
Scritto da Tania Catalano | Biologa

Sono laureata in Scienze Biologiche e sto per conseguire la laurea Magistrale in Biologia Sanitaria e Cellulare Molecolare. Nei lavori di stage presso diversi laboratori di analisi biochimico cliniche ho approfondito la diagnostica clinica e immunologica. Mi occupo di giornalismo medico scientifico e approfondisco spesso la relazione tra nutrizione e patologie cronico-degenerative.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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Tania Catalano | Biologa
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