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Cosa è la Sindrome da visione al computer?

Claudia Lepori | Blogger

Ultimo aggiornamento – 05 Settembre, 2016

Cosa è la Sindrome da visione al computer?

Ci sono persone che preferiscono ancora leggere i giornali o i libri stampati sulla carta, anche se hanno dei costi più elevati e per alcuni aspetti sono molto meno ecologici di un e-book.

Molti invece preferiscono la lettura su tablet, cellulari e computer portatili che negli ultimi anni si sta diffondendo sempre di più. Ma questo tipo di lettura purtroppo può causare dei problemi agli occhi, soprattutto la sindrome da visione al computer (CVS ).

Cosa è la Sindrome da visione al computer?

La sindrome da visione al computer è una vera minaccia gli occhi e di sicuro tutti ne soffriamo, anche chi in questo momento sta leggendo questo articolo.

Si stima che milioni di lavoratori sono a rischio, in particolare quelli che trascorrono tre o più ore al giorno davanti al monitor di un computer. Questa sindrome nasce da un uso prolungato di qualsiasi tecnologia digitale, come computer, tablet, e-reader e telefoni cellulari.

Essa si verifica perché gli occhi devono sforzarsi di più quando si guarda uno schermo, che è molto diverso da quello che si guarda su una pagina stampata. Di solito, non causa danni permanenti agli occhi, ma gli occhi si sentiranno danneggiati, secchi e stanchi.

Jane Brody, nel suo articolo apparso sul New York Times, spiega in maniera dettagliata il fenomeno: “A differenza delle parole stampate su una pagina che ha dei bordi ben definiti, i caratteri elettronici, che sono costituiti da pixel, hanno invece dei contorni poco definiti, il che rende più difficile per gli occhi mantenere la concentrazione. Inconsciamente, gli occhi tentano più volte di riposare spostando la loro attenzione a una zona dietro lo schermo e questo continuo passaggio tra lo schermo e il punto di rilassamento crea l’affaticamento degli occhi“.

Anche se si indossano gli occhiali o le lenti a contatto, si rischia di soffrire di questa sindrome perché la prescrizione degli occhiali potrebbe non corrispondere alle specifiche distanze di visione dello schermo, creando ugualmente l’affaticamento degli occhi. Questo rende ancora più difficile la messa a fuoco e può portare a torcere e piegare la testa per aiutare la messa a fuoco, che può portare al mal di testa e al dolore al collo.

Ci sono altri colpevoli che contribuiscono allo sviluppo della sindrome: insieme con la lettura sui dispositivi interagiscono l’abbagliamento, la cattiva postura a sedere, la cattiva illuminazione, distanza di lettura errata, problemi di vista che sono non stati corretti, come ipermetropia e astigmatismo, e poi, come molti altri problemi di salute, i cambiamenti che si verificano negli occhi con l’invecchiamento.

Come capire se si soffre della sindrome?

I sintomi della sindrome da visione al computer sono ben riconoscibili e consistono in: secchezza oculare, dolore al collo e alla spalla, visione sfocata, mal di testa e affaticamento degli occhi.

Cosa si può fare per guarire o prevenire la sindrome?

Per prevenire o curare la sindrome da visione al computer basta seguire poche e semplici regole

Distogliere lo sguardo: riposare gli occhi se si sta utilizzando il computer per lunghi periodi. Ogni due ore, occorre fare una pausa di 15 minuti e ogni 20 minuti di utilizzo bisogna distogliere lo sguardo per 20 secondi rivolti a qualcosa a 6 metri di distanza. Questo permetterà ai vostri occhi di avere il tempo di rimettersi a fuoco.

Sbattere le palpebre: Normalmente si sbattono circa 15 volte al minuto, ma quando siamo di fronte a uno schermo, sbattiamo le palpebre molto meno. Fissare un computer può causare la secchezza degli occhi, che può essere dolorosa e irritante. Per mantenere la superficie umida dell’occhio, dovete sbattere le palpebre frequentemente.

Sedersi correttamente: Oltre a sedersi su una sedia comoda, imbottita e conforme al corpo, l‘American Optometric Association suggerisce di sedersi a circa 60 cm dallo schermo, che corrisponde a circa la lunghezza del braccio. Lo schermo deve essere posizionato in modo che si trovi in una posizione leggermente verso il basso.

Togliere il riverbero: dal momento che molti schermi sono in vetro, emanano un notevole riflesso. È possibile ridurlo utilizzando un filtro opaco per lo schermo.

Regolare la luminosità: lo schermo non dovrebbe essere più luminoso della luce circostante; se lo è, gli occhi dovranno lavorare ancora più per vedere. Per ridurre l’affaticamento degli occhi, provate a regolare l’illuminazione nella stanza e allo stesso tempo, aumentante il contrasto sullo schermo.

 

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Claudia Lepori | Blogger
Scritto da Claudia Lepori | Blogger

Amo la lettura e la fotografia, mi piace sognare ad occhi aperti e viaggiare con la fantasia. Da sempre appassionata di benessere e salute, finalmente su Pazienti.it posso scrivere di argomenti che mi interessano ed entusiasmano.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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