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Urine scure e ipertensione? Sono solo alcuni tra i sintomi della nefrite

Tania Catalano | Biologa

Ultimo aggiornamento – 08 Ottobre, 2018

Sintomi Nefrite: ecco i principali

La nefrite è una manifestazione infiammatoria a carico dei reni, causata generalmente da un’infezione batterica, nota come pielonefrite. In altri casi, invece, la causa della nefrite è un evento autoimmune: si parla dunque di nefrite lupica. Anche l’esposizione a una particolare tossina può determinare l’insorgere di questa patologia.

Al di là della causa, attenzione a non sottovalutare mai i sintomi della nefrite che, nel caso in cui venga trascurata, può comportare una ipertrofia del tessuto renale, con serie complicazioni a carico di tutto l’organismo. Tra queste vi sono le setticemie, la gotta, la nefrite cronica, l’ascesso perirenale e l’insufficienza renale. Cerchiamo di capirne di più.

I tipi di nefrite

Come sappiamo, i reni hanno una forma a fagiolo e svolgono l’importante funzione di purificare il sangue attraverso un complesso sistema di filtrazione. Espellono infatti prodotti di scarto come l’urea, mantenendo l’equilibrio elettrolitico dei fluidi corporei: è proprio l’urina il prodotto di scarto finale di questo processo. Oltre alla purificazione del sangue, i reni svolgono un importazione azione nella produzione di alcuni ormoni, come renina, prostaglandine, calcitriolo ed eritropoietina.

Prima di capirne le cause e i sintomi, è bene ricordare che esistono diversi tipi di nefrite. Vediamo insieme quali:

  • Glomerulonefrite – Quando l’infiammazione interessa i glomeruli renali, strutture vascolari composti da capillari sanguigni, si parla di glomerulonefrite.
  • Pielonefrite – Quando il processo flogistico interessa rene e mucosa del bacinetto renale, si parla invece di pielonefrite, la cui origine è batterica.
  • Nefrite interstiziale – Se il processo infiammatorio coinvolge l’interstizio, parliamo di nefrite interstiziale (o nefrite tubulo-interstiziale). L’interstizio è la porzione tissutale posta tra i glomeruli e i tubuli renali.
  • Nefrite lupica – La nefrite lupica, invece, è dovuta a processi autoimmuni dovuti a una risposta anomala del sistema immunitario che aggredisce le strutture renali non riconoscendole come parte del self. La patologia che più frequentemente causa la nefrite lupica è il lupus eritematoso sistemico (LES).

Inoltre, la nefrite si può differenziare in due fasi distinte legate al decorso. Parliamo di nefrite acuta e nefrite cronica. In generale, ricordiamo che una malattia acuta è un processo morboso a rapida evoluzione, in cui si verifica la comparsa di sintomi in tempi relativamente brevi, causata solitamente da infezioni virali, batteriche o micotiche. La guarigione in questi casi è possibile.

Una malattia cronica è, invece, una processo morboso i cui sintomi non si risolvono nel tempo. Sono croniche tutte quelle patologie caratterizzate da un lento e progressivo declino delle normali funzioni fisiologiche. In un malato cronico si possono alternare periodi di remissione, nei quali i sintomi diminuiscono o sono maggiormente sopportati, e periodi di riacutizzazione.

I sintomi della nefrite

In generale, tra i principali sintomi della nefrite abbiamo l’incremento dell’azotemia (quantità di azoto totale non proteico presente nel sangue), la ritenzione idrosalina e l’aumento di peso. In più può insorgere:

  • Sangue nelle urine
  • Proteinuria
  • Mal di testa
  • Sonnolenza
  • Nausea
  • Ipertensione arteriosa

Ma vediamo i sintomi della nefrite più nello specifico.

Nefrite acuta

Di solito, la nefrite acuta si origina da una infezione extra-renale, come:

  • Difterite
  • Polmonite
  • Reumatismo articolare acuto
  • Influenza
  • Parotite
  • Malattie esantematiche (scarlattina, morbillo, varicella, rosolia)

Nel corso della fase acuta, l’infiammazione può determinare un’insufficienza renale, quest’ultima può essere anche di tipo idiopatico (di cui non conosciamo la causa) oppure iatrogeno (determinata da farmaci).

I sintomi della nefrite acuta sono:

  • Ematuria
  • Urine scarse (oliguria) e scure
  • Edemi agli arti inferiori e a livello delle palpebre
  • Ipertensione arteriosa

Tra le complicazioni della nefrite acuta, invece, vi sono:

  • Anuria (assenza di urina nella vescica)
  • Insufficienza cardiaca
  • Disturbi cerebrali transitori

La nefrite acuta si verifica più spesso nel periodo invernale e con maggiore frequenza in età pediatrica (soprattutto fra i 3 e i 7 anni) ed è molto più frequente nel sesso maschile. Mentre i bambini guariscono quasi sempre completamente, gli adulti (soprattutto in età avanzata) possono sviluppare una nefrite sub-acuta o cronica.

Nefrite sub-acuta

Si verifica dopo un episodio di nefrite acuta. Le manifestazioni cliniche della nefrite sub-acuta sono:

  • Edema
  • Pallore
  • Inappetenza
  • Depressione dello stato generale
  • Forte aumento dell’albumina nelle urine
  • Riduzione del volume urinario (maggiore è l’edema, più scarse sono le urine)
  • Diminuzione delle proteine nel sangue

La malattia può guarire del tutto oppure condurre a una graduale riduzione della funzione renale e passare alla fase cronica. Le cause della nefrite sub-acuta, invece, sono le stesse di quelle della nefrite acuta.

Nefrite cronica

La nefrite cronica deriva spesso dall’assunzione di FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei) per lunghi periodi di trattamento.

Tra i sintomi troviamo:

  • Edema lieve alle palpebre e alle caviglie
  • Mal di testa
  • Difficoltà di respirazione dopo uno sforzo
  • Disturbi visivi
  • Ipertensione arteriosa
  • Aumento della emissione di urina
  • Vomito
  • Uremia
  • Insufficienza cardiaca (ventricolare sinistra)

In gravidanza può provocare un aborto o una eclampsia (convulsioni molto simili a crisi epilettiche). Nessun allarmismo! Se la nefrite cronica è di lieve entità e non si aggrava, la gravidanza può giungere a termine.

Come curare l’infiammazione ai reni

La cura per la nefrite dipende dalla causa e dalla gravità della patologia. Lo scopo del trattamento è quello di ridurre il livello di infiammazione per diminuire i potenziali danni ai reni.

Ai pazienti viene, di solito, suggerita un’alimentazione corretta ed equilibrata priva di sale, potassio e proteine. Per l’abbassamento dello stato di infiammazione possono essere usati farmaci immunosoppressori e antibiotici. Nei casi più gravi può rendersi necessaria la dialisi, così come il trapianto renale.

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Tania Catalano | Biologa
Scritto da Tania Catalano | Biologa

Sono laureata in Scienze Biologiche e sto per conseguire la laurea Magistrale in Biologia Sanitaria e Cellulare Molecolare. Nei lavori di stage presso diversi laboratori di analisi biochimico cliniche ho approfondito la diagnostica clinica e immunologica. Mi occupo di giornalismo medico scientifico e approfondisco spesso la relazione tra nutrizione e patologie cronico-degenerative.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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Tania Catalano | Biologa
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