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Strabismo di Venere: è possibile curarlo?

Antonia de Gioia | Blogger

Ultimo aggiornamento – 09 Febbraio, 2021

Strabismo di Venere: Foto in Primo Piano di Una Donna con Strabismo Convergente

Fisico scolpito? Silhouette perfetta? Non sempre sono queste le condizioni necessarie per essere sexy. A volte sono sufficienti anche dei piccoli difetti fisici per apparire particolarmente attraenti, come ad esempio il noto “strabismo di Venere”.

Se non credete a questa affermazione provate a osservare attentamente il famoso dipinto di Botticelli La nascita di Venere: qui la dea appare senza vesti, coperta solo da una lunga chioma di capelli e guardandola in volto si nota che presenta un evidente difetto agli occhi. Questi, infatti, non appaiono perfettamente in simmetria tra di loro.

Un altro esempio? Sfogliate alcuni dei più famosi tabloid di gossip, moda e cinema, è facile imbattersi in foto di donne famose ritratte mettendo in primo piano i loro occhi, poco simmetrici tra di loro: è il caso di Brunette Moffy o Emily Blunt, che hanno fatto del loro difetto visivo la loro arma di seduzione.

Strabismo di Venere: cosa è e come riconoscerlo

Lo strabismo di Venere è una patologia molto diffusa a carico degli occhi, il nome deriva proprio dalla rappresentazione dello sguardo poco simmetrico della dea dipinta dal Botticelli.

Visibilmente, il soggetto affetto da strabismo, manifesta uno o entrambi gli occhi orientati verso l’esterno (strabismo divergente) o verso l’interno (strabismo convergente) con conseguente difficoltà di messa a fuoco degli oggetti, visione doppia e progressiva perdita della vista in profondità, spesso accompagnati da mal di testa.

Le principali cause dello strabismo sono da ricercarsi in una disfunzione dei muscoli oculari che invia al cervello messaggi visivi distorti. Meno frequentemente lo strabismo è associato a problemi cerebrali, ad altre anomalie oculari quali cataratta o forte miopia o a problemi alla tiroide. Tra le cause non è da esclude il “fattore eredità”: soggetti con parenti strabici possono manifestare sin dall’età infantile difetti visibili.

Si registrano anche molti casi di strabismo nei neonati, soprattutto tra i prematuri. Nei primi anni di vita, lo strabismo si manifesta però il più delle volte come difetto visivo temporaneo, che rientra con lo sviluppo cerebrale e il conseguente allineamento oculare.

Strabismo di Venere: è possibile curarlo?

Chi è ansioso di sapere come curare lo strabismo di Venere e, con esso, i disagi che genera, sappia che i trattamenti per lo strabismo maggiormente diffusi includono:

  • Utilizzo di lenti correttive, la cui prescrizione deve avvenire esclusivamente da parte dell’oculista dopo visite specifiche (rifrazione, allineamento e messa a fuoco, acuità visiva, storia clinica). L’utilizzo delle lenti è la soluzione più diffusa, esse risultano fondamentali per riacquisire acutezza visiva e migliorare la deviazione.
  • Intervento chirurgico, agisce direttamente sul muscolo oculare spostandolo in modo da ritornare nella posizione normale. L’intervento mira a eliminare del tutto la deviazione. Nei casi più gravi potrebbe risultare necessario un secondo intervento.
  • Visite oculistiche periodiche (mediamente ogni due anni) permettono di individuare facilmente il rischio di strabismo e prevenire le eventuali conseguenze. Uno strabismo non trattato può concludersi con la perdita definitiva della vista di uno o entrambi gli occhi.

Nella maggior parte dei casi fortunatamente il paziente non ricerca una cura per lo strabismo di Venere, perché riesce a convivere armoniosamente con questo difetto e, perché no, anche a utilizzare lo stesso come un’invincibile arma di seduzione, proprio come la dea dell’amore nel dipinto di Botticelli.

E non dimenticate che secondo le popolazioni aborigene le persone affette da strabismo erano ritenute predilette, poiché toccate dagli dei, e chissà che non siate proprio voi i prescelti!

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Scritto da Antonia de Gioia | Blogger

Sono una laureata in Marketing e mi occupo della gestione di attività promozionali e di comunicazione, con un’attenzione particolare al mondo digitale e social. Nel tempo libero, lontana dal lavoro quotidiano, mi dedico alla scrittura.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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