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Una striscia di carta per la diagnosi dei tumori

Luca Porchetta | Blogger

Ultimo aggiornamento – 25 Febbraio, 2014

L'incidenza dei tumori è cresciuta notevolmente negli ultimi anni, con una percentuale di mortalità mondiale che si aggira intorno al 70%. La difficoltà di diagnosi gioca un ruolo particolarmente importante in questa lotta, dato che le indagini diagnostiche tradizionali rimangono strumenti costosi e difficilmente implementabili nelle piccole strutture mediche.

Proprio da questa esigenza, quella di rendere la diagnosi tumorale semplice ed economica, arriva la rivoluzionaria idea del MIT (l'Istituto di Tecnologia del Massachusetts): una semplice striscia di carta reattiva in grado di diagnosticare i tumori da un campione delle urine.

La ricerca del MIT

Questa innovazione è frutto degli studi della professoressa Sangeeta Bhatia, che ha introdotto nel 2012 il concetto di una tecnologia biometrica sintetica per amplificare il segnale di proteine presenti nei tumori che normalmente sono difficili da individuare.

"Quando abbiamo inventato questa nuova classe di biomarcatori sintetici usavamo uno strumento altamente specializzato per effettuare le analisi. Per lanciare questa scoperta nel mondo abbiamo pensato fosse importante adattarla su una striscia di carta che funzionasse da test reattivo, in modo che potesse essere utilizzata anche senza equipaggiamenti specializzati."

Come funziona questa striscia reattiva?

La striscia reattiva di carta funziona in maniera analoga a un test di gravidanza, rivelando la presenza di alcune proteine associate ai tumori. 
Per creare queste strisce, i ricercatori rivestono inizialmente una carta di nitrocellulosa con anticorpi che sono in grado di catturare i peptidi. Una volta che i peptidi sono catturati, scorrono lungo la striscia e sono esposti a diverse e invisibili linee fatte di altri anticorpi specifici per diverse estremità unite ai peptidi. Se una di queste linee diventa visibili, significa che il peptide in merito è presente nel campione.

Una ricerca in corso

La ricerca si trova ora nella fase di sperimentazione animale, dove ha dato un ottimo esito per la diagnosi di diverse tipologie di tumori. Ma questa fase è solo il primo passo verso uno strumento di diagnosi che si spera arrivi presto ad essere utile per i pazienti umani.
E non solo: con lo stesso meccanismo, queste strisce reattive potranno essere usate non solo per i tumori ma anche per diagnosticare altri tipi di malattia.

Si parla quindi di una grande rivoluzione, che potrà aiutare il mondo intero, e in particolare tutte quelle zone prive di strutture sanitarie adeguate, a combattere una delle più grandi battaglie della medicina moderna.

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Luca Porchetta | Blogger
Scritto da Luca Porchetta | Blogger

Tecnologia, web e comunicazione: queste sono alcune delle passioni che mi guidano ogni giorno nel lavoro per Pazienti.it. Scrivere per il blog mi permette di far sapere come le innovazioni tecnologiche possano realmente contribuire a migliorare la salute e il benessere di tutti.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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