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Vivere con la psoriasi

Vincenzo Russo | Blogger

Ultimo aggiornamento – 09 Dicembre, 2015

La psoriasi è una malattia della pelle, cioè una dermatite, non infettiva, non contagiosa, cronica ad andamento ciclico e che provoca un’infiammazione dello strato superficiale del derma.

Può insorgere in tutte le fasce d’età e colpisce uomini e donne allo stesso modo, tuttavia ne soffrono soprattutto i giovani adulti, che mostrano i primi sintomi nella fascia tra i 20 e i 25 anni. Colpisce circa l’1- 2% della popolazione, con leggere differenze tra i diversi Paesi del mondo occidentale.

Circa il 15% delle persone affette da psoriasi sviluppa un’infiammazione alle articolazioni con una sintomatologia simile a quella dell’artrite. Questa malattia è detta artrite psoriasica.

Secondo recenti studi, la psoriasi potrebbe essere una malattia autoimmune causata da un’anomala reazione dei linfociti T verso la pelle. Questa reazione aumenterebbe fino a 10 volte la velocità di riproduzione delle cellule della pelle, provocando un accumulo superficiale di numerosi strati di cellule morte che porta alle fastidiose infiammazioni.

Sintomi della psoriasi

Nella psoriasi a placche, il tipo più comune, la pelle forma delle placche spesse e arrossate, coperte da squame grigiastre. Le placche sono causate dall’accumulo di cellule, dovute all’anormale quantità di cellule prodotte e, spesso, si avverte prurito e bruciore. La pelle, in corrispondenza delle articolazioni, può presentare lesioni di differente dimensione e gravità, tanto da raggiungere dimensioni così estese da diventare un fattore debilitante.

Di norma, la psoriasi colpisce gomiti, ginocchia, cuoio capelluto, viso, palmo delle mani e pianta dei piedi, ma può interessare anche la zona lombare o la pelle di qualsiasi zona del corpo, comprese unghie e tessuti molli della cavità orale e della zona genitale. Le persone affette da psoriasi possono soffrire di ulteriori disturbi, come dolore articolare, ma spesso è lo stress emotivo che la malattia provoca, il sintomo più difficile da debellare.

Cure per la psoriasi

Anche se, di fatto, la psoriasi è una malattia non curabile, diversi trattamenti oggi disponibili si sono dimostrati efficaci nell’80-90% dei casi nella remissione dei sintomi.

Trovare la migliore terapia, però, spesso non è semplice, dipende dal tipo di psoriasi, dal grado di estensione e dalla storia personale. Ancora oggi, l’approccio medico non può che essere “per errori e tentativi”.

I trattamenti utilizzati sono di tue tipi, topico e sistemico.

I trattamenti topici si basano sull’applicazione di creme a base di corticosteroidi, di vitamina D3, o su sedute di fototerapia o terapia della luce. I farmaci a uso topico a base steroidea hanno un elevato livello di efficacia, ma l’uso prolungato è sconsigliato perché la pelle sviluppa resistenza al farmaco.

I farmaci topici a base di vitamina D3 o suoi analoghi chimici hanno un’azione più lenta dei corticosteroidi, ma non hanno effetti collaterali. Altri farmaci a uso topico, come le soluzioni per il bagno e le lozioni idratanti, pur alleviando i sintomi, non hanno effetti significativi

La fototerapia si basa sulla capacità dei raggi UV di distruggere i linfociti T della pelle, con l’effetto di rallentare la sovrapproduzione di cellule che provocano la comparsa di squame. La fototerapia ha però il grave svantaggio di favorire i tumori cutanei e deve essere utilizzata solo per brevi periodi e affidandosi esclusivamente a medici specialisti.

Esiste anche un particolare tipo di laser, a bassa intensità, utilizzato nella terapia della psoriasi. Questo trattamento permette una maggiore precisione di trattamento e colpisce esclusivamente le zone infiammate.

Terapia sistemica

È utilizzata solo nelle forme più gravi di psoriasi e viene somministrata con l’assunzione di farmaci per via orale o direttamente iniettati. I farmaci più utilizzati sono le ciclosporine e il metotrexato.

Essendo immunosoppressori, possono avere effetti collaterali importanti e vanno prescritti soltanto per brevi periodi e assunti sotto diretto controllo medico.

Altri farmaci sono i retinoidi, usati anche per via sistemica, analoghi chimici della vitamina A. Questo farmaco può causare malformazioni fetali, quindi le donne in età fertile devono evitare il concepimento a partire da un mese prima della terapia, fino a tre anni dopo la sua conclusione.

Fonti

https://www.psoriasis.org

http://www.webmd.com/skin-problems-and-treatments/psoriasis/understanding-psoriasis-basics

http://www.webmd.com/skin-problems-and-treatments/psoriasis/understanding-psoriasis-treatment

 

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Scritto da Vincenzo Russo | Blogger

Lavoro da anni nel mondo della medicina. Con Pazienti.it ho l'opportunità di scrivere di argomenti di salute, trasmettendo importanti messaggi di prevenzione e benessere.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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