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Feto

Ginecologia
Feto

Cos’è un feto umano?

Si definisce fetale lo stadio di sviluppo prenatale successivo al periodo embrionario in cui si ha il completamento dell’organogenesi (il processo di formazione degli organi).

Il normale sviluppo fetale procede attraverso tappe ben definite, pertanto, alterazioni genetiche o danni causati da agenti esterni possono causare problemi di diversa gravità.
 
Il feto umano accresce e matura, sia morfologicamente sia funzionalmente, i propri organi fino al momento del parto.

Anatomia fetale, lunghezza e peso

Nel corso della gestazione, il feto subisce grandi cambiamenti morfologici poiché, dalla forma ancora simile a quella embrionale, arriva allo sviluppo completo che si osserva alla nascita.

Inizialmente, il feto presenta solo gli abbozzi di molte strutture anatomiche (ad esempio delle dita, delle orecchie, dei genitali esterni), ed è di ridotte dimensioni.

Con il passare delle settimane, la lunghezza e il peso del feto aumentano grandemente, tutte le strutture anatomiche e gli organi interni maturano e iniziano a funzionare, preparando il feto alla vita extrauterina.

Il calcolo della lunghezza del feto e del peso vengono effettuati basandosi sulle misure di alcuni diametri e circonferenze durante l’ecografia. Il medico utilizza questi dati applicando delle formule apposite, in modo da capire se lo sviluppo procede in linea con quanto atteso.

Quando un embrione diventa feto?

Un embrione diventa feto al termine della 10^ settimana di gestazione, cioè quando il processo di organogenesi è ormai completo.

L’embrione è prodotto dalla penetrazione della cellula uovo da parte dello spermatozoo, cioè dall’atto di fecondazione.

Il primo stadio dell’embrione è detto zigote, un’unica cellula con 46 cromosomi (23 materni e 23 paterni), dalla quale origineranno tutte le altre per divisioni successive. Nel corso delle prime ore dalla fecondazione, lo zigote si divide rapidamente in un embrione costituito da 2 cellule, poi da 4, poi da 8 e così via. Man mano che le cellule aumentano, avviene anche la loro differenziazione.

La differenziazione è ciò che porta alla formazione della placenta e di tutte le strutture anatomiche dell’embrione (organogenesi).

L’inizio della gravidanza è fissato con la data dell’ultima mestruazione, ma il concepimento avviene circa 14 giorni dopo. Ne deriva che la fecondazione dell’ovocita e la formazione dello zigote avvengono alla 3^ settimana dopo l’ultima mestruazione. In questo periodo, l’embrione si impianta nella cavità uterina e nella settimana successiva si creano gli annessi che consentono il nutrimento dell’embrione.

Durante la 5^ e la 6^ settimana, si formano gli abbozzi di:

Durante la 7^ settimana, si abbozzano:

Il cordone ombelicale, invece, è interamente formato.

Durante l'8^ settimana:

  • Si formano gli abbozzi delle dita di mani e piedi
  • Il cuore batte in modo ritmico
  • I genitali si definiscono meglio morfologicamente.
Sebbene a quest’epoca dello sviluppo l’embrione cominci ad assomigliare ad un feto, è sbagliato parlare di feto di 8 settimane. L’embrione di 8 settimane è lungo circa 1,6 cm.

Durante la 9^ e la 10^ settimana:

  • iniziano a separarsi torace ed estremità cefalica (che è pari ad un terzo del corpo embrionale);
  • si forma il corpo calloso, cioè la struttura di connessione dei due emisferi;
  • si formano le gemme dentali;
  • inizia lo sviluppo dello scheletro, dei muscoli, dei nervi e dei grandi vasi sanguigni.
A questo stadio di sviluppo, è presente un’ernia ombelicale fisiologica, poiché l’addome è ancora in via di formazione.

Come si sviluppa un feto

Si parla di feto dal termine della 10^ settimana di gestazione.

Gli sviluppi successivi del feto consistono nella maturazione di tutti gli abbozzi degli organi prodotti nelle fasi precedenti.

Durante la 11^ e la 12^ settimana:

  • si formano gli abbozzi dei denti dalle gemme dentali;
  • il pancreas matura per iniziare la produzione di insulina;
  • scompare l’ernia ombelicale fisiologica;
  • si forma l’abbozzo di utero nelle femmine e si sviluppa il glande nei maschi.
Il feto di 12 settimane è lungo circa 7 cm.

Superato il 3° mese, i cambiamenti del feto progrediscono più lentamente mese per mese, ma si osserva una rapida crescita.

Al 4° mese:

  • i genitali esterni sono ben differenziati;
  • la tiroide inizia a funzionare;
  • vescica e uretra funzionano;
  • compare il meconio nell’intestino.
La pelle del feto è senza peli e trasparente, poiché estremamente sottile. La lunghezza del feto è raddoppiata rispetto alla settimana 12 ed è di circa 15 cm.

Durante lo sviluppo del feto, al 5° mese:

  • Iniziano i movimenti oculari, ma gli occhi sono chiusi
  • Inizia a depositarsi il grasso sottocutaneo
  • Inizia la produzione di insulina
  • I genitali esterni sono ormai differenziati definitivamente.
La lunghezza del feto è di circa 23 cm.

Al 6° mese:

  • La pelle si copre di lanugine
  • I denti sono sviluppati
  • Inizia lo sviluppo della corteccia del cervelletto (che si completa solo dopo un anno e mezzo dalla nascita).
La lunghezza del feto è di circa 29 cm.

Al 7° mese di sviluppo del feto:

  • nelle femmine sono evidenti clitoride, piccole e grandi labbra;
  • i padiglioni auricolari sono ben definiti e le palpebre sono separate.
La lunghezza del feto è di circa 40 cm.

All’8° mese:

  • i depositi di grasso aumentano e la pelle è più distesa.
La lunghezza del feto è di circa 45 cm.

Al 9° mese, il feto ha raggiunto la completa maturazione, è lungo circa 50 cm ed è pronto per affrontare il parto.

Movimenti fetali

I primi movimenti del feto cominciano a sentirsi tra il 4° e il 5° mese di gravidanza.

In realtà, non esiste una data precisa in cui questi movimenti vengono percepiti: mediamente essa corrisponde ad un periodo che varia tra la 16^ e la 20^ settimana, ma è una questione variabile da persona a persona. Ciò dipende anche dalla sensibilità della gestante ad avvertire e ad ascoltare anche i più piccoli movimenti del proprio corpo.

In medicina, tali movimenti vengono definiti MAF (Movimenti Attivi Fetali) e corrispondono ai primi "calcetti" dati dal bambino. Sotto questa dicitura verranno registrati i movimenti monitorati durante l'ecografia e presenti nel referto (anche quelli non percepibili dalla mamma).

Con la crescita del feto, i movimenti si fanno più frequenti e insistenti: potrebbe anche essere possibile vedere gli spostamenti osservando la pancia dall'esterno.

Questi sussulti raggiungono il loro picco massimo durante il posizionamento del feto, che si prepara alla fase di espulsione con il parto. Ciò avviene prima di un mese dal termine, se ciò non accade, il bambino sarà podalico; mentre se segue il suo naturale riposizionamento a testa in giù, verrà definito cefalico.

Anche dopo il posizionamento, il bambino continuerà a muovere braccia e gambe, senza però voltarsi più, per mancanza di spazio sufficiente.

Singhiozzo del feto

Già dal 3° mese di gravidanza, è possibile che la madre avverta qualche lieve sussulto che, con il progredire della gravidanza, può diventare più frequente. Si tratta del singhiozzo del feto.

Il fenomeno è dovuto all’ingestione di liquido amniotico durante gli esercizi di respirazione del feto (necessari per sviluppare la capacità respiratoria fuori dall’utero). Il singhiozzo è il meccanismo con il quale viene espulso il liquido amniotico inghiottito.

Malformazioni del feto

Le malformazioni del feto possono essere di diversa gravità, interessare una sola struttura anatomica o più di una, organi e sistemi. Esse possono:

  • Anche essere incompatibili con la vita, se gravi
  • Avere esito in morte prenatale e perinatale
  • Causare sindromi congenite, a cui sono associati ritardo dello sviluppo mentale e fisico, diverse patologie e spesso una ridotta aspettativa di vita. 
Le malformazioni del feto possono essere dovute a varie cause:

  • alterazioni dei cromosomi o mutazioni di geni, anche in seguito ad esposizione a radiazioni fisiche o contaminazioni chimiche;
  • infezioni durante la gravidanza;
  • farmaci assunti durante la gravidanza;
  • serie carenze nutrizionali durante la gravidanza.
Per anomalie cromosomiche si intende:

  • presenza di un numero di cromosomi diverso da 46: quindi un cromosoma in più o un cromosoma in meno. Un esempio è la sindrome di Down, causata dalla trisomia del cromosoma 21, ovvero dalla presenza di 3 copie di questo cromosoma. In molti altri casi, la presenza di cromosomi in sovrannumero produce aborto nel 1° trimestre di gravidanza. L’anomalia deriva da errori nella divisione di una coppia di cromosomi durante la formazione dei gameti. A seguito dell’errore, il gamete (sia esso maschile o femminile) contiene un cromosoma in più o in meno e, se avviene la fecondazione, l’embrione originato presenterà un numero di cromosomi diverso da 46.
  • delezioni: cioè perdita di segmenti del cromosoma.
  • duplicazioni: cioè la presenza di una copia di un segmento cromosomico integrata nello stesso cromosoma.
Le alterazioni cromosomiche sono spesso associate all'avanzare dell’età materna: la qualità dell’ovocita si riduce progressivamente e ciò rende più probabile il verificarsi di anomalie cromosomiche.

Le mutazioni geniche, invece, sono delle alterazioni che interessano un solo gene (o pochi geni) e possono essere ereditate. La manifestazione della mutazione genetica può:

  • essere evidente alla nascita
  • rimanere silente fino ad un certo momento dello sviluppo.
Le malformazioni fetali causate dalle infezioni sono generalmente prodotte se l’agente infettivo è contratto durante i primi 3 mesi di gestazione, poiché questo è il periodo in cui si sviluppano tutte le strutture dell’organismo.

Oltre i 3 mesi di gravidanza, il rischio di malformazioni fetali si riduce grandemente. Tuttavia, le infezioni contratte dalla madre costituiscono comunque un rischio per lo sviluppo di malattie congenite. Simili sono i casi di malformazioni fetali causate da farmaci e da serie carenze nutrizionali.
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Dr.ssa Emiliana Meleo Medico Chirurgo
Dr.ssa Emiliana Meleo
pneumologo

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