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Angio TAC

Angiologia Radiologia

Cos'è l'angio TAC?

È un metodo alternativo all'angiografia, un esame che viene considerato particolarmente invasivo, in quanto consiste nell'inserimento di cateteri del calibro esterno minore di 2 mm all'interno dei vasi dell'arteria femorale, in cui viene poi iniettato un liquido, mezzo di contrasto, che serve ad evidenziare in modo preciso le arterie e le vene del corpo.

Si utilizza soprattutto per esplorare arterie coronarie, carotidi, arterie vertebrali, aorta, arterie renali e per analizzare il circolo periferico. 

In cosa consiste l'angio TAC?

A differenza dell'angiografia, l'angio TAC non prevede la puntura dell'arteria femorale, ma solo l'iniezione del mezzo di contrasto attraverso un ago cannula. Spesso si utilizza anche l'angio RM, un esame affine, conosciuto meglio come risonanza magnetica, che può essere a sua volta eseguita con un mezzo di contrasto (risonanza magnetica con contrasto).

Sono entrambe tecniche di acquisizione per immagini: la prima sfrutta le radiazioni, la seconda i campi magnetici, attraverso l'uso di appositi macchinari. Sono tecniche poco invasive, soprattutto la RM aperta che, grazie all'utilizzo di un macchinario aperto al posto del classico a tunnel, aiuta a ridurre l'ansia e la paura nei pazienti e facilita l'esame in caso di individui affetti da obesità o che soffrono di claustrofobia.

La differenza tra queste tecniche consiste in ciò che permettono di vedere: la TAC consente di visualizzare una mappa di densità di tessuti ed organi; la risonanza magnetica permette di eseguire una ricostruzione delle morfologie e in parte della funzione degli organi e tessuti corporei; l'ecografia mostra invece più tipi di tessuto, in quanto gli ultrasuoni hanno reazioni diverse in base alla composizione di ciò che incontrano (gli elementi solidi come le ossa riflettono perfettamente gli ultrasuoni, mentre i liquidi non pongono alcun tipo di resistenza). Inoltre, un vantaggio dell'ecografia è che consente l'acquisizione di immagini e la visualizzazione di una struttura in tempo reale.

Come si svolge l'esame angio TAC?

Il paziente dovrà essere a digiuno dal almeno 6 ore e dovrà sottoporsi agli esami del sangue di routine. Dopodiché, verrà iniettato il mezzo di contrasto nei vasi sanguigni interessati. L'esame dura in media 30 minuti, anche se il tempo può variare in base al numero di informazioni che servono al medico.

L'angio TAC non comporta un ricovero ospedaliero. I principali rischi di questa tecnica sono legati soprattutto ad eventuali allergie del paziente per il liquido di contrasto.

Poiché si tratta di un esame che richiede una certa immobilità e brevi apnee, è sconsigliato a chi soffre di gravi patologie polmonari. Altri pazienti per cui è poco indicato sono quelli affetti da fibrillazione atriale, obesità, insufficienza renale severa o gravidanza.

Cos'è l'angio TAC coronarica?

L'angio TAC coronarica è una procedura che utilizza l'attrezzatura TAC per visualizzare le arterie coronarie e verificare l'eventuale presenza di placche aterosclerotiche. Si tratta sempre di una TAC con contrasto, in cui al paziente viene iniettato un mezzo di contrasto che consente di evidenziare i vasi sanguigni. 

Cos'è l'angio TAC cerebrale?

L'angio Tac cerebrale viene utilizzata dal medico per visualizzare la situazione intracranica del paziente. In particolare, viene usata per verificare la presenza di:

Questa procedura viene eseguita anche come studio pre-intervento vascolare intracranico.

Nel caso in cui un paziente si presenti con cefalee, deficit neurologici a insorgenza improvvisa o demenza, oppure se ha già una diagnosi di tumore e metastasi, di patologie demielinizzanti come la sclerosi multipla o di patologie infettive come l'encefalite o la meningite può essere eseguita anche una risonanza magnetica all'encefalo. Anche la risonanza magnetica alla testa può essere utilizzata per studiare casi di aneurismi o MAV.

Invece, in caso di sospetta sinusite o deviazione del setto nasale oppure per rilevare eventuali fratture delle ossa nasali o delle orbite a seguito di un trauma, viene eseguita una TAC massiccio facciale.

In cosa consiste l'angio TAC della carotide?

L'angio TAC della carotide viene eseguita principalmente per studiare la pervietà, ovvero l'apertura, e le stenosi, cioè le parziali chiusure, delle carotidi, le principali arterie che portano il sangue al nostro cervello. Inoltre, l'angio TAC dei tronchi sovraortici serve a verificare eventuali anomalie nei vasi del collo.

In tal caso, può essere eseguita anche una risonanza magnetica cervicale, la quale viene utilizzata per verificare lo stato di salute delle 7 vertebre posizionate nella parte posteriore del collo. Viene spesso prescritta in caso di traumi diretti, come il noto colpo di frusta oppure in presenza di tumori, ernie o aneurismi.

Se invece il medico è interessato a studiare i dischi, il midollo e le vertebre della colonna spinale nei tratti lombare e sacrale, verrà prescritta una risonanza magnetica colonna lombo-sacrale.

Cos'è l'angiotac toracica-addominale?

Si tratta sempre di un esame con metodica TAC del tratto addominale dell'aorta, la più grossa arteria del corpo umano.

L'angio TAC dell'aorta toracica-addominale viene seguita per studiare il decorso dell'aorta, verificandone la tortuosità o la presenza di anomalie congenite; eventuali stenosi, ovvero parziali chiusure o restringimenti del vaso sanguigno; dilatazioni dell'aorta toracica, con presenza di ectasie o aneurismi; dissecazioni, cioè scollamenti dalle pareti.

La TAC all'addome serve a visualizzare tutti i vasi e gli organi che si trovano in questa zona del corpo, ovvero fegato, pancreas, surreni, reni, milza, vescica. Viene eseguita sia per lo studio specifico di un organo o di un apparato (per esempio, quello urinario, per cui viene anche prescritta l'uro-TAC, un esame più specifico per le vie urinarie), sia per uno studio più “generale” per la ricerca di eventuali patologie. Non viene utilizzata invece per lo studio del colon, per il quale è più indicata una colonscopia virtuale o colon-TAC.

La TAC torace viene usata invece per individuare le seguenti patologie:

  • bronchiti, polmoniti, broncopolmoniti, pleuriti, Tbc,
  • ascessi e interstiziopatie,
  • versamenti pleurici,
  • tumori e lesioni polmonari di natura neoplastica,
  • malattie cardiovascolari,
  • patologie infiammatorie,
  • patologie autoimmuni polmonari,
  • studio dei grossi vasi, come l'arteria polmonare, l'aorta ascendente e l'arco aortico,
  • studio delle arterie polmonari per escludere embolie polmonari.
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Dr.ssa Lucia Burrai Medico Chirurgo
Dr.ssa Lucia Burrai
radiologo

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