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Condropatia

Ortopedia e traumatologia
Condropatia

Cos’è

La condropatia è un’affezione della cartilagine caratterizzata dalla sua usura. Essa colpisce tutti i tipi di cartilagine (ialina, fibrosa, ed elastica), ed è classificata in 5 gradi:
  • Gradi 0-2 – Le alterazioni della cartilagine sono assenti (nonostante la sintomatologia) o lievi
  • Gradi 3-5 – Le alterazioni cartilaginee sono notevoli o gravi.
Nel gruppo delle condropatie rientrano diverse patologie, quali:
  • Osteoartrite – Cioè l’assottigliamento della cartilagine articolare, ed eventualmente la sua completa lesione, che causa lo slittamento di un osso sull’altro, con dolore e ridotta mobilità. L’osteoartrite è una patologia comune, conosciuta anche come artrosi, e interessa le articolazioni esposte ad alto stress da carico (come vertebre e ginocchia). Tra le patologie osteoartritiche, vi sono alcune più diffuse, come la condropatia femoro-tibiale, e altre meno frequenti, come l’osteoartrite della caviglia
  • Condropatia rotulea – Cioè il deterioramento della cartilagine dell’articolazione del ginocchio. È una patologia diffusa ed è nota come condropatia femoro-rotulea
  • Costocondrite – Cioè l’infiammazione della cartilagine delle coste, che causa dolore toracico
  • Policondrite ricorrente – Cioè la distruzione, su base autoimmune, della cartilagine, specialmente di quella del naso e delle orecchie. La patologia è rara e, oltre a sfigurare il volto, può portare a morte per soffocamento quando la laringe perde la sua rigidità e collassa
  • Encondroma e condrosarcoma – Cioè un tumore che origina dalle cellule del tessuto cartilagineo. Il primo è benigno, il secondo è maligno.

Cos’è la condropatia femoro tibiale

La condropatia femoro tibiale è una patologia della cartilagine dell’articolazione del ginocchio, la quale si usura rapidamente sotto carico.

Le più comuni cause di condropatia sono:
  • Traumi, anche quelli a carico del menisco (meniscopatia traumatica, ma il menisco può essere anche interessato da meniscopatia degenerativa)
  • Obesità
  • Variazioni assiali o rotazionali dell’arto inferiore (come il ginocchio varo/valgo), o alterazioni morfo-funzionali del piede
  • Sforzi prolungati sotto carico su superfici dure.
La condropatia femoro tibiale può evolvere negativamente, con la formazione di fissurazioni profonde della cartilagine che possono esporre l’osso, ed è considerata una condizione che precede l’artrosi.

Cos’è la condropatia femoro rotulea

La condropatia femoro rotulea è una patologia infiammatoria caratterizzata dalla precoce usura della cartilagine dei condili femorali (le due protuberanze dell’estremità inferiore del femore) e della superficie tra rotula e troclea femorale (il solco del femore su cui scorre la rotula).

La radice del problema è il malallineamento dell’articolazione del ginocchio, e le cause principali sono:
  • Predisposizione congenita (come un’anomalia anatomica della troclea femorale o della rotula, oppure anomalie dei legamenti, o dei muscoli);
  • Variazioni assiali o rotazionali dell’arto inferiore (come il ginocchio varo/valgo), o alterazioni morfo-funzionali del piede
  • Microtraumi sportivi ripetuti, con sovraccarico funzionale del ginocchio;
  • Ipotrofia del quadricipite.
Esistono diversi gradi di condropatia femoro rotulea:
  • Il primo è la lateralizzazione della rotula, cioè essa scorre sul margine esterno del ginocchio. Il cattivo scorrimento della rotula sulla troclea femorale per lateralizzazione determina un iniziale sovraccarico che, nel tempo, usura la cartilagine e peggiora la patologia;
  • Il secondo è l’accentuata inclinazione della rotula o sublussazione rotula, quando la rotula è eccessivamente inclinata;
  • Il terzo è la lussazione della rotula, il caso più grave.
La patologia può interessare tutte le età. Per la diagnosi di condropatia femoro rotulea, il medico dovrà prima escludere che il dolore lamentato dal paziente sia secondario ad una patologia a carico dell’articolazione dell’anca.

Sintomi

Il principale sintomo di condropatia femoro rotulea è il dolore nella parte anteriore dell’articolazione del ginocchio.

Talvolta, se presente una cisti di Baker, si può avvertire anche dolore dietro al ginocchio.

La cisti di Baker è una formazione che si sviluppa tra i tendini del capo mediale dei muscoli  gastrocnemio e semimembranoso, posteriormente al condilo femorale.

Di frequente, il paziente ha entesopatia all’inserzione del quadricipite. Inoltre, il disallineamento del femore e della rotula possono causare la tendinite del rotuleo.

Cure

Poiché la classe delle condropatie è molto vasta, i trattamenti dovranno essere specifici per il tipo di patologia. Alcuni trattamenti farmacologici prevedono:
  • Antinfiammatori e antidolorifici – Per ridurre infiammazione e dolore
  • Assunzione di integratori di condroitinsolfato e glucosamina – Per ricostituire la cartilagine
  • Infiltrazioni di acido ialuronico o cortisonici
  • Salazopirina, metotrexato, arava, ciclosporina – Nei pazienti affetti da malattie reumatiche (le quali possono causare condropatia).
Essenziale è anche intervenire, dove necessario, con:
  • La perdita di peso
  • La correzione di difetti posturali o di carico
  • Esercizio fisico regolare, che non implichi un eccessivo carico sul ginocchio, volto a rinforzare i muscoli.
Nei casi in cui è necessario ricorrere alla chirurgia, si procede con:
  • Artroscopia, per rimuovere il tessuto danneggiato e infiammato
  • Osteotomia, per correggere l’asse di carico dell’arto inferiore in caso di ginocchio varo/valgo. 
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Dr. Alfredo Bitonti Medico Chirurgo
Dr. Alfredo Bitonti
ortopedico

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