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Fuoco di Sant'Antonio

Dermatologia
Fuoco di Sant'Antonio

Cos'è il fuoco di Sant'Antonio

L'Herpes Zoster, noto anche come fuoco di Sant'Antonio, è una patologia cutanea e delle terminazioni nervose, causata dal virus della varicella infantile (varicella zoster virus). Mentre la varicella colpisce generalmente nei primi anni di vita del bambino, il fuoco di Sant'Antonio interessa adulti e anziani.

Il fuoco di Sant'Antonio può provocare danni al sistema nervoso e causare dolori anche molto forti, il sintomo principale consiste in un forte dolore nella zona interessata, seguito dopo 2-3 giorni dall'eruzione cutanea.

Questa malattia infettiva può essere curata attraverso la somministrazione di farmaci antivirali, nelle prime 72 ore della comparsa dell'eruzione. Il virus dell'Herpes Zoster può durare da 2 a 6 settimane.

Secondo alcuni studi, meno del 4% dei soggetti affetti da herpes zoster subisce una ricomparsa del virus, tuttavia, è probabile una persistenza del dolore anche dopo diversi mesi dalla scomparsa della malattia.

L'herpes zoster può anche insorgere internamente, e prende il nome di fuoco di Sant'Antonio senza eruzione cutanea o fuoco di Sant'Antonio interno. Tale forma, essendo più difficile da identificare, può causare dei problemi molto blandi, come prurito, formicolio e fastidio, fino a problemi più gravi e invalidanti, come la paralisi acuta periferica facciale e il coinvolgimento di altri nervi cranici. 

Nella varietà di herpes gangrenoso, può verificarsi una colliquazione purulenta, più o meno estesa a tutto il territorio cutaneo interessato dalla forma morbosa. 

In altri casi, accade che l'eruzione si limiti allo stadio eritematoso, senza che si abbia la formazione di vescicole: è il cosiddetto herpes abortivo.

Come appare il fuoco di Sant'Antonio

Il fuoco di Sant’Antonio provoca la comparsa di una fascia di eruzioni eritemato-vescicolo-pustolose, di sfoghi e di lesioni, all’altezza della vita e su un solo fianco. A volte, può manifestarsi anche su un lato del viso, intorno agli occhi e sulla fronte.

Le lesioni dell'herpes zoster tendono a localizzarsi lungo il decorso di un nervo sensitivo cutaneo e l'eruzione, di solito unilaterale, è localizzata cioè ad una sola metà del corpo, caratteristica questa molto importante ai fini di un'esatta diagnosi.

Sede di predilezione è il torace, in cui le vescicole sono disposte lungo una striscia nettamente delimitata, in corrispondenza di un nervo intercostale. In questo caso, si parla di zoster intercostale o zoster toracico.

Se la malattia interessa la cute della nuca e del braccio, allora si parla di zoster cervico-brachiale.

Nello zoster sacro-ischiatico, infine, l'eruzione cutanea interessa il perineo, vale a dire quella zona costituita dal complesso delle parti molli fibromuscolari che chiudono in basso il bacino. 

Esiste una forma di zoster generalizzato, che colpisce soprattutto gli individui anziani, debilitati. Le lesioni, in questo caso, tendono all'emorragia e alla gangrena, ed interessano soprattutto la regione della bocca e quella genitale. Si osserva spesso febbre, prostrazione, mal di testa ed è abbastanza comune la compromissione delle meningi.

Herpes all’occhio

Il fuoco di Sant’Antonio può diffondersi un po’ ovunque all’interno dell’organismo e colpire diverse aree del corpo umano.
Eritemi cutanei nelle zone oculari possono essere molto pericolosi e causare gravi infezioni.

Un fenomeno noto come herpes oculare non solo può causare infezioni dolorose, ma rischia anche di compromettere completamente la vista di chi ne è affetto.

Inoltre, le infezioni nelle zone oculari possono provocare:

Chi soffre di herpes all’occhio deve essere curato con regolare somministrazione di farmaci antivirali.

Sintomi del fuoco di Sant'Antonio

I sintomi del fuoco di sant'Antonio includono:

  • bruciore della pelle
  • formicolio 
  • prurito
  • eruzioni eritemato-vescicolo-pustolose
  • dolore al tatto
  • bolle unite a creare una zona simile ad una profonda bruciatura.
Dopo un periodo iniziale (periodo prodromico della malattia), caratterizzato da malessere generale, febbre, disturbi gastro-intestinali e dolori nevralgici, si ha la comparsa, sempre monolaterale, lungo il decorso di uno o più tronchi nervosi vicini, di chiazze eritematose, rigonfie. Ben presto, queste chiazze si ricoprono di vescicole, a cupola, notevolmente resistenti. Esse contengono inizialmente un liquido chiaro, ma dopo alcuni giorni, esso diventa più o meno purulento, talora emorragico.

Le lesioni provocate dal fuoco di Sant’Antonio guariscono nel giro di poche settimane, il prurito e il dolore diminuiscono e lo sfogo non lascia cicatrici. In alcuni casi, invece, i sintomi permangono per alcuni mesi.

Il dolore, in corrispondenza del tronco nervoso colpito, è vivissimo, di tipo urente. Le linfoghiandole regionali appaiono modicamente tumefatte. Dopo un periodo che varia da 1 a 3 settimane, le lesioni si afflosciano e si essiccano, con formazione di croste.

La caduta successiva delle croste mette e nudo piccole ulcerazioni che tendono a riepitelizzarsi, lasciando come residuo delle chiazzette biancastre depresse. Non sempre il fuoco di Sant'Antonio si manifesta con un'eruzione cutanea, in alcuni casi, potrebbe essere non visibile.

Cause del fuoco di Sant'Antonio

La causa dell'Herpes Zoster, o fuoco di Sant'Antonio, è la stessa della varicella, poiché sono determinate dallo stesso virus. Gli adulti che hanno contratto la varicella, anche in forma lieve, potrebbero essere colpiti dal fuoco di Sant’Antonio.

Nel primo contatto con il virus della varicella, alcune particelle del virus passano dal sangue agli agglomerati di cellule nervose (neuroni) detti gangli sensoriali, dove rimangono anche per molti anni in forma latente. I gangli sensoriali, che si trovano vicino al midollo spinale e al cervello, forniscono le informazioni sensoriali di caldo, freddo e dolore. 

Se il virus della varicella si riattiva, si diffonde attraverso le fibre di prolungamento nervoso che, partendo dal corpo cellulare dei neuroni, raggiungono la pelle. A questo punto, si manifesta il fuoco di Sant'Antonio e compare l’eruzione cutanea.

Soggetti colpiti dall'herpes zoster

Il fuoco di Sant’Antonio è una malattia piuttosto comune, ma è impossibile soffrirne se prima non si ha già contratto la varicella.

Più nello specifico, colpisce maggiormente soggetti oltre i 40 anni e la sua incidenza in generale aumenta con l’età. Ulteriori soggetti colpiti da fuoco di sant'Antonio includono:

In particolare, tutte queste persone possono anche soffrire di ulteriori ricadute, considerando che il virus potrebbe non scomparire mai del tutto dal loro organismo.

Infine, anche i neonati, le cui madri hanno sofferto di varicella nelle ultime settimane di gravidanza, possono essere particolarmente a rischio di contrarre il fuoco di Sant’Antonio sin da piccoli. La malattia è più frequente in primavera ed in autunno.

L'herpes zoster è contagioso?

Varicella e fuoco di Sant’Antonio sono malattie causate dallo stesso virus e sono entrambe contagiose.

Un soggetto affetto dal fuoco di Sant’Antonio, però, contagiando un soggetto sano, può trasmettergli la varicella se questo non l’ha ancora mai contratta.

Il virus non si diffonde per via aerea perché non transita nel sangue né nei polmoni. Il contagio dell'herpes zoster, quindi, è possibile solo attraverso il contatto diretto con le lesioni dell’eritema e lo sfogo.

Chi è affetto da varicella, invece, non può trasmettere a nessuno il fuoco di Sant’Antonio, ma solo la varicella stessa, una patologia che può diffondersi anche per via aerea.

Il fuoco di Sant’Antonio compare quando un fattore scatenante attiva il virus latente nell’organismo; questo virus raggiunge poi l’epidermide attraverso i nervi e provoca la comparsa dell’eritema.

Diagnosi di fuoco di Sant'Antonio

La diagnosi di fuoco di Sant'Antonio o Herpes Zoster è effettuata da un professionista che rileva la presenza delle caratteristiche vescicole dolorose localizzate nella regione di un nervo specifico. 

Nessun test diagnostico è solitamente richiesto.

Complicazioni dell'herpes zoster

Le complicazioni del fuoco di Sant'Antonio includono:

  • infezioni oculari, se compare l'eruzione cutanea vicino agli occhi;
  • problemi di udito o di equilibrio;
  • debolezza muscolare sul lato del volto colpito.
In casi rarissimi, il virus si può diffondere nel cervello o nel midollo spinale, causando attacchi cardiaci o la meningite (un’infezione delle membrane che rivestono il cervello e il midollo spinale).

Cura per il fuoco di Sant'Antonio

La cura per l'Herpes Zoster, o fuoco di Sant’Antonio, prevede l’assunzione di farmaci antivirali: questi, che necessitano di prescrizione medica, possono diminuire la durata e l’intensità della patologia, ma anche impedire la comparsa di alcuni disturbi connessi con la patologia.

È consigliabile iniziare la terapia non appena si nota la comparsa di eritemi sulla pelle; un’altra possibilità di trattamento è costituita dall’assunzione di antinfiammatori corticosteroidi.

Per via generale, si rivelano utili gli antibiotici, gli antinevralgici, gli analgesici e le vitamine del gruppo B. Qualche risultato si può ottenere con gli ultrasuoni.

Metodi chirurgici di anestesia (asportazione di gangli nervosi, infiltrazione degli stessi con sostanze anestetiche) possono essere presi in considerazione in quei casi, rari per fortuna, in cui il dolore è assolutamente insopportabile.

In soggetti che non soffrono di altre patologie, se trattato immediatamente, l’eritema ed il dolore causati dal fuoco di Sant’Antonio scompaiono dopo poche settimane, senza lasciare cicatrici.

Tuttavia, è una malattia ben più pericolosa per chi ha già un sistema immunitario indebolito a causa di altre patologie.

Herpes Zoster nei bambini: cosa fare

I bambini piccoli con Herpes Zoster hanno un decorso della malattia più veloce che negli adulti, che può variare da 1 a 3 settimane.

Il pediatra indicherà la terapia più adeguata, che non è sempre la stessa, ma si differenzia a seconda del grado di manifestazione della malattia. Non tutti i medici, infatti, ritengono necessario il trattamento nei bambini.

La terapia ha come principale obiettivo quello di alleviare il dolore che, se anche minore rispetto all'età adulta, crea comunque molto disturbi ai bambini. Essa, inoltre evita che insorgano complicazioni.

Rimedi naturali per l'herpes zoster

Anche se il farmaco antivirale è un efficace trattamento per il fuoco di Sant'Antonio, non è l'unica opzione.

Ecco quindi i rimedi naturali per il fuoco di Sant'Antonio, che possono ridurre il dolore e il disagio:

  • Bagni curativi – la pulizia quotidiana delle vesciche riduce il rischio di diffusione dell'infezione. Fare un bagno o una doccia per lenire la pelle. La freschezza dell'acqua può alleviare il dolore dalle vesciche e calmare il prurito. Si può anche fare un bagno curativo per ridurre i sintomi. Versare da 1 a 2 tazze di farina d'avena colloidale o amido di mais in acqua tiepida e immergersi per 15-20 minuti. Non usare acqua calda, la quale può peggiorare le vesciche, perché il calore aumenta il flusso sanguigno. Asciugare completamente il corpo e quindi lavare l'asciugamano per evitare di diffondere il virus agli altri.
  • Impacco umido e fresco – oltre a fare un bagno per alleviare il dolore e il prurito associati ad un'eruzione di herpes zoster, applicare un impacco fresco e umido. Farlo più volte durante il giorno per alleviare i sintomi. Immergere un panno in acqua fredda, strizzare l'acqua e applicare il panno sull'eruzione e sulle vesciche. La freschezza può ridurre il dolore. Ripetere il ​​processo tutte le volte che serve. Non applicare un impacco di ghiaccio sull'eruzione; il freddo può aumentare la sensibilità della pelle e peggiorare il dolore.
  • Bicarbonato di sodio e pasta di amido di mais –  creare una pasta utilizzando amido di mais o bicarbonato di sodio e acqua per alleviare naturalmente il prurito. Versare 2 parti di amido di mais o bicarbonato di sodio in una tazza, aggiungere una parte di acqua per ottenere la consistenza desiderata per la pasta. Applicare la miscela sull'eruzione cutanea, quindi risciacquare dopo 10-15 minuti. Ripetere più volte al giorno secondo necessità.
  • Lozioni e creme lenitive – grattare un'eruzione può causare cicatrici e prolungare le vesciche. Se il prurito non migliora dopo un bagno, un impacco fresco o una miscela di bicarbonato di sodio o amido di mais, utilizzare creme e lozioni lenitive. Esse non accelerano il processo di guarigione, ma possono aumentare il livello di benessere. Evitare lozioni profumate che possono causare ulteriore irritazione. Applicare unguenti topici contenenti la capsaicina, fino a 3-4 volte al giorno. È l'ingrediente attivo dei peperoncini. Ha un effetto antinfiammatorio per aiutare ad alleviare il dolore, il quale può aumentare dopo l'applicazione iniziale della crema, ma andrà via lentamente. Questa crema agisce riducendo i segnali di dolore inviati al cervello. Inoltre, è possibile applicare una lozione a base di calamina dopo bagni e docce per lenire la pelle irritata e aiutare a seccare le vesciche.
  • Rimedi omeopatici – si potrebbero considerare i rimedi omeopatici insieme alla terapia convenzionale per aiutare i sintomi a svanire. Alcuni supplementi e medicine a base di erbe possono anche aiutare il corpo a combattere il virus e trattare l'insonnia e l'ansia a causa del fuoco di Sant'Antonio. Questi includono: melatonina, erba di San Giovanni, olio di origano, echinacea, balsamo di limone, tè verde, acidi grassi essenziali. Consultare il proprio medico prima di assumere qualsiasi integratore. 
Anche se si trova un rimedio naturale efficace, non esiste una cura per l'herpes zoster. Il virus deve fare il suo corso. 
 
I rimedi non convenzionali, tuttavia, possono ridurre il disagio e l'irritazione e accelerare il processo di guarigione se usati in concomitanza con la terapia convenzionale. 

Dieta per il fuoco di Sant'Antonio

Un sistema immunitario indebolito peggiora il fuoco di Sant'Antonio, tuttavia, alcuni cambiamenti nella dieta possono rafforzare il sistema immunitario e impedire che l'herpes zoster si diffonda ad altre parti del corpo.

È consigliabile adottare misure per potenziare la funzione del sistema immunitario mangiando determinati cibi ed evitando gli altri. Una dieta per chi è affetto da herpes zoster consiste in alimenti ricchi di vitamina A, vitamina B12, vitamina C, vitamina D e l'amminoacido lisina. Gli alimenti che promuovono la guarigione includono:

  • frutta arancione e gialla
  • verdure a foglia verde
  • carne rossa
  • uova
  • pollo
  • pesce
  • latticini
  • cereali integrali
  • legumi
  • fagioli
  • pomodori
  • spinaci.
Ecco invece cosa non mangiare se si ha il fuoco di Sant'Antonio. Gli alimenti da escludere dalla dieta includono:

  • cibo e succhi con elevate quantità di zucchero
  • cibi ricchi di arginina (tra cui cioccolato, gelatina e noci)
  • carboidrati raffinati
  • cibi ricchi di grassi saturi.
Mangiare troppo questi alimenti può indebolire il sistema immunitario e potenzialmente prolungare il virus. Gli alimenti con alti livelli di arginina possono persino causare la riproduzione del virus.

Herpes zoster e vaccino

Il vaccino per l’herpes zoster è composto con alcuni virus della varicella, in una dose tale da innescare l'immunità in chi già ha sviluppato varicella in passato.
La patologia è infatti causata da una riattivazione del virus Varicella zoster, che risulta però latenizzato all'interno del paziente che lo ha contratto da bambino.

La vaccinazione è monodose e viene caldamente raccomandata soprattutto nella fascia dai 50 ai 79 anni. 

Chi si sottopone a questo vaccino deve anzitutto consultare un medico specializzato in immunologia o virologia, che valuterà benefici e rischi, relativi per esempio a età e presenza di altre morbilità o terapie farmacologiche in atto.

Tra le reazioni a seguito del vaccino si annoverano:

  • dolore, arrossamento o edema nel punto di iniezione;
  • mal di testa passeggero.
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Dr. Giuseppe Hautmann Medico Chirurgo
Dr. Giuseppe Hautmann
dermatologopsicoterapeuta

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