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Tigna

Dermatologia
Primo piano della Tigna sulla Pelle

Cos'è la tigna

La tigna è un'eruzione cutanea causata da un'infezione fungina.

Quando colpisce la pelle, la tigna si presenta come una macchia arrossata e pruriginosa a forma di anello con bordi netti, che si allargano più o meno rapidamente, lasciando intatta la cute al centro, che risulta quindi di un colore più chiaro.

Il contagio della tigna avviene di frequente e per contatto diretto con una persona o un animale infetto. La tigna in forma lieve risponde in poco tempo ai farmaci antifungini; le infezioni più gravi, invece, richiedono una cura più duratura.

Sintomi di tigna

Segni e sintomi della tigna nell'uomo possono includere:

  • Un'area squamosa a forma di anello e spesso rialzata, che si presenta solitamente su glutei, tronco, braccia e gambe
  • Prurito nella zona interessata
  • Una zona chiara o squamosa all'interno dell'anello, con una serie di bozzi ed escrescenze rosse.

Cause della tigna

La tigna è una infezione piuttosto comune, che colpisce soprattutto i bambini, ma si può manifestare anche in anziani e adulti.

La prevalente causa di tigna riguarda alcune tipologie di funghi dermatofiti, che si nutrono della cheratina presente nello strato corneo dell'epidermide e negli annessi cutanei: moltiplicandosi, provocano l'infezione.

Tipi di tigna

A seconda della sede in cui si manifesta, si distinguono diversi tipologie di tigna:

  • tinea corporis (tigna della pelle): quando le macchie si presentano nella pelle del corpo;
  • tinea capitis (tigna della testa): quando l'infezione colpisce il cuoio capelluto;
  • tinea cruris (tigna inguinale): quando interessa l'inguine;
  • tinea pedis (tigna del piede o piede d'atleta): quando il fungo colpisce il piede.

Tigna inguinale

La tigna dell'inguine, o tinea cruris, tende ad avere un colore bruno-rossastro e si estende dalle piaghe dell'inguine verso il basso su una o entrambe le cosce.

Altre condizioni che possono mimare la tigna all'inguine comprendono infezioni da lieviti, psoriasi e intertrigine (un rash di logoramento che deriva dallo sfregamento della pelle con la pelle).

Generalmente, la cura per la tigna inguinale può prevedere antimicotici per via orale (a base di itraconazolo) o applicati direttamente sulla zona interessata, attraverso creme o lozioni (per esempio, a base di miconazolo o naftifina).

Tigna del cuoio capelluto

La tigna del cuoio capelluto, o tinea capitis, colpisce comunemente i bambini, per lo più nella tarda infanzia o durante l'adolescenza. Questa condizione può diffondersi nelle scuole.

La tinea capitis appare come il ridimensionmento del cuoio capelluto che è associato con i punti calvi (in contrasto con seborrea e forfora, per esempio, che non causano la perdita dei capelli).

Tigna: come avviene il contagio nell'uomo

La tigna è una malattia molto contagiosa.

Il contagio della tigna può avvenire da persona a persona per contatto diretto della pelle o tramite oggetti contaminati, o ancora a seguito di un contatto con animali infetti.
I gatti, per esempio, sono molto spesso portatori di tigna. Anche i cani, così come gli animali di grossa taglia (mucche, cavalli) possono trasmettere la tigna all’uomo.

Come evitare il contagio da tigna

Per evitare di trasmettere o contagiarsi con la tigna, bisogna tenere a mente come questa si diffonde e prendere precauzioni di conseguenza.

Il contagio da tigna avviene nei seguenti modi:

  • Tigna da uomo all'uomo − Essa si diffonde per contatto diretto con una persona infetta.
  • Tigna da animale all'uomo − È possibile contrarre la tigna toccando un animale che ha contratto la tigna. Essa può diffondersi mentre si accarezzano e coccolano cani o gatti. È anche abbastanza comune nelle mucche.
  • Tigna da oggetto all'uomo − È possibile che la tigna si diffonda per contatto con oggetti o superfici che una persona infetta o un animale ha recentemente toccato o su cui si è strofinato; tali oggetti includono vestiti, asciugamani, lenzuola e federe, biancheria intima, ma anche pettini e spazzole.
  • Tigna dal suolo all'uomo − In rari casi, infine, la tigna può essere trasmessa all'uomo tramite il contatto con un suolo infetto. L'infezione molto probabilmente si verificherebbe però a seguito di un contatto prolungato con il suolo altamente infetto.
Sia la rogna e la tigna sono zoonotici, il che significa che possono essere passati da animali domestici a persone. Se si sospetta che il vostro animale domestico è infetto è importante:

  • Indossare sempre guanti durante la manipolazione del vostro animale domestico o la pulizia dei loro oggetti, dalla cassetta dei bisogni alle ciotole alla cuccia.
  • Lavarsi le mani dopo aver maneggiato il vostro animale domestico, la cuccia o qualsiasi oggetto con cui il vostro animale domestico potrebbe essere stato in contatto.
  • Disinfettare accuratamente le zone potenzialmente contaminate.

Come si manifesta la tigna nell'uomo: i sintomi

Le lesioni tipiche della tigna hanno l'aspetto di un anello formato da vescichette rosse o da pelle squamosa e arrossata, che cresce allargandosi sempre di più.

Mano a mano che si espande, l'anello diventa chiaro al centro, mentre le zone più esterne, che rappresentano il fronte dell'infezione che avanza, continuano a essere rossastre.

Uno dei sintomi della tigna è il prurito che queste lesioni possono provocare; oltre ad essere in rilievo, da esse può trasudare del liquido. Nel caso in cui il fungo infetti il cuoio capelluto (questo avviene solo nei bambini) può portare a una perdita di capelli, tale da causare calvizie a chiazze.

Quando, invece, la micosi prolifera sulle unghie le scolora, le ispessisce e può anche arrivare a sgretolarle. Il prurito può portare a grattarsi fino a promuovere sovrainfezioni batteriche.

In questi casi, ai sintomi tipici della tigna si possono aggiungere:

  • gonfiori, 
  • peggioramenti improvvisi dell'arrossamento della pelle;
  • pus;
  • febbre.

Diagnosi di tigna

La diagnosi della tigna si basa generalmente sull'osservazione della pelle. La conferma dell'infezione giunge attraverso il prelievo di squame, frammenti di unghia o capelli, da esaminare poi al microscopio per identificare la presenza del fungo dermatofita o da coltivare in laboratorio per la successiva identificazione.

Si può anche osservare l'area infetta illuminandola con una luce blu (lampada di Wood) in una stanza buia. Se il fungo appare fluorescente, si è in presenza di tigna.

Come si cura la tigna nell'uomo

La cura della tigna nell'uomo prevede una terapia antimicotica, che varia a seconda del tipo ti fungo, dello stato immunologico del paziente, della zona colpita e dell'estensione dell'infezione, generalmente della durata di qualche settimana.

I farmaci per la tigna includono gli antimicotici, che possono essere assunti con applicazioni locali (creme, lozioni, polveri) oppure per via sistemica, nel caso di infezioni gravi e/o estese. La terapia sistemica per curare la tigna può prevedere l'utilizzo di alcuni medicinale a base di itraconazolo o fluconazolo.

In ogni caso, è necessario rivolgersi al proprio medico.

Tigna e rogna

In molti si chiedono se tigna e rogna sono la stessa cosa; in effetti, è difficile capire la differenza tra tigna e rogna, ma non è così impossibile. Entrambe sono malattie zoonotiche, ossia possono essere trasmesse dagli animali all'uomo, perciò è importante fare molta attenzione.

La rogna è causata da parassiti (acari) che si introducono nella pelle dell'uomo e degli animali domestici, mentre la tigna è causata da funghi dermatofiti che si nutrono della cheratina presente sul derma.

Anche la rogna (o scabbia), così come la tigna, provoca un intenso prurito e la conseguente formazione di vescicole, croste e papule, ma non ha la caratteristica forma ad anello della tigna.

Ricordare, poi, che anche se la rogna risulta molto più comune della tigna negli animali, non tutte le cosiddette rogne degli animali sono trasmissibili all’uomo, ma soltanto quella provocata dall'acaro Sarcoptes scabiei.

Le manifestazioni di rogna, infine, sono più comuni in autunno, e dipendono dallo stress dovuto allo spostamento degli animali al chiuso in preparazione all'inverno. 
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Prof. Marcello Monti Medico Chirurgo
Prof. Marcello Monti
dermatologo

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