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Tumore al pancreas

Epatologia Oncologia
Tumore al pancreas

Tumore al pancreas e aspettativa di vita

Il tumore al pancreas è un tumore raro, come per esempio può dirsi del tumore al polmone, al seno, all'intestino o alla prostata.

Circa 7.800 persone su statistica annua hanno come esito di diagnosi il tumore al pancreas. Il tumore al pancreas può essere considerato la causa più comune di morte per tumore, pari al 5% di tutti i casi tumorali.

Chi è colpito da tumore al pancreas?

I soggetti più colpiti da tumore del pancreas hanno potenzialmente un'età compresa tra i 50 e gli 80 anni, sebbene il tumore al pancreas possa verificarsi a qualsiasi età. Circa il 63% delle persone con diagnosi di tumore al pancreas hanno all'incirca 70 anni. Gli uomini, inoltre, tendono ad essere più colpiti rispetto alle donne.

Cosa è il pancreas?

Il pancreas è una ghiandola che produce e rilascia sostanze in altre parti del corpo, situata nella parte superiore dell’addome. Il pancreas si estende per 15 cm in lunghezza e si trova dietro lo stomaco, dove le costole incontrano nella loro parte inferiore lo sterno. Il pancreas ha la forma di una foglia.

La parte più larga della ghiandola è conosciuta come la testa, l'estremità sottile è la coda e la sezione intermedia è il corpo. Il pancreas produce enzimi digestivi (proteine) e un ormone, meglio noto come insulina.

Gli enzimi digestivi contribuiscono a sintetizzare il cibo in piccoli frammenti, in modo che possa essere assorbito dal corpo. L'insulina aiuta a mantenere i livelli di zucchero nel sangue ad un livello stabile.

Come si manifesta il tumore al pancreas?

Il tumore al pancreas è una forma molto grave di tumore, difficile sia da rilevare che da trattare.

Poiché il tumore al pancreas evidenzia pochi sintomi nelle sue fasi iniziali, la patologia spesso non viene diagnosticata se non negli stadi avanzati. 

Benché il tumore al pancreas non possa essere sottoposto a cure, i trattamenti possono aiutare a rallentare la crescita del tumore, monitorando l'evolversi della malattia.

Quali sono i sintomi del tumore al pancreas?

Quando il tumore al pancreas si sviluppa nel suo stadio iniziale, non si percepiscono i sintomi. Questo significa che non si percepiscono sintomi rilevanti, se non nello stadio avanzato.

I sintomi del tumore al pancreas possono dipendere da vari fattori, quindi difficilmente può essere diagnosticato. È importante ricordare che molti di questi non sono specifici di questo tumore. Per esempio, nausea e febbre sono sintomi molto comuni, riscontrabili anche in altre tipologie di malattie.

Chiaramente è importante contattare il medico di base, nel caso in cui essi si sviluppino improvvisamente, causando dolori rilevanti. Ecco di seguito alcuni sintomi del tumore al pancreas nello stadio iniziale:


Dolore

Il tumore al pancreas può causare dolore e disagio nella parte superiore dell'addome (pancia), che si estende a volte alla schiena. In un primo momento, il dolore può essere passeggero, ma man mano che il tumore avanza, i dolori si intensificano maggiormente, in particolare quando si mangia e quando si è stesi.

Perdita di peso

Molte tipologie di tumore possono causare perdita di peso o inappetenza, in quanto le cellule tumorali privano le cellule sane del loro regolare nutrimento. Nel tumore al pancreas è più facile perdere peso, poiché è coinvolta la parte del nostro apparato digerente dove l’organismo aiuta la digestione, mediante il rilascio di enzimi nell'intestino. Se il pancreas non è in grado di rilasciare questi enzimi a causa del tumore, allora l’organismo avrà più difficoltà nella digestione del cibo (in particolare di cibi molto grassi). Ciò può causare perdita di peso e malnutrizione, per via dell'incapacità dell'organismo nell'assimilazione di sostanze nutritive.

Itterizia

L'ittero è una condizione che presenta i seguenti sintomi

  • colorito giallastro della pelle e del bianco (sclera) degli occhi;
  • urine giallo scuro/arancione;
  • feci chiare;
  • prurito
L'ittero può essere causato da una serie di altre condizioni, quali calcoli biliari o epatite, ed è raramente provocato dal tumore.  L'ittero si sviluppa se la parte del pancreas interessata dal tumore è la testa, che è in grado di bloccare il dotto biliare, responsabile del deflusso della bile (un liquido che aiuta a digerire il cibo) a partire dal fegato, verso l'intestino. La bile contiene una sostanza chimica chiamata bilirubina coniugata, che deve essere sintetizzata dal corpo mediante il fegato. Se il dotto biliare è bloccato, la bilirubina coniugata si accumula, provocando i sintomi di ittero.

Diabete

Il pancreas è responsabile della produzione di insulina. Se l’organismo non ha l'insulina, non può veicolare il glucosio dal sangue alle cellule. I sintomi del diabete sono i seguenti:

  • sete eccessiva;
  • eccessiva produzione di urina;
  • spossatezza;
  • perdita di peso.
Il tumore al pancreas può essere indice di diabete, in quanto è in grado di produrre sostanze chimiche che interferiscono con il normale effetto di insulina.

Nausea e vomito

Solitamente si percepiscono nausea e vomito negli stadi avanzati del tumore al pancreas. Questo perché quando il tumore avanza può provocare il blocco di una parte del tratto digerente, che è contiguo al pancreas.

Febbre e brividi

Si possono avvertire stati febbrili, nel caso in cui il pancreas sia infiammato a causa del tumore.

Quali sono le cause del tumore al pancreas?

Le cause del tumore sono legate a un cambiamento nella struttura del DNA, che si trova in tutte le cellule umane.

Il DNA fornisce cellule aventi istruzioni di base, ad esempio come crescere e quando riprodursi. Un cambiamento nella struttura del DNA (mutazione genetica) altera le istruzioni, provocando una crescita e una riproduzione incontrollata delle cellule e la produzione di un tessuto tumorale.

Quali sono le modalità di diffusione del tumore al pancreas?

Se non curato, il tumore al pancreas può crescere e diffondersi in altre parti del corpo, attraverso il sistema linfatico, il sangue e altre cavità del corpo.

Il sistema linfatico è composto da una serie di ghiandole (o linfonodi) diffusi in tutto l’organismo. Le ghiandole linfatiche producono molte cellule necessarie al sistema immunitario per combattere le infezioni. 

Quando il tumore si diffonde attraverso il sangue, può raggiungere il fegato e a volte altre parti del corpo.

Quali sono i fattori di rischio?

Anche se il tumore al pancreas non è stato ancora pienamente approfondito, alcuni fattori di rischio responsabili del potenziale sviluppo del tumore sono:

  • Età
  • Fumo
  • Gruppi sanguigni (A, AB e B)
  • Pancreatite cronica, l'infiammazione cronica del pancreas
  • Fattori di una sindrome tumorale familiare
Quale età è più a rischio di tumore al pancreas?

Il tumore al pancreas colpisce soprattutto persone di età tra i 50 e gli 80 anni, anche se il 63% delle persone con diagnosi di tumore al pancreas hanno all'incirca 70 anni, quindi interessa fasce di età anche avanzate.

Il fumo provoca quasi un terzo di tutti i tumori al pancreas. Fumare sigarette, sigari o tabacco da masticare può aumentare il rischio di sviluppare il tumore al pancreas. 
Questo perché il fumo del tabacco contiene tossine nocive e sostanze chimiche che possono causare irritazione e infiammazione (gonfiore) nei tessuti e negli organi all'interno dell’organismo.

I pazienti con gruppi sanguigni A, AB o B hanno molta più probabilità di sviluppare il tumore al pancreas rispetto ai pazienti con gruppo sanguigno O.

Infine, per i soggetti affetti da pancreatite cronica, una conseguenza della patologia consiste nelle maggiore probabilità di ammalarsi di tumore al pancreas.  Anche se molto rari, i pazienti con pancreatite ereditaria hanno una percentuale di rischio particolarmente alta nel contrarre il tumore al pancreas, soprattutto a partire dall'età di 40 anni.

Come diagnosticare il tumore al pancreas?

Nella fase iniziale è molto difficile intuire i sintomi del tumore al pancreas, i quali sono molto più evidenti nelle fasi più avanzate del tumore.

Nel caso in cui il medico di famiglia dovesse nutrire dei sospetti di potenziale tumore al pancreas, gli esami consigliati sono sicuramente quelli del sangue, delle urine, della bile, della pelle e degli occhi. Il medico di famiglia può visitare anche l’addome, valutarne il gonfiore o qualsiasi anomalia, anche se la posizione nascosta del pancreas non permette di poter stimare lo sviluppo dei tumori da una semplice diagnosi fisica. Inoltra, egli potrà valutare di assegnare ulteriori analisi da effettuare in ospedale.

Quando si effettua l'ultrasuono nei casi di tumore al pancreas?

L'ultrasuono è una particolare tipologia di ecografia, che utilizza onde ad alta frequenza del suono, capaci di riprodurre un'immagine della parte interna dell’intestino. Se il medico di famiglia sospetta un potenziale tumore al pancreas allora può prescrivere un'ecografia all'addome.

Durante l’ecografia, egli sarà in grado di valutare anomalie del pancreas. L'ecografia è una procedura indolore, tuttavia, non sempre è in grado di evidenziare il tumore al pancreas, poiché gli ultrasuoni non possono penetrare in profondità i tessuti del corpo.

Quando si effettua la tomografia computerizzata (TAC)?

Una tomografia computerizzata (TAC) è in grado di produrre un'immagine dettagliata della parte interna del corpo, utilizzando una serie di immagini radiografiche. Il medico può utilizzare i risultati di questa scansione per verificare eventuali anomalie e valutare le dimensioni del tumore al pancreas.

Quando si effettua la risonanza magnetica?

Una risonanza magnetica produce un'immagine della parte interna dell’organismo, mediante forti onde magnetiche. Essa richiede più tempo per l’esecuzione e può essere rumorosa e claustrofobica. Come per una TAC, una risonanza magnetica permette al medico di verificare la presenza di indici tumorali in altre parti del corpo.

Quando si effettua l'ecografia endoluminale?

Un altro test che può essere eseguito per diagnosticare un tumore al pancreas è l'ecografia endoluminale. Durante una ecografia endoluminale, un telescopio sottile e flessibile (noto come endoscopio) viene fatto passare attraverso la bocca e attraverso lo stomaco. 

Un sondino ecografico, attaccato alla punta del telescopio, è in grado di scattare foto molto accurate del pancreas. Essendo molto invasivo, di solito si somministra un sedativo per anestetizzare i soggetti.

Quando si effettua la colangiopancreatografia retrograda endoscopica nei casi di tumore al pancreas?

Un colangiopancreatografia retrograda endoscopica prevede l'inserimento di un tubo di plastica nel dotto biliare. Un telescopio sottile e flessibile viene inserito attraverso la bocca e attraverso lo stomaco. L'endoscopio è in grado di iniettare un colorante speciale nella bile e nei dotti pancreatici. 

Nel momento in cui il colorante è stato iniettato, può essere effettuata la radiografia. Il colorante apparirà sulla radiografia e dovrebbe essere in grado di delineare il tumore, che manda in blocco i dotti biliari e il pancreas. Una sessione dell'esame può richiedere dai 30 ai 60 minuti. 

Di solito si somministra un sedativo per fare rilassare i soggetti. Durante la procedura, una piccola spazzola (brush) viene spinta all'interno del dotto biliare, per raccogliere delle cellule e valutare lo status tumorale delle cellule.

Quando è consigliata la laparoscopia?

Una laparoscopia è una procedura chirurgica, che permette di accedere all'interno dell'addome (pancia) e del bacino.

Nel corso di una laparoscopia, viene eseguita una lieve incisione sull'addome in modo che un laparoscopio (un sottile microscopio bendy) possa essere fatto passare attraverso. Questo permetterà al medico di vedere l'interno dell’organismo e assicurarsi che il tumore non si sia diffuso, prima di procedere alla rimozione del tumore al pancreas

Questa procedura viene eseguita in anestesia totale.

Quando si effettua una biopsia nei casi di tumore al pancreas?

La biopsia consiste nel prelievo di un piccolo campione di cellule tumorali da un tumore sospetto.

Queste cellule possono quindi essere testate in laboratorio per analizzare la loro tipologia (benigne o maligne). Se i medici ritengono che il tumore al pancreas non possa essere rimosso, si può eseguire una biopsia anche mediante un ago lungo e sottile che passa attraverso l'addome, mediante biopsia e TAC.

Come curare il tumore al pancreas?

I trattamenti per il tumore al pancreas dipendono dal tipo di posizione e dallo stadio del tumore.

Altri fattori di influenza sono sicuramente l’età e la tipologia dell’organismo considerato. Il primo obiettivo è quello di rimuovere completamente il tumore e le altre cellule tumorali dall'organismo.

Se questo non è possibile, i medici si concentreranno sulla prevenzione del tumore al pancreas, in modo da non causare ulteriori danni all'organismo.
 
In alcuni casi, non è possibile sbarazzarsi del tumore o rallentarne il corso. In questo caso, il trattamento avrà lo scopo di alleviare i sintomi per rendere più confortevole la convivenza col tumore al pancreas. 

Purtroppo, il tumore al pancreas è attualmente molto difficile da trattare.

Quali sono le terapie per curare il tumore al pancreas?

Le possibili terapie per curare il tumore al pancreas sono:

Alcune forme di tumore al pancreas richiedono solo una forma di trattamento, mentre altre possono richiedere tutti e tre i trattamenti.

Cosa prevede il trattamento chirurgico?

La chirurgia è di solito l'unico modo per debellare completamente il tumore al pancreas.

Poiché il tumore al pancreas è di solito nello stadio avanzato nel momento in cui viene diagnosticato, la chirurgia è adatta solo per circa il 20% dei pazienti. Se il tumore al pancreas si è sviluppato attorno ai vasi sanguigni importanti, la chirurgia non sarà un'opzione adatta.

Se il tumore si è diffuso in altre zone del corpo, in questo caso la chirurgia non è auspicabile, in quanto i rischi sono più preponderanti rispetto ai potenziali benefici. L’intervento chirurgico per il carcinoma pancreatico, di solito può essere effettuato solo su pazienti che godono di buona salute. 

Questo perché la chirurgia del tumore al pancreas è spesso lunga e complessa, e il processo di recupero può essere lento. Ci sono diverse procedure chirurgiche:

  • Procedura di Whipple
  • Pancreasectomia distale
  • Pancreasectomia totale
  • Intervento chirurgico per alleviare i sintomi
Cosa prevede la procedura di Whipple?

La procedura di Whipple è l'operazione più comunemente usata per trattare il tumore al pancreas. Si tratta della rimozione della testa del pancreas.

Il chirurgo dovrà rimuovere anche la prima parte dell’intestino, la cistifellea e parte del dotto biliare; a volte anche parte dello stomaco deve essere rimosso.

La fine del dotto biliare e la restante parte del pancreas vengono poi collegate al piccolo intestino.  Ciò significa che la bile e gli enzimi pancreatici (prodotti chimici che accelerano le reazioni chimiche nel corpo) possono essere rilasciati ancora nel sistema digerente. Dopo questa operazione, circa un paziente su tre ha bisogno di prendere gli enzimi per aiutarsi a digerire il cibo. La procedura di Whipple comporta un intervento chirurgico lungo e intenso.

Cosa prevede la pancreasectomia distale?

Un pancreasectomia distale implica la rimozione della coda e della parte centrale del pancreas.

Il chirurgo in genere rimuove anche la milza; a volte si rimuoverà anche parte dello stomaco e perfino una parte dell'intestino a sinistra della ghiandola surrenale, rene sinistro e il diaframma sinistro (muscolo che separa la cavità toracica dall'addome). Come per la procedura di Whipple, una pancreasectomia distale è un'operazione lunga e complessa, eseguita solo se necessaria.

La chirurgia per il tumore al pancreas non sempre ha un'ottima riuscita. Di solito è molto difficile rimuovere completamente tutte le cellule tumorali.

Questo perché essendo anomale, le cellule tumorali si staccano e iniziano a formarsi in altre parti del corpo. A volte questi accumuli di cellule sono così microscopici da non poter essere rilevati da scansioni o raggi X, per cui il medico non è in grado di rimuoverli.

Cosa prevede la pancreasectomia totale?

Durante una pancreasectomia totale, il pancreas completo è rimosso. 
Questa procedura a volte è necessaria a causa della posizione del tumore. Il chirurgo provvederà a rimuovere:  

  • dotto biliare;
  • cistifellea;
  • milza;
  • parte del piccolo intestino;
  • una parte dello stomaco;
  • linfonodi circostanti (parte del sistema immunitario del corpo).
Dopo una pancreasectomia totale, sarà necessario fare una cura di enzimi per facilitare l’apparato digerente nella digestione del cibo.

Si potrà essere inoltre portatori di diabete perché il pancreas è responsabile della produzione di insulina. La rimozione della milza può comportare infezioni e può anche influenzare la capacità di coagulazione del sangue. Questo significa che sarà prescritta l’assunzione di antibiotici, quali penicillina (o un antibiotico alternativo se si è allergici a questo) per tutta la vita, e sarà necessario osservare vaccinazioni regolari.

A volte, potrebbe essere necessario assumere le compresse per un breve periodo, per evitare che le piastrine si attacchino le une con le altre (le piastrine sono piccole cellule che compongono il coagulo di sangue).

Quando è necessario effettuare un intervento chirurgico per alleviare i sintomi del tumore al pancreas?

Anche se la chirurgia a volte non è idonea per la rimozione del tumore al pancreas, può però alleviarne i sintomi.

Questo tipo di chirurgia non cura la sua condizione, ma rende più semplice la gestione del tumore. Per contribuire ad alleviare i sintomi di ittero, si può inserire uno stent del dotto biliare, per contribuire a tenerlo aperto. Uno stent è un tubicino che permetterà alla bile di essere elaborata dal fegato, fermando quindi la sostanza chimica presente nella bile gialla (bilirubina), la cui presenza provoca l'ittero. 

Nel caso in cui lo stent non sia idoneo per bypassare il dotto biliare bloccato, durante l'operazione il chirurgo può incidere il dotto biliare appena sopra il blocco e ricollegarlo all'intestino, permettendo alla bile di defluire. Queste tipologie di intervento sono molto meno intense rispetto alla chirurgia effettuata sul pancreas. Il recupero è immediato e i problemi di ittero risolti.

Cosa prevede la chemioterapia?

La chemioterapia è un tipo di trattamento anti-tumorale, che impedisce alle cellule tumorali di moltiplicarsi.

I farmaci chemioterapici possono essere assunti per vena o tramite pasticche (per bocca). Solitamente, la chemioterapia uccide anche le cellule buone per cui si hanno molti effetti collaterali:

Questi sono sintomi temporanei, che scompaiono nel momento in cui il trattamento finisce. Il trattamento di chemioterapia è spesso usato insieme a chirurgia e radioterapia, per garantire che il tumore al pancreas sia trattato nel miglior modo possibile.

Cosa prevede la radioterapia?

La radioterapia è una tipologia di terapia anti-tumorale, che utilizza fasci ad alta energia della radiazione per ridurre il tumore e alleviare il dolore. Effetti collaterali di questo trattamento includono:

  • affaticamento;
  • irritazioni cutanee;
  • inappetenza;
  • ferite dell'esofago.
Questi sono sintomi temporanei che scompaiono nel momento in cui il trattamento finisce.

Quali sono le tempistiche di recupero dopo gli interventi di tumore al pancreas?

Il recupero da intervento di tumore al pancreas può essere un processo lungo e difficile.

Solitamente, permane il dolore, che può essere alleviato mediante trattamenti post-operatori.

Dopo ogni intervento chirurgico che interessa l’apparato digerente, l'intestino sarà temporaneamente in stand-by.  Questo significa che il soggetto non sarà in grado di mangiare o bere subito. Si inizierà a sorseggiare i liquidi, per poi iniziare a mangiare regolarmente.

È auspicabile, quindi, chiedere l’intervento di un nutrizionista affinché si possa trovare la dieta adeguata.

Dopo la rimozione del tumore al pancreas, è normale prassi essere sottoposti a una seduta semestrale di chemioterapia, per aumentare notevolmente le probabilità di guarigione.
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Dr. Giuseppe Gattulli Medico Chirurgo
Dr. Giuseppe Gattulli
oncologosenologo

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