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Alimenti: i 7 additivi chimici più comuni

Elisabetta Ciccolella | Farmacista

Ultimo aggiornamento – 20 Febbraio, 2014

Chiunque abbia letto l’etichetta di un alimento confezionato sa che i nostri cibi sono pieni di sostanze chimiche dai nomi impronunciabili.

Secondo la Food and Drug Administration, moltissime di queste sostanze sono sicure per la salute dell'uomo, ma, secondo alcuni scienziati, la loro presenza negli alimenti potrebbe destare qualche preoccupazione.

Quali additivi chimici si trovano comunemente nel nostro cibo?

Vi parliamo di sette molecole tra le più usate dall’industria alimentare:

  1. Tartrazina e altri coloranti per alimenti: l’uso della tartrazina e altri coloranti per alimenti è stato associato all’iperattività nei bambini ed è stata causa di cancro negli animali da laboratorio. Generalmente, queste sostanze si trovano nelle caramelle, nelle bevande e nei prodotti da forno.
  2. Butilidrossianisolo: il BHA viene usato come conservante in alcuni cereali, gomme da masticare e patatine. Secondo il National Institutes of Health statunitense, il Butilidrossianisolo potrebbe essere cancerogeno per l'uomo, poiché studi condotti sugli animali hanno dimostrato che la sostanza chimica provoca il tumore nei ratti e criceti.
  3. Propil-gallato: il Propil-gallato è usato come conservante e antiossidante nei prodotti oleosi, come la maionese e nelle carni secche. Secondo il National Institutes of Health degli Stati Uniti, nell’uomo, il gallato di propile potrebbe interferire con l’azione di alcuni ormoni, conducendo a problematiche riguardanti sviluppo, riproduzione, fertilità e a un aumento del rischio di alcuni tumori. 
  4. Nitrito di sodio: il Nitrito di sodio è spesso utilizzato per la conservazione degli alimenti e per conferire la colorazione rossastra di carni, pancetta, prosciutto, pesce affumicato. Si trova in natura in molte verdure, ma in questo caso la presenza della vitamina C impedisce la trasformazione dei nitriti in nitrosammine, potenzialmente cancerogene per l’uomo. 
  5. TBHQ (terz-butilidrochinone): questo conservante chimico è utilizzato nei cracker e nelle patatine. È presente anche in vernici, lacche e resine. In quantità piccolissime è ben tollerato, ma sembra che, in dosi superiori a quelle consentite nei cibi dalla FDA, il TBHQ potrebbe per causare nausea, vomito, delirio, senso di soffocamento e collassi.
  6. Biossido di silicio, silice e silicato di calcio: il Biossido di silicio, o silice, è una sostanza naturale utilizzata per formulare caffè solubile, minestre essiccate, alimenti in polvere e nei repellenti per insetti. Studi sui ratti dimostrano che l'esposizione ad alte dosi causa problemi polmonari. 
  7. Triacetina (glicerolo triacetato): la Triacetina, è un additivo alimentare ritenuto sicuro dalla FDA. Viene usato nelle gomma da masticare e nelle caramelle gommose e poi come conservante nei cibi secchi. È utilizzato anche in profumi, cosmetici, filtri per sigarette e farmaci, come il Viagra.

Insomma, a leggere gli ingredienti di ogni cosa che mangiamo potremmo finire con il perdere l'appetito… 

La scelta dei cibi biologici è spesso legata alla consapevolezza della presenza di sostanze chimiche che potrebbero, a lungo andare, influire negativamente sulla nostra salute. 

 

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Elisabetta Ciccolella | Farmacista
Scritto da Elisabetta Ciccolella | Farmacista

La salute è il bene più importante. Questo è ciò che credo e che, da brava farmacista, cerco di trasmettere ogni giorno ai pazienti con cui mi rapporto.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
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