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Pancia gonfia e dolore addominale: inizia a capirne le vere cause

Tania Catalano | Biologa

Ultimo aggiornamento – 03 Febbraio, 2022

Pancia gonfia, dolore addominale e stomaco gonfio: le cause

Non si tratta solo di un fattore estetico. La pancia gonfia, infatti, oltre alla linea, disturba (e non poco!) anche e soprattutto il nostro stato di salute generale, causando dolore e irritabilità.

La pancia gonfia può essere infatti il campanello d’allarme di diversi stati patologici e, per questo, se il problema è persistente non bisogna sottovalutarlo. Ma che cosa succede al nostro corpo quando abbiamo la pancia gonfia e dolorante, così come gonfiore addominale

Scopriamolo insieme.

5 cause comuni di gonfiore addominale

Che si tratti di un periodo in cui il nostro intestino è pigro, di bruciore di stomaco dopo un pasto pesante, o di un gonfiore transitorio e occasionale, i disturbi digestivi sono tra i primi 5 motivi che ci conducono da un gastroenterologo.

Ma quali sono le cause di pancia gonfia e dolorante?

Sindrome dell’intestino irritabile (IBS)

La sindrome del colon irritabile potrebbe essere la causa del mal di pancia, se il gonfiore si protrae nel tempo insieme a sintomi quali dolore, stitichezza e/o attacchi di diarrea.

Si tratta di una condizione intestinale molto comune: siamo nell’area dei disturbi funzionali, il che significa che non c’è nulla di sbagliato nella struttura dell’intestino, ma risulta anormale il modo in cui funziona l’intestino stesso. Ricordiamo che il gonfiore addominale è uno degli effetti collaterali più dirompenti della sindrome del colon irritabile. Per molti, tende a peggiorare verso la sera, disturbando le ore notturne.

Purtroppo, non esiste una cura per l’IBS, ma si possono gestire i sintomi eliminando alcuni alimenti contenenti fibre come:

  • Pane integrale
  • Avena
  • Muesli
  • Biscotti
  • Digestivi
  • Barrette di cereali
  • Pane bianco
  • Dolci
  • Cracker

Invece, possono essere di aiuto i probiotici, lo yogurt e i fermenti lattici. Nel caso di sintomatologia molto dolorosa, come stitichezza o diarrea, è possibile ricorrere a farmaci anti-spastici, lassativi e anti-diarroici.

Flatulenza

Alcune condizioni possono causare la formazione di gas, rendendo la pancia molto gonfia, anche quando l’aria è presente in quantità normali.

È il caso dei soggetti che soffrono di aerofagia, causata da cibi specifici, come:

  • Fagioli
  • Legumi
  • Broccoli
  • Cavoli
  • Prugne
  • Mele
  • Cibi contenenti sorbitolo in sostituzione dello zucchero

Per eliminare il problema, spesso basta ridurre l’assunzione di questi alimenti, ricchi di carboidrati non assorbibili, che tendono a essere digeriti molto lentamente, rilasciando piccole quantità di gas di zolfo, mentre attraversano l’intestino. 

Episodi di flatulenza risultato perfettamente normali fino alle 15 volte al giorno. Tuttavia, sebbene non esista una definizione medica di flatulenza eccessiva, quando questa infastidisce, causa dolore e crea molto disagio.

Celiachia

La celiachia, ovvero l’intolleranza al glutine (che si trova nel grano, nell’orzo, nella segale e in tutti gli alimenti che li contengono), è una condizione autoimmune, in cui il corpo «scambia» le sostanze contenute nel glutine per una minaccia e le attacca, causando danni alla superficie dell’intestino tenue, che a sua volta influisce sulla capacità di assorbire i nutrienti dal cibo.

Un tempo, questo disturbo veniva diagnosticato principalmente nei bambini, ma oggi molti individui scoprono di essere affetti da celiachia persino durante la mezza età. Ricordiamo che questa patologia causa principalmente:

  • Stanchezza
  • Pancia dolorante
  • Stomaco gonfio
  • Anemia

La diagnosi di celiachia avviene attraverso indagini più o meno invasive che vanno dagli esami del sangue per la ricerca di autoanticorpi anti-endomisio (EMA), anti-transglutaminasi (tTGA) e antigliadina (AGA), a esami più invasivi ma senza alcun margine di errore come la gastroscopia. È bene sottolineare che l’intolleranza al glutine va trattata evitando tutti gli alimenti che lo contengono.

Fluttuazioni ormonali

Gli sbalzi ormonali potrebbe essere la causa della pancia gonfia nel periodo premestruale o nelle prime fasi della gravidanza.
Durante la gravidanza, e appena prima del ciclo mestruale, aumentano i livelli di progesterone. Questo ormone può rallentare la motilità intestinale: il cibo passa più lentamente attraverso l’apparato digerente, generando gonfiore e, spesso, costipazione.

L’esercizio fisico può aiutare a migliorare la motilità intestinale. Camminare per 30 minuti al giorno potrebbe essere fare davvero la differenza. Per evitare la stitichezza, bisogna inoltre ricordarsi di bere molti liquidi e mangiare molta frutta, verdura e cereali integrali.

Cancro ovarico

Se il gonfiore è persistente e si hanno altri sintomi come una perenne sensazione di pienezza e dolore addominale, potrebbe anche trattarsi di cancro alle ovaie.

Purtroppo, i sintomi del cancro ovarico tendono a essere piuttosto aspecifici, per questo spesso viene diagnosticato tardivamente. Il tumore dell’ovaio, infatti, nelle fasi precoci non dà alcun tipo di sintomo.

In ogni caso, tra i sintomi che andrebbero tenuti sotto controllo (soprattutto se si verificano insieme e improvvisamente) troviamo:

  • Addome gonfio
  • Aerofagia
  • Bisogno di urinare frequente
  • Sensazione di sazietà, anche a stomaco vuoto

Quelli appena descritti sono sintomi aspecifici che vengono spesso sottovalutati, poiché comuni a quelli di altre patologie. In questi casi, un’ecografia pelvica fornirà una indispensabile indicazione diagnostica.

In generale, mai sottovalutare una pancia gonfia e dura: consultate il vostro medico!

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Tania Catalano | Biologa
Scritto da Tania Catalano | Biologa

Sono laureata in Scienze Biologiche e sto per conseguire la laurea Magistrale in Biologia Sanitaria e Cellulare Molecolare. Nei lavori di stage presso diversi laboratori di analisi biochimico cliniche ho approfondito la diagnostica clinica e immunologica. Mi occupo di giornalismo medico scientifico e approfondisco spesso la relazione tra nutrizione e patologie cronico-degenerative.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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Tania Catalano | Biologa
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