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Cicatrice gonfia (ipertrofica): come eliminarla

Tania Catalano | Biologa

Ultimo aggiornamento – 05 Ottobre, 2017

cicatrice ipertrofica: cause e rimedi

È difficile trovare qualcuno senza una cicatrice sulla propria pelle. In alcuni casi, queste cicatrici rimangono ispessite ed evidenti, lasciando un segno indelebile sulla cute: è quella che viene detta cicatrice ipertrofica. In termini di aspetto, la cicatrice ipertrofica è di solito di colore rosso lucido e leggermente in rilievo rispetto al resto della cute. Al tatto risulta piuttosto indurita. Può portare prurito.

La cicatrice ipertrofica non va confusa con i cheloidi, ovvero quelle lesioni il cui tessuto cicatriziale diventa fibroso e si estende, in maniera anomala, invadendo i tessuti vicini.

Perché si forma la cicatrice ipertrofica?

La cicatrice ipertrofica è una cicatrice in rilievo, dovuta a una lesione traumatica o ai punti di sutura di un intervento chirurgico. Si forma, solitamente, durante le prime settimane dopo la guarigione di una lesione cutanea, a causa di una iperproduzione di collagene e alla conseguente formazione di tessuto fibrotico. La produzione incontrollata di fibre di collagene sta alla base della cicatrizzazione ipertrofica.

Come vengono trattate le cicatrici ipertrofiche?

L’eventuale trattamento dipende soprattutto dallo stadio di cicatrizzazione. Per una cicatrice nuova in fase attiva è più semplice un trattamento localizzato che mira a ridurne i segni; in questi casi si possono applicare localmente gel, creme o cerotti appositi a base di silicone, acido ialuronico, quercetina e vitamina E. Sostanze idratanti, cicatrizzanti e ricche di antiossidanti. Anche il cortisone viene utilizzato per trattare le cicatrici ipertrofiche, infatti, limita la formazione del tessuto fibrotico tipico delle cicatrici ipertrofiche.

Se, invece, la cicatrice ha raggiunto una stabilizzazione è più difficile trattarla; questa, infatti, potrebbe essersi trasformata in un cheloide che è la forma forma estrema della cicatrice ipertrofica, e che va a coinvolgere anche i tessuti vicini.

Possiamo quindi distinguere i trattamenti, per le cicatrici ipertrofiche, in due categorie: invasivi e non invasivi.

Tra i trattamenti invasivi ricordiamo:

  • crioterapia: che si basa sull’utilizzo di ghiaccio che porta alla distruzione del tessuto cicatriziale;
  • radioterapia: non è molto utilizzata a causa dei possibili effetti cancerogeni, viene riservata alle cicatrici più resistenti e profonde;
  • chirurgia estetica: ovvero interventi chirurgici volti a ridurre il tessuto fibroso creatosi;
  • laserterapia: una luce pulsata viene indirizzata sull’area interessata. Questa tecnica punta a ridurre l’arrossamento dovuto ai vasi sanguigni nel tessuto cicatriziale;
  • iniezioni locali di steroidi: non appena viene identificata una cicatrice problematica viene spesso prescritto del cortisone. le iniezioni di steroidi possono essere utilizzate come trattamento. Il dosaggio viene prescritto in base alla dimensione della cicatrice (tra 10 e 120 mg).

Tra i trattamenti non invasivi troviamo:

  • Fogli di gel di silicone: un metodo semplice, ma efficace. Il foglio di silicone può essere applicato una volta al giorno e poi essere lasciato per 12-23 ore senza problemi. Facile da applicare, il foglio di gel di silicone ha proprietà idratanti e può migliorare l’aspetto delle cicatrici ipertrofiche con soli 2 mesi di utilizzo.
  • Pressione/compressione: la terapia basata su pressione e compressione funziona esercitando una pressione sull’area interessata. La pressione contribuisce alla rottura del collagene. Vengono utilizzate calze tromboemboliche per i piedi, fasce elastiche per le estremità, indumenti di compressione e di pressione possono essere anche fabbricati su misura per le aree più complesse.
  • Steroidi topici: gli steroidi topici possono essere usati per trattare molti problemi cutanei, come eczema, dermatite da contatto e, naturalmente, cicatrici ipertrofiche. Di solito, si trovano sotto forma di crema o unguento, da applicare direttamente sulla pelle per ridurre la cicatrizzazione.
  • Cerotti di poliuretano: sono cerotti autoadesivi posti direttamente sulla zona interessata che contengono e rilasciano sostanze cicatrizzanti e idratanti.

Esistono altri rimedi?

È possibile un utilizzo “casalingo” di:

  • Creme a base di vitamina E
  • Creme idratanti
  • Creme a base di estratti di piante
  • Massaggio terapia

Sono rimedi più blandi, trattamenti che potrebbero essere definiti di automedicazione che non garantiscono un vero risultato.

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Tania Catalano | Biologa
Scritto da Tania Catalano | Biologa

Sono laureata in Scienze Biologiche e sto per conseguire la laurea Magistrale in Biologia Sanitaria e Cellulare Molecolare. Nei lavori di stage presso diversi laboratori di analisi biochimico cliniche ho approfondito la diagnostica clinica e immunologica. Mi occupo di giornalismo medico scientifico e approfondisco spesso la relazione tra nutrizione e patologie cronico-degenerative.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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