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Digestione lenta? Attenzione ai batteri “buoni” e a quelli “cattivi”!

Redazione

Ultimo aggiornamento – 14 Aprile, 2020

Flora intestinale: Come Riequilibrarla

Se soffrite di problemi digestivi, in particolare di una digestione lenta e affaticata, attenzione! Potreste avere uno squilibro nella produzione degli enzimi digestivi e della composizione della flora batterica intestinale.

Gli enzimi digestivi, secreti in diverse aree del tubo digerente, infatti, hanno il compito di scindere gli alimenti che ingeriamo in nutrienti base, unità semplici in grado di essere assimilate dall’organismo.

La quantità e la qualità dei nostri enzimi digestivi può variare, oltre che per il consumo eccessivo di alimenti, di cibi più “faticosi” da digerire, anche in funzione dello stato d’animo, per la cottura eccessiva degli alimenti, per la troppa acidità dell’ambiente gastrico, per il consumo smodato di alcolici e sigarette e per il fisiologico declino con l’avanzare dell’età.

L’equilibrata funzionalità degli enzimi digestivi è fondamentale per il primo processo di digestione dei componenti nutrizionali degli alimenti, in modo da “prepararli” per la fase successiva di assorbimento, altrettanto importante, che avviene nell’intestino, soprattutto a opera della flora batterica adesa alle pareti della mucosa intestinale.

Nel nostro intestino vivono, infatti, milioni di batteri, che compongono il “microbiota” intestinale; il termine “batterio” evoca, in genere, qualcosa di negativo: in realtà, esistono anche batteri “buoni” che aiutano il processo digestivo, in stretta interconnessione con le nostre cellule intestinali. Quando, però, si verificano le condizioni che possono favorire un disequilibrio dei processi digestivi, il primo a soffrirne è proprio il nostro intestino.

Ciò che succede, in questi casi, è la conseguente cattiva digestione e il malassorbimento dei cibi, che generano a loro volta condizioni che favoriscono eventuali disturbi intestinali (rallentamento del transito intestinale, formazione di gas, borborigmi, tensione addominale, pesantezza post-prandiale) con un conseguente cambiamento e squilibrio anche della fisiologica flora batterica intestinale (disbiosi).

Cattiva digestione, rallentamento del transito e malassorbimento dei cibi

Tra le varie difficoltà a livello digestivo, un posto speciale è occupato dal fastidioso (e ahimè molto comune) senso di pesantezza allo stomaco.

Diverse possono essere le cause che provocano la cattiva digestione. Tra queste, si ricordano:

  • Infezioni virali intestinali
  • Dieta poco equilibrata
  • Uso incongruo di particolari medicinali
  • Obesità
  • Reflusso gastroesofageo

Questo disturbo si manifesta con una molteplicità di sintomi, che vanno dalla nausea al vomito, dalla sensazione di sazietà allo svuotamento ritardato dello stomaco e dell’intestino. In particolare:

  • Senso di nausea e di vomito
  • Perdita di appetito
  • Gonfiore e gas in eccesso
  • Pienezza dopo un pasto leggero
  • Possibile malassorbimento

Se i fastidi persistono e l’intestino, parallelamente, si fa sempre più pigro, è il caso di parlarne con il proprio medico di famiglia, che potrà consigliare gli accertamenti del caso, promuovendo un regime alimentare più sano ed equilibrato. L’impiego di integratori alimentari nutraceutici specifici, a base di batteri probiotici amici dell’intestino e fibre può essere un utile supporto nutrizionale.

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Batteri buoni e cattivi: qual è la differenza?

Nell’intestino, infatti, vivono molte colonie di batteri in simbiosi con le nostre cellule, fondamentali per il buon funzionamento gastrointestinale. L’insieme di questa comunità benefica è chiamata “microbiota” ed è composta da migliaia di microrganismi; due terzi di queste colonie compongono la parte “unica”, variabile da individuo a individuo e dipendente da genetica e alimentazione.

Il restante terzo è, invece, uguale per tutti e tra le sue varie attività vi sono:

  • il sostegno del sistema immunitario;
  • la partecipazione ai processi di digestione e di assimilazione degli alimenti;
  • la partecipazione ai processi di eliminazione delle tossine e delle sostanze di scarto dai processi digestivi degli alimenti.

Tra i maggiori tipi di batteri presenti nell’intestino troviamo i Lactobacilli e i Bifidobatteri, gli Eubatteri, i Clostidri e i Batteroidi.

In genere, questi batteri sono in equilibrio tra loro e aiutano a mantenere il benessere dell’intestino e quindi dell’organismo; se, però, si verificano disequilibri nelle vie gastrointestinali, possono squilibrarsi nel numero, generando disbiosi e favorendo le condizioni per alterazioni più serie.

È, dunque, essenziale mantenere ed eventualmente ripristinare quest’equilibrio, soprattutto se si sono assunti in modo incongruo antibiotici (che possono alterare indiscriminatamente batteri buoni e nocivi nell’organismo) o altri farmaci, o se si sono verificate ad esempio gastroenteriti, dissenteria o altri disturbi intestinali.

Come riequilibrare la flora batterica?

Se avete attraversato un periodo in cui il vostro intestino ha subito un qualche disturbo, è importante osservare alcune semplici regole per sostenere la sua salute e regolarizzare di nuovo i corretti processi digestivi e la composizione della fisiologica flora batterica intestinale:

  • Osservate una dieta sana, ricca di frutta e verdura, che grazie alle fibre aiuta la proliferazione e la vitalità dei batteri buoni.
  • Praticate attività fisica equilibrata, per assicurare la presenza della biodiversità batterica.
  • Possono essere indicati come supporto nutrizionale anche integratori alimentari specifici, a base di miscele complete di enzimi ed estratti vegetali mirati e integratori alimentari probiotici e prebiotici, la cui opportuna somministrazione può essere valutata con il parere del Medico o del Farmacista.

I probiotici sono preziosi alleati della salute, contenendo ceppi batterici benefici studiati e validati per favorire il riequilibrio della flora batterica nell’intestino; i prebiotici, invece, sono fibre vegetali che sostengono la vitalità dei batteri commensali, già presenti a livello intestinale.

Ricordate: prendetevi cura del vostro intestino e lui si prenderà cura di voi!

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a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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