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Edema spongioso: quando è (soprattutto) il ginocchio a risentirne

Simona Soldi | Biologa

Ultimo aggiornamento – 09 Luglio, 2018

edema spongioso al ginocchio: sintomi, cause e cure

L’edema midollare spongioso è una particolare condizione in cui vi è una fuoriuscita di liquido presente nelle articolazioni, che va a penetrare nella struttura del midollo osseo, causando gonfiore e dolore.

Spesso, si instaura come risposta a una ferita o un trauma, come ad esempio un osso rotto o una contusione, oppure in caso di una condizione patologica cronica come l’osteoporosi. L’edema spongioso interessa, la maggior parte delle volte, i fianchi, il femore o le caviglie. Ma è l’edema spongioso al ginocchio uno dei più diffusi. Cerchiamo di capirne di più.

L’edema spongioso al ginocchio: cause e sintomi

L’edema spongioso al ginocchio è la forma più diffusa di questo tipo di condizione e costituisce la principale causa di dolore localizzato al ginocchio e all’articolazione, diagnosticabile solamente attraverso una opportuna risonanza magnetica. Solitamente, è causato da uno delle seguenti ragioni:

  • Trauma al ginocchio, incluse le fratture ossee e le contusioni
  • Disfunzioni alle articolazioni, come l’osteoartrite o l’osteoporosi. In questi casi, l’articolazione del ginocchio subisce una carenza di quel cuscino fornito dalla cartilagine: questa condizione favorisce le fratture ossee, con una probabile formazione di un edema spongioso.
  • Necrosi avascolare, quando una piccola parte dell’osso muore, e può risultare nella formazione di un edema midollare molto doloroso.
  • Ferite, che coinvolgono il legamento del ginocchio
  • Sinovite, ovvero un’infiammazione del rivestimento delle articolazioni, chiamato membrana sinoviale.
  • Tumore al ginocchio, sebbene in casi piuttosto rari

Attenzione, però. L’edema spongioso potrebbe, in alcuni casi, non provocare nessun fastidio. Ma non è sempre così, purtroppo. In talune circostanze, può infatti rivelarsi molto doloroso e fastidioso.

Il dolore può manifestarsi in modo più intenso di un classico strappo muscolare, a causa della particolare natura dell’osso. Mentre il muscolo è in grado di gonfiarsi, facendo affluire più sangue verso l’area interessata dal trauma per favorire il processo di guarigione, le ossa non possono gonfiarsi e, di conseguenza, il fluido (edema) che si raccoglie nel midollo osseo può creare una pressione interna all’osso così forte da risultare molto, molto dolorosa. Non è un caso che per molti pazienti affetti da osteoartrite, non è la carenza di cartilagine a causare il dolore, ma piuttosto la pressione dovuta all’edema.

Alcuni dei più comuni sintomi di edema midollare spongioso includono:

  • Varie gradazioni di dolore, da tenue a moderato, in funzione della gravità del trauma
  • Gonfiore nella zona del ginocchio
  • Dolore e perdita di resistenza ricorrenti
  • Formazione di un livido nell’area interessata

Come curare l’edema spongioso al ginocchio

Fortunatamente, la maggior parte dei casi di edema midollare si risolve da sé, con una guarigione spontanea in seguito all’episodio traumatico.

Ad esempio, in alcuni casi in cui vi una osteonecrosi, l’osso stesso provvederà a rigenerarsi da solo, risolvendo l’edema.

Tuttavia, per i pazienti affetti da osteoartrite, l’edema può solamente peggiorare con l’andar del tempo, a causa della particolare condizione pre-esistente. In queste circostanze, è opportuno considerare delle opzioni di trattamento.

Le terapie tradizionali per la cura dell’edema spongioso si basano sulla riabilitazione tramite fisioterapia e sul riposo. Anche l’utilizzo di ghiaccio e di farmaci come antinfiammatori non steroidei può aiutare. Il vostro medico potrebbe anche consigliarvi una terapia farmacologica basata su un mix di bi-fosfonato (classe dei bifosfonati, come ad esempio l’alendronato o l’acido ibandronico) e vitamina D, per aumentare la densità ossea: questo trattamento viene solitamente applicato via intravenosa e si è rivelato molto efficace anche per ridurre gli episodi dolorosi.

In alcuni casi particolarmente complessi, può essere applicata la decompressione del nucleo: una pratica chirurgica che prevede un piccolo buco nella parte dell’osso interessata, permettendo un maggiore flusso di sangue.

Un’altra opzione chirurgica è la condroplastica al ginocchio, particolarmente indicata per i pazienti affetti da osteoartrite: in questa procedura, un esame ai raggi X determina in quale parte dell’osso è localizzato l’edema, dopodiché il paziente viene sedato e con un piccolo ago viene iniettata un gel particolare nell’area interessata dall’edema che, solidificandosi, assicura una maggiore resistenza e densità all’osso.

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Simona Soldi | Biologa
Scritto da Simona Soldi | Biologa

Sono laureata in Biotecnologie Farmaceutiche, dopo la laurea mi sono occupata di ricerca in biologia molecolare e genetica presso il Dipartimento di Farmacologia Preclinica e Clinica dell’Università di Firenze e, successivamente, presso il Laboratorio di Genetica del Lievito dell’International Centre For Genetic Engineering and Biotechnology di Trieste, collaborando a progetti di testing di sostanze farmacologicamente attive su modelli di lievito e a progetti di ingegneria genetica.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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Simona Soldi | Biologa
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