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11 rimedi naturali per sbiancare i denti gialli

Angelica Sandrini | Studentessa di Biotecnologie

Ultimo aggiornamento – 12 Giugno, 2018

I rimedi naturali per sbiancare i denti gialli

Più invecchiamo, più i nostri denti tendono a ingiallirsi. Il motivo è semplice: col tempo, lo smalto bianco che li ricopre si consuma, lasciando intravedere la dentina, di colore giallastro. Non solo, anche l’accumulo di placca può dare lo stesso risultato. Vi sono, però, dei rimedi naturali per sbiancare i denti gialli?

Sbiancare i denti gialli: come fare con i rimedi naturali

Per prima cosa, è bene sottolineare che alcuni alimenti favoriscono i processi di ingiallimento dei genti. Il caffè, il vino rosso, il fumo, cibi zuccherati e ricchi di carboidrati possono risultare dannosi per la salute dei nostri denti e, nel corso degli anni, possono farli ingiallire.

A venirci incontro per rimediare a questo fastidioso problema estetico ci sono, per fortuna, alcuni rimedi casalinghi. Vediamo insieme come sbiancare i denti gialli!

  1. Lavati bene e spesso i denti – È importante spazzolare molto bene i denti, soprattutto dopo aver consumato cibi e bevande – come vino e caffè – che tendono a scolorirli e a rovinarne lo smalto. Lava i denti almeno due o tre volte al giorno, spazzolando per due o tre minuti sia la superficie anteriore che – soprattutto – quella posteriore, con movimenti circolari dello spazzolino. Presta attenzione alle gengive per evitare che sanguinino.
  2. Prova un dentifricio sbiancante – In commercio possiamo trovare numero dentifrici, studiati appositamente per ridurre l’ingiallimento e sbiancare i denti. Questi contengono ingredienti che aiutano a rimuovere le macchie di cibo anche più resistenti. Il dentifricio sbiancante non contiene candeggina, ma sono presenti piccole quantità di perossido di carbamide o perossido di idrogeno (comunemente conosciuto come acqua idrogenata), sostanze che aiutano ad eliminare il colore giallo. Attenzione solo a non utilizzarli per lunghi periodi, per evitare che alterino lo smalto dentale.
  3. Strisce sbiancanti – Si tratta di strisce di plastica, ricoperte da un sottile strato di perossido in gel, sagomate sulla forma dei denti. Di solito, perché la loro azione funzioni al meglio, vanno applicate due volte al giorno per circa trenta minuti. È sempre importante, comunque, leggere e seguire attentamente le istruzioni che, di norma, si trovano all’interno della confezione.
  4. Prodotti sbiancanti – In farmacia o dal dentista è possibile trovare mascherine sagomate sulla forma dei denti contenenti un gel sbiancante, che vanno indossate dalle due alle quattro ore al giorno oppure durante la notte mentre si dorme. Ovviamente, le mascherine che troviamo dal dentista sono più professionali, ma anche le loro versioni da banco sono un ottimo prodotto.
  5. Risciacqui con collutori – È possibile trovare in vendita in diversi negozi, sostanze liquide studiate per risciacquare i denti in modo da sbiancarli, che contengono perossido di idrogeno, il quale dovrebbe eliminare anche le macchie più difficili. Si consiglia di eseguire risciacqui due volte al giorno per un minuto. I risultati dovrebbero essere visibili entro tre mesi.
  6. Carbone attivo – Alcuni dentifrici contengono carbone attivo, il quale può aiutare a ridurre l’ingiallimento dei denti. Questo tipo di dentifricio, però, va usato con cautela, perché può macchiare a sua volta i denti. Inoltre, il colore che lascia è molto difficile da rimuovere, soprattutto dalle fessure tra un dente e l’altro.
  7. Bicarbonato di sodio e perossido di idrogeno (fanno miracoli!) –  L’uso di un dentifricio contenente bicarbonato di sodio e perossido di idrogeno può aiutare a ridurre il colore giallo sui denti. Si tratta di un metodo completamente naturale e facile da preparare in casa. Basta mescolare un cucchiaio da tavola di bicarbonato di sodio con 2 cucchiai di perossido di idrogeno e il nostro dentifricio fai-da-te è pronto!
  8. Vitamina C come prevenzione per la parodontite – La parodontite è un’infiammazione dei tessuti parodontali, che può provocare la caduta dei denti. Uno studio del 2007 ha rilevato che la carenza di vitamina C può peggiorare la parodontite, la quale comporta un accumulo di batteri sui denti e sulle gengive. Questo accumulo contribuisce allo scolorimento. Ne consegue che mantenere alti i livelli di vitamina C, assumendo alimenti che ne sono ricchi o integratori, può ridurre lo scolorimento dei denti. Sono però necessarie ulteriori ricerche per capire se il consumo di vitamina C possa avere un effetto sbiancante sui denti.
  9. Enzimi contenuti nella frutta – Alcuni frutti contengono sostanze con capacità sbiancanti, che vengono spesso usate nei dentifrici per combattere lo scolorimento dentale. Uno studio del 2012 ha rilevato che il dentifricio composto da enzimi contenuti nel frutto della papaia e dall’enzima di bromelina proveniente dall’ananas aiuta a rimuovere le macchie dei denti.
  10. Aceto di sidro di mele – Quando viene utilizzato in piccole quantità, l’aceto di mele può ridurre la colorazione gialla sui denti e migliorare la bianchezza. L’aceto di mele, però, può danneggiare la superficie dei denti se usato troppo spesso. Sono necessarie ulteriori ricerche sull’uso dell’aceto di mele come sbiancante per i denti. Nel frattempo, dovrebbe essere usato con parsimonia e con cautela.
  11. Prova l’olio di cocco – Uno studio del 2015 ha rilevato che l’olio di cocco potrebbe ridurre l’accumulo di placca sui denti. Poiché l’accumulo di placca può contribuire all’ingiallimento, ne consegue che l’estrazione di olio di cocco può ridurre lo scolorimento.

Sono tutti metodi casalinghi e completamente – o quasi – naturali. Sicuramente, vale la pena provarli!

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Angelica Sandrini | Studentessa di Biotecnologie
Scritto da Angelica Sandrini | Studentessa di Biotecnologie

Sono una studentessa di Biotecnologie e, negli anni, ho sviluppato una vera e propria passione per tutto ciò che riguarda la medicina e la scienza in generale. Amo da sempre leggere e scrivere.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
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