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I rischi della solitudine nell’anziano

Redazione

Ultimo aggiornamento – 21 Settembre, 2020

Quali sono i rischi della solitudine nell'anziano? Vediamoli insieme.

Il tema anziani e solitudine sembra un binomio inscindibile nella società moderna, dove il tempo detta le regole. Nell’immaginario comune, i “nonni” sono collocati a casa loro, da soli, un po’ tristi e pieni di acciacchi, adagiati tutto il giorno sulla poltrona con una copertina sulle gambe.

Ma la solitudine è un fardello pesante da portare, per tutti e a ogni età. Nei soggetti anziani essa aumenta addirittura del 14% la probabilità di morire prematuramente. Lo sostiene lo psicologo John Cacioppo al meeting dell’American Association for the Advancement of Science.

Quali sono le cause della solitudine negli anziani?

Perché gli anziani sono spesso soli? La perdita del coniuge, i figli sempre di corsa che ormai hanno la loro famiglia e vivono altrove, i problemi fisici che impediscono di muoversi, i problemi visivi o uditivi, la mancanza di occupazione, i problemi economici dovuti a una pensione minima, sono tutti motivi che tendono a isolare le persone che hanno superato l’età della giovinezza. È così che gli anziani diventano vulnerabili fisicamente e psicologicamente.

Capita spesso che gli anziani soffrano di depressione a causa dell’isolamento sociale, tanto che, nel “Piano d’azione sulla salute mentale per il 2013-2020”, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) descrive la popolazione anziana come un gruppo vulnerabile a elevato rischio di disturbi mentali.

Nel documento si definiscono gli obiettivi di salute per la popolazione in generale, soprattutto per determinate categorie a rischio come adolescenti e anziani, e le azioni e gli specialisti necessari per mettere in atto dei piani di prevenzione. Essi comprendono interventi di supporto psicologico, medico o riabilitativo a seconda del profilo del paziente e vengono erogati all’interno di centri specializzati, come le case di cura per anziani o attraverso servizi di assistenza domiciliare.

Con il passare degli anni, infatti, aumentano le probabilità di malattie, disabilità e deterioramento cognitivo, a cui si aggiungono altri fattori di rischio per la salute mentale, come la perdita degli affetti, l’isolamento sociale e la solitudine.

Quali sono i rischi della solitudine negli anziani?

I rischi della solitudine degli anziani sono molti, sia dal punto di vista psicologico, sia dal punto di vista fisico. L’impatto della solitudine negli anziani può essere devastante con danni che si ripercuotono su tutto il corpo.

L’isolamento sociale è un aspetto da tenere in considerazione nella valutazione clinica di un paziente anziano. La solitudine, infatti, rappresenta un importante fattore di rischio per la compromissione della funzione cognitiva degli adulti più anziani.

Quali sintomi possono essere legati alla solitudine?

I risultati di uno studio hanno dimostrato che negli adulti anziani l’alto livello di stress causato dall’isolamento e l’inattività fisica sembrerebbero significativamente associati a:

  • malattie cardiovascolari
  • diabete
  • emicrania
  • cattiva qualità del sonno
  • disturbi cognitivi e compromissione della salute mentale
  • malnutrizione

Come combattere il senso di solitudine?

Per gli anziani soli, perdere i contatti con le persone care può avere un impatto negativo che potrebbe essere superato mantenendo i contatti con ex colleghi di lavoro e frequentare parenti e amici. Rendere un anziano partecipe coinvolgendolo in attività, anche semplici, potrebbe accendere l’entusiasmo perduto.

Inoltre, solitamente, esistono strutture assistenziali come i centri diurni per anziani che hanno come obiettivo lo svolgimento di attività di socializzazione quotidiana. Il Comune di Milano, per esempio, offre servizi di assistenza agli anziani specifici e, per accedervi, bisogna rivolgersi al Servizio Sociale Professionale Territoriale della zona di residenza dell’anziano. Tra i servizi offerti figurano:

  • Centri Diurni Integrati (CDI), “offrono assistenza e servizi di tipo sociale e sanitario alle persone anziane non autosufficienti, oppure autosufficienti ma con problematiche di ordine sociale e psicologico, di età superiore ai 60 anni”.

I servizi offerti dai CDI sono:

  • accompagnamento ai Centri;
  • erogazione pasti;
  • fisioterapia e psicomotricità;
  • igiene e cura della persona;
  • assistenza infermieristica e interventi sanitari di supporto;
  • podologo;
  • attività di socializzazione e animazione;
  • spazi di riposo;
  • consulenza geriatrica.
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a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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