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Vitiligine? Tieni sotto controllo la tua tiroide

Chiara Tuccilli | Biologa e Dottore di Ricerca in Scienze Endocrinologiche

Ultimo aggiornamento – 27 Maggio, 2021

Il legame tra tiroide e vitiligine

Alcuni, purtroppo, sanno a spese della propria pelle che le alterazioni della funzionalità tiroidea sono associate a certe affezioni dell’epidermide e del derma, soprattutto a quelle più comuni – come l’acne e la pelle grassa.

Meno conosciuto, invece, è il legame tra vitiligine e tiroide. La vitiligine, una condizione in cui si manifestano macchie ipocromiche sulla cute, può indurre il medico a prescrivere degli accertamenti sulla tiroide: evidenze scientifiche mostrano infatti che, in certi casi, la vitiligine è legata alla tiroide. Prima di occuparci del rapporto tra vitiligine e tiroide, però, chiariamo cos’è la vitiligine e quale sembra essere la sua patogenesi.

Vitiligine: quelle macchie «bianche» dall’origine autoimmune

La vitiligine si manifesta con una depigmentazione acquisita e cronica della pelle, che può insorgere a qualsiasi età nei soggetti geneticamente predisposti. I melanociti, cioè le cellule che contengono il pigmento colorato, vengono progressivamente persi in alcune aree della cute, dei capelli o della mucosa, determinando l’insorgenza di macchie bianche sulla pelle.

Gli effetti della vitiligine possono costituire un problema non da poco per chi ne soffre, riducendone la qualità di vita e originando disturbi psicologici, come la depressione. Inoltre, chi è affetto da vitiligine è anche più a rischio di sviluppare irritazioni cutanee, cancro della pelle (due condizioni associate all’esposizione ai raggi ultravioletti) e altre malattie sistemiche rare.

Sono state avanzate diverse ipotesi per spiegare la patogenesi della vitiligine, ma la più ampiamente condivisa è la teoria autoimmune. Secondo questa ipotesi, dei difetti dei melanociti determinano, nei soggetti predisposti, una risposta autoimmune che porta alla distruzione dei melanociti stessi.

Diversi stimoli, sia interni sia esterni all’organismo, costituirebbero dei fattori determinanti per l’inizio del processo autoimmune, tra cui:

  • Radiazioni ultraviolette
  • Traumi
  • Stress
  • Infezioni
  • Tumori
  • Gravidanza
  • Ormoni
  • Alcuni farmaci
  • Sintesi della melanina
  • Metabolismo cellulare
  • Reazioni del sistema immunitario

Vitiligine e tiroide: un legame da non sottovalutare

L’ipotesi della natura autoimmune della vitiligine trova conferma anche con un’evidenza scientifica importante: la condizione, infatti, si manifesta più frequentemente nei pazienti che soffrono di altre malattie autoimmuni, tra le quali le malattie autoimmuni della tiroide, come la tiroidite di Hashimoto.

Esiste un’associazione, quindi, tra tiroidite di Hashimoto e vitiligine. Anzi, il legame tra tiroide e vitiligine sembra molto stretto: tra le malattie autoimmuni associate alla vitiligine, quelle tiroidee sono infatti le più frequenti.

In particolare, alcuni studi di biologia molecolare si sono concentrati sul rapporto tra tiroidite di Hashimoto e vitiligine e i risultati suggeriscono che tale rapporto possa essere a doppio senso: non solo la tiroidite di Hashimoto potrebbe causare la vitiligine, ma anche la vitiligine potrebbe causare la tiroidite di Hashimoto.

Dal momento che il legame tra vitiligine e tiroide sembra abbastanza solido, diversi ricercatori sono concordi nel sostenere la necessità di sottoporre a screening per la funzionalità tiroidea coloro che soffrono di vitiligine, in particolare dosando gli anticorpi anti-tiroidei.

Le malattie tiroidee autoimmuni, infatti, possono evolvere verso l’ipotiroidismo o l’ipertiroidismo, determinando l’insorgenza di altri disturbi, dal momento che la piccola ghiandola tiroide regola il funzionamento sia dei tessuti e sia del metabolismo.

Tiroide, pelle e capelli

Non è solo la vitiligine a essere legata alla tiroide. Infatti, le disfunzioni della tiroide possono causare anche altri problemi della pelle o dei capelli. L’ipotiroidismo e l’ipertiroidismo da morbo di Graves, per esempio, possono provocare il mixedema, ovvero un edema sottocutaneo secondario.

Anche la pelle grassa e acneica possono risalire a una ridotta funzione tiroidea, in particolare se le aree interessate sono il viso, il cuoio capelluto, le regioni superiori di torace e dorso e le spalle. Anche il colore della pelle può variare, tendendo a spegnersi molto e a virare verso il grigio.

I capelli spesso diventano sottili e fragili, talvolta possono cadere fino alla manifestazione dell’alopecia areata. Nella maggior parte dei casi, l’opportuna terapia per la tiroide risolve tutte le condizioni citate (quindi è importante identificare tempestivamente il problema tiroideo!).

Insomma, che l’ipotiroidismo sia associato ad alcune manifestazioni cutanee e a fenomeni che interessano il tessuto sottocutaneo è ormai noto da tempo. Solo negli ultimi anni, però, sono state riscontrate delle solide evidenze di un’associazione tra tiroide e vitiligine, che hanno portato i medici a considerare opportuno far eseguire gli esami per la valutazione dello stato della tiroide nei pazienti affetti da vitiligine, e in particolare il dosaggio degli autoanticorpi anti-tiroide. La vitiligine è legata alla tiroide, quindi, e soprattutto alla tiroidite di Hashimoto.

Vuoi saperne di più? Ascolta il podcast sulla vitiligine.

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Chiara Tuccilli | Biologa e Dottore di Ricerca in Scienze Endocrinologiche
Scritto da Chiara Tuccilli | Biologa e Dottore di Ricerca in Scienze Endocrinologiche

Da sempre interessata alla divulgazione scientifica e con un'implacabile sete di conoscenza che vorrei condividere, sono Biologa, laureata in Biotecnologie Mediche e Dottore di Ricerca in Scienze Endocrinologiche. Svolgo sia attività libero professionale di Biologo Nutrizionista sia attività di ricerca, presso l’Università "La Sapienza" di Roma.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
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