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Quale terapia è indicata in caso di encefalopatia vascolare?

Gentili Dottori, mia madre ha 81 anni, diabetica nid, ipertesa. A seguito di una tac e visita neurologica, lo specialista ha evidenziato un'ipostenia emilato destro in encefalopatia multinfartuale e con iniziali segni di extrapiramidopatia a destra. La terapia consigliata è stata la seguente: Lansoprazolo 30 mg, Ratacand plus, Ascriptin 1 compressa a stomaco pieno, Metforal 500, Nicergolina 30 mg 1 compressa dopo cena, Xerogen combi 1 compressa mattino e pranzo e Goltor 10/20 mg la sera. Per la depressione, le ha consigliato l'Entact 10 mg. È corretta la terapia? Può trattarsi di Parkinson vascolare? Ci sono cure più specifiche? Mia madre al momento ha difficoltà agli arti inferiori, li sente pesanti e rigidi e lamenta una generale debolezza, le analisi sono soddisfacenti ed è ben lucida, si nota però una difficoltà nel linguaggio. Vorrei sottoporla, se è il caso, ad una visita specialistica. Vi ringrazio anticipatamente. Questo è l'esito della tac all'encefalo fatta da mia madre: "sistema ventricolare sopra e sottotentoriale in asse dilatato su base atrofica spazi subaracnoidei della convessità cerebrale e della base dilatati su base atrofica. Piccola areola ipodensa si reperta in corrispondenza dei nuclei della base di sinistra da riferire ad esiti, ed altro sfumato ai centri semiovali omolaterale da riferire ad esiti. Minuta areola ipodensa si apprezza ai centri semiovali di destra da riferire a lesione ischemica ora stabilizzata. Ipodensità della sostanza bianca periventricolare, come da deficit cronico di flusso."

Risposta

La Tac è uno strumento che aiuta la diagnosi che rimane comunque sempre clinica in base alla storia clinica e all'esame neurologico.

Mi pare di capire che l'esordio dell'ipostenia agli arti di destra non sia stata acuta, così come il disturbo del linguaggio che si associa quando c'è stata una lesione vascolare all'emisfero di sinistra.

Il quadro TAC è compatibile con un'encefalopatia vascolare cronica e la mamma ha più fattori di rischio: l'età (non modificabile), il diabete (controllabile con la terapia in atto), l'ipertensione (controllabile con la terapia in atto).

Bisognerebbe valutare anche i livelli di colesterolo anche se è sempre consigliabile associare una statina alla terapia.

L'acido acetilsalicilico è l'Aspirina, cioè un antiaggregante piastrinico che rende un po' più fluido il sangue, quindi deve continuare sempre. Una visita specialistica neurologica è consigliabile, ma l'importante è la prevenzione, cioè che si verifichino altri eventi vascolari, quindi raccomando controllo periodico glicemia, pressione arteriosa ed eventuale valutazione cardiologica.

Cordiali saluti
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Risposta a cura di
Dr.ssa Michela Manfredi Medico Chirurgo
Dr.ssa Michela Manfredi
Neurologo
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